Agnostico, tendente all'ateismo... Sono convinto che sia impossibile dimostrare l'esistenza di una divinità, data la sua natura necessariamente metafisica. Nello stesso modo è impossibile dimostrarne al 100% la non esistenza. Sono però tendente all'ateismo, in quanto credo che il principio divino sia irrazionale e futile: l'uomo è sufficiente a se' stesso. Non ha (più) bisogno di un principio metafisico a cui aggrapparsi, non perché abbia già spiegato in modo esauriente tutto l'universo (e, secondo me, non ci riuscirà mai) ma perché è potenzialmente in grado di farlo, e questo, per il momento, è sufficiente. La volontà di conoscenza dell'uomo è dio. La divinità è nata a questo scopo: non potendo in nessun modo capire il mondo e l'universo, l'uomo ha creato un dio onnipotente e onnisciente. Poi in tempi più recenti ha in parte abbandonato la via metafisica, intraprendendone una fisica, tanto che anche la religione sta cambiando: non è più intesa come "verità assoluta", o almeno sono in pochi a considerarla ancora tale. Molti miei amici cattolici hanno la frase pronta "Sono credente, ma a modo mio!", questo per la volontà di distaccarsi dalla chiesa e dai suoi dettami assolutistici. Anche la chiesa poi è cambiata. 500 anni fa altro che "polemiche" sui DICO, avrebbero direttamente bruciato sul rogo la Bindi e la Pollastrini... In più, non so quanti di voi lo sanno, negli anni '90 (non vorrei sbagliarmi, ma mi pare nel 1993) la chiesa ha ammesso che Galileo aveva ragione... Quindi la religione sta lentamente lasciando il posto alla scienza come principio fondante dell'universo e della vita. Prima o poi, probabilmente, ci accorgeremo che nemmeno la scienza è sufficiente a spiegare tutto. Allora non so cosa succederà... Sicuramente non posso nemmeno immaginarlo, dato che il pensiero umano si sarà (spero :D) evoluto nel frattempo...
Scusate la pappardella, ma mi appassiono a parlare di teologia... Sono l'unico che quando incontra un testimone di Geova lo fa scappare :D