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Niente è costante, neppure la perdita[/h] Il nostro esempio sarebbe corretto in una situazione ideale, ma poiché non abbiamo una tecnologia super-efficiente alla Star Trek le cose non sono così semplici. Infatti un computer non richiede sempre la stessa quantità di energia, ma va da un minimo (idle) a un massimo (giochi 3D e applicazioni "pesanti"), passando per vari gradini intermedi. Similmente
l'efficienza dell'alimentatore non è sempre la stessa, ma tende a calare insieme alla richiesta energetica.
La situazione ideale sembra prendere forma in questo grafico. Osservando la curva potete vedere che
l'alimentatore raggiunge il suo picco d'efficienza a circa il 50% della sua capacità nominale.
L'osservazione suggerisce che si potrebbe risolvere il problema semplicemente con un alimentatore due volte più potente. Il principio è corretto, ma non tiene
in considerazione lo stato idle del computer, quando i consumi sono al minimo: è lo stato in un cui un PC passa la maggior parte del tempo, e paradossalmente anche il più problematico per gli
alimentatori
moderni.
Se il carico scende sotto il 20% infatti l'efficienza cala al 60 o al 50%, o anche meno. Ironicamente la situazione è
esasperata da meccanismi di risparmio energetico presenti nei moderni PC. Per esempio un sistema potente con una buona
scheda video
può richiedere 65 watt in idle, ma consumare 500 watt sotto carico; è una forbice molto alta per un alimentatore, che si trova a faticare per soddisfare tutte le possibili richieste nel migliore dei modi.
Esempio:
Diciamo che il nostro alimentatore da 600 watt
sta fornendo 65 watt al sistema. Qual è il carico corrispondente?
(100% / 600 W) * 65 W = 10.83%
Ed ecco che emerge il problema. Ripetiamo i nostri calcoli, stavolta
ipotizzando un'efficienza del 68%, come suggerito dalla classifica.
65 W / 0.68 = 95.6 W
Quindi per fornire 65 watt di potenza al PC l'alimentatore ne deve assorbire quasi 100 dalla presa a muro;
i 30 watt di differenza se ne vanno in calore. E questo vale per il più efficiente dei due alimentatori presi in considerazione: dal grafico si vede che l'alimentatore più economico consuma molto anche quando il sistema è in idle, e finisce per diventare un costo maggiore in bolletta.