Sconsiglio l'utilizzo di R-Studio o di qualsiasi software se non si conosce quale sia il vero problema.
Se il problema è a livello fisico (esempio testine danneggiate o difetti sulla superficie) i software possono peggiorare la situazione, cioè portare il drive a quasi morte certa o addirittura ad una situazione in cui non sarà più possibile recuperare i dati nemmeno in ditta (succede quando le testine morte ad un certo punto cominciano a grattare sulla superficie polverizzando letteralmente i dati).
Anche Windows contribuisce a peggiorare la situazione con tutti quei processi attivi in background che stressano notevolmente gli hdd che hanno danni fisici (da contare in aggiunta anche altri SW come antivirus, utility di deframmentazione e simili).
Se si ha a che fare con queste problematiche allora la cosa migliore da fare sarebbe quella di fermarsi subito (spegnere l'hdd) e di rivolgersi ad una ditta specializzata in recupero dati dove potranno attuare specifiche procedure necessarie per clonare fisicamente le superfici attraverso l'utilizzo di strumenti professionali (quindi hardware + software).
Se non si intende procedere in tal modo perchè ad esempio i dati contenuti non valgono la spesa, allora si potrebbe anche provare col fai da te (con i dovuti rischi ovviamente) utilizzando software come hddsuperclone o DDRescue in ambiente Linux (quindi il meglio possibile a livello software in queste situazioni).
R-Studio è il miglior SW che si possa usare quando si è certi che il problema è a livello logico (quindi formattazione/cancellazione accidentale, filesystem corrotto e simili).
I dati dovranno essere necessariamente salvati su un altro dispositivo per evitare la sovrascrittura diretta dei cluster in cui risiedevano i dati, cosa che accadrebbe se si andasse a salvarli sul medesimo drive.
C'è però da considerare sempre che windows lavora in background e che quindi potrebbe essere da ostacolo al recupero dei dati (sovrascrivendo alcuni cluster) mentre programmi come R-studio sono a lavoro.
R-Studio è innocuo a livello logico, cioè non altera in alcun modo la struttura del filesystem e non sovrascrive i cluster, il problema è proprio windows come detto appena sopra, quindi sarebbe opportuno nascondere l'unità al sistema (cioè fare in modo che solo r-studio lo veda).
Si può fare questo alterando l' MBR (cioè il settore 0), ad esempio variando gli ultimi byte della MBR da 55 AA in FF FF.
L'alterazione della mbr può essere fatta anche con lo stesso r-studio attivando momentaneamente la modalità di scrittura all'interno del programma stesso, una volta invalidata l' mbr altrando quei byte si riporta r-studio nella modalità di sola lettura (cioè quella di default) e infine si potrà cominciare la scansione.