Risate dal TgCom

  • Autore discussione Autore discussione Neo2
  • Data d'inizio Data d'inizio
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ryu ha detto:
non fa una grinza, se uno è così stupido da scambiare una limonata per vodka e acqua tonica, non mi meraviglio che poi mostrino capacità mnemoniche indebilite..sono semplicemente dei pirl*! :sisi:
ahahahahahahahahaahahahaaa

quoto al 1000 x 1000

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
 
Neo2 ha detto:


:lol:

Gb, ubriachi senza toccare alcol

Ricerca: giovani convinti di aver bevuto
Uno studio condotto da un'università neozelandese e divulgata dalla Bbc, ha dimostrato che per sentirsi ubriachi non è serve bere alcolici, ma è sufficiente pensarlo. L' esperimento è stato condotto su 148 studenti universitari, a metà dei quali sono stati offerti falsi alcolici. I risultati hanno dimostrato che gli studenti convinti di aver bevuto della vodka, avevano una capacità di memoria ridotta rispetto a quelli consapevoli di essere sobri.
Gli universitari sono stati ospitati in un finto pub. Ad alcuni di loro è stata offerta della semplice limonata. I ragazzi erano convinti però di bere vodka con acqua tonica. Dopo aver gustato qualche bicchiere, hanno visionato alcune diapositive che mostravano scene di crimini ed altre immagini violente. Successivamente i ricercatori hanno chiesto loro di valutare un racconto contenente informazioni fuorvianti. I risultati ottenuti hanno mostrato che i ragazzi convinti di aver bevuto della vodka mostravano una capacità mnemonica indebolita rispetto a quelli che sapevano di essere sobri. L'attività mnemonica è pregiudicata dalla sensazione di essere ubriachi pur non avendo bevuto affatto.
Maryanne Garry, uno dei ricercatori ha commentato a fine esperimento: "Abbiamo peggiorato la loro memoria dicendo loro che si erano ubriacati anche se non avevano bevuto niente altro che semplice acqua tonica e limone".

questi sono veramente idioti...ma come si fa a scambiare una semplice limonata x una vodka con acqua tonica ???
 
Ultima modifica:
Eredità milionaria a moglie segreta

Parenti scoprono matrimonio al funerale
Un anziano signore di 89 anni aveva sposato in segreto la badante russa di 40 anni, che lo accudiva da pochi mesi. Alla sua morte ha lasciato a lei la sua eredità milionaria. I parenti hanno scoperto del matrimonio solo al funerale dell'uomo, notando la corona "Con tanto affetto, tua moglie". Così, ai fratelli del defunto è stato riconosciuto solo il 30% del patrimonio dell'uomo. E' accaduto a Carpi, nel Modenese.La singolare vicenda ha avuto inizio proprio "a causa" dei parenti dell'arzillo signore, il quale, cominciando ad accusare problemi di salute legati alla tarda età, è stato affidato alle cure di una badante, una piacente quarantenne di origine russa. Circa sette mesi dopo averla conosciuta, l' 89enne ha deciso di sposare in segreto la donna. L'anziano è, però, deceduto tre mesi dopo le nozze.

I parenti del defunto hanno scoperto del matrimonio solo il giorno del funerale, quando hanno notato la corona di fiori con la scritta "Con tanto affetto, tua moglie".

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta di Modena, qualche giorno dopo il funerale, i parenti dell'uomo avrebbero ricevuto una lettera dell'avvocato che riportava la volontà della donna di incontrarsi con loro per la suddivisione dei beni. Il giudice avrebbe, così, riconosciuto solo il 30 percento del ricco patrimonio dell'anziano ai parenti.

L'uomo, proprietario di diverse proprietà immobiliari in città e in luoghi di villeggiatura, oltre che di un ingente partimonio accumulato in una vita di lavoro, sarebbe di fatto risultato milionario. Ora gran parte delle sue ricchezze andranno alla giovane moglie.

"Quella donna - ha raccontato una parente al quotidiano - ora vive a Modena e fa la bella vita, mentre a noi sono rimaste le briciole da dividere in tanti. Lui non ci ha mai detto nulla, e dire che lo vedevamo tutti i giorni".

"Quella donna deve averlo drogato per fargli firmare il matrimonio", concludono, amareggiati e delusi, i parenti, che si sono visti sfumare la ricca eredità.
:lol:
 
Il pollo? Tutt'altro che stupido

La scienza rivaluta il volatile
Quante volte, per indicare un tipo sempliciotto, abbiamo usato l'espressione "è proprio un pollo"? D'ora in poi faremo meglio a pensarci due volte: il pennuto in questione sembra essere tutt'altro che sinonimo di stupidità. O per lo meno ne è convinto un gruppo di esperti di neuroscienza che si è servito prorpio di questo animale come punto di partenza per una serie di studi sul cervello, la mente, la coscienza e la loro evoluzione.
Ovviamente è un po' azzardato parlare di coscienza nel caso dei polli e degli animali in genere. La coscienza intesa come coscienza di sé, o autoscoscienza, è insieme al linguaggio una delle prerogative tipicamente umane e riservata al solo uomo. Tuttavia, quando si parla più in generale di processi mentali negli animali, si pensa istitntivamente ai primati o tutt'al più ai delfini. Secondo Giorgio Vallortigara, psicobiologo dell'Università di Trieste, bisogna invece ricredersi: "Le teorie darwiniane, sono per lo più poco note o comunque tende a prevalere un'idea distorta di evoluzione biologica, per cui da specie primitive, la natura si è evoluta fino ai primati e infine all'uomo. L'evoluzione è invece, come Darwin aveva intuito, un albero e non una scala a pioli". Questo significa che tutte le specie attualmente esistenti hanno avuto un processo evolutivo, ciascuna a suo modo. "Quindi - conclude Vallortigara - dobbiamo accettare il fatto che anche specie molto distanti da noi, come gli uccelli, siano capaci di processi mentali simili ai nostri".

Ad esempio, il tanto vituperato pollo ha sviluppato capacità di astrazione che si sviluppano molto precocemente. Ad esempio il volatile è in grado di capire che se un oggetto scompare dalla sua vista, non per questo non continua ad esistere. "Nell'uomo questa capacità compare solo intorno ai 18 mesi, mentre negli uccelli si sviluppa quasi alla nascita". Un altro caso di comportamento molto evoluto da parte di un uccello è stato osservato nella ghiandaia, un uccello della famiglia dei corvidi. Questa specie ha una concezione non solo del passato ma anche del futuro, che spinge i soggetti a compiere azioni "preventive". Così , a seconda che la ghiandaia sia da sola o in compagnia mentre nasconde il cibo, può essere spinta a tornare a cambiare di posto al suo bottino se teme di essere spiata.

Naturalmente, è assurdo pensare che stia per scoccare l'era della riscossa del polli. E' giusto però fermarsi a considerare che, nell'economia della natura, ogni specie è chiamata a dare il suo contributo in chiave biologica ed evolutiva.


che polli :lol: :look:
 
ancora qualche altra foto :D

vi riconoscete?



:skept:



che bella macchina :sisi:



povero cane :nono:

 
penso sia una macchina digitale quella :lol: bella invenzione anche quella :lol:
tra pochino vi posto altra roba...che invenzione il tgcom :lol:
 
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