Credo che oggi com'è oggi per molti versi la scelta tra Linux e Windows sia molto meno critica e più ideologica rispetto al passato.
Io, ad esempio, sono un utente Linux esperto, per la maggior parte della mia vita ho utilizzato unicamente Linux e a lungo ho lavorato principalmente su sistemi Linux sia nullo sviluppo software che come sistemista su numerose macchine server e macchine da sala tendenzialmente composte da hw integrato.
Ai tempi, ricordo, che al di là della scelta "ideologica", c'era proprio un discorso di necessità: se tu eri uno sviluppatore (soprattutto C e C++) e ancora di più se dovevi lavorare con hardware integrato, usare Windows era una scelta assolutamente fuori discussione.
Al contrario se eri un videogiocatore o usavi il computer in ambiti "stabdard-user" ti trovavi nella situazione inversa poiché parliamo di un tempo in cui le software house commerciali non rilasciavano i propri prodotti su Linux neanche a pagarli di tasca propria per produrli, salvo rarissimi casi. E questo valeva anche per molto dell'hardware commerciale come stampanti, antenne Wi-Fi, scanner ecc.
A quei tempi c'era una vera e propria battaglia tra i grandi brand informatici e i vari progetti open sources che venivano visti dai primi come una potenziale minaccia, essendo il guadagno del mercato software, all'epoca, ancora principalmente legato alla vendita delle singole copie acquistate dagli utenti negli store fisici. Questi brand temevano che se si fosse diffuso l'utilizzo di sistemi e software open sources, l'utenza avrebbe smesso di comprare i loro prodotti (e questo in un momento in cui open sources e free software erano molto più fortemente legati tra loro come concetto).
La più grande esponente di questo modello di mercato e pensiero è sicuramente stata la Microsoft di Bill Gates.
Oggi, invece, paradossalmente, abbiamo assistito a uno sviluppo totalmente opposto. L’open sources si è tramutata nella principale strategia di mercato per la distribuzione di molti software e la stessa Microsoft di oggi, oltre a mantenere numerosissimi software open sources, è una delle principali finanziatrici della FsF e anche della Linux Fondation. Tanto è vero che da Windows 10 è possibile accedere a un sistema Linux full-featured totalmente integrato dentro Windows che può essereraggiunto in qualsiasi momento usando il tool preinstallato wsl e che supporta, tra le cose, app gui e anche accelerazione 2d e 3d (almeno sulle GPU Nvidia).
Discorso simile vale per il gaming su Linux che oggi ha raggiunto una notevole stabilità attraverso i vari manager di Wine e i vari contributi di Software House come Valve al progetto (che probabilmente ha beneficiato anche del cambio di strategia di Microsoft stessa), così come la maggior parte dei siftware e dell'hardware commerciali sono ormai disponibili anche per Linux .
Questo per sottolineare come oggi il confine tra open sources e mercato software di massa sia divenuti sottile e come l'uso di un sistema o l'altro sia ormai più un fattore di scelta personale che altro.
Oggi così come il ganer può giocare su Linux il developer può progettare software su Windows sebza eccessivi problemi, e questo perfino quando si tratta di software nativo per Linux (grazie a WSL).
Io stesso sul laptop di lavoro ho lasciato Windows (e un tempo avrei subito piallato tutto per metterci Arch), dal momento che usare Windows è una scelta molto meno limitante che 10 anni fa.
Credo che oggi la differenza tra Windows e Linux sua divenuta più sottile e questo nel bene come nel male (esempio passaggio da GPLV2 a GPLv3).