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Salve amici di Tom’s!
Questa guida vi aiuterà a capire quanto sia importante abbinare il giusto monitor alla vostra build. Onestamente avrei preferito non scriverla, ma vedo sempre più utenti che sottovalutano questo aspetto o non riescono a comprendere quanto un monitor adeguato, scelto in base alla scheda video e alle tecnologie attuali, possa fare la differenza. Un monitor sbagliato, infatti, non solo peggiora l’esperienza d’uso, ma porta anche a conclusioni errate sulle prestazioni complessive del sistema.
Il monitor è il componente più importante della build, anche se molti non se ne rendono conto. Spesso si pensa che “basti vederci bene” e che il resto dipenda solo da CPU e GPU, ma non è così. Con questa guida vi mostrerò perché il monitor è fondamentale, soprattutto con le tecnologie più recenti.
Prima un pò di Storia
Lo sviluppo dei monitor è sempre stato più lento rispetto ad altri componenti: un buon display poteva durare anche dieci anni senza bisogno di upgrade.
Con l’introduzione degli LCD ci fu un grande balzo in avanti, ma ci sono voluti decenni per raggiungerne il pieno potenziale.
Negli ultimi 5 anni, invece, tutto è cambiato:
Non entrerò nei dettagli tecnici di ogni singolo pannello, ma è importante capire il quadro generale: molte funzioni che oggi diamo per scontate prima erano inutili per la maggior parte degli utenti, sia per i limiti hardware dei pannelli sia perché CPU e GPU non erano in grado di produrre abbastanza FPS per sfruttarle.
Per capirci:
Oggi, a distanza di 5 anni, con nuove GPU, processori più potenti e il salto tecnologico dei pannelli, un monitor a 144Hz che nel 2020 andava bene rischia di essere ormai obsoleto.
Indica il tempo che un pixel impiega a passare da una tonalità di grigio all’altra.
Di seguito vediamo chiaramente un esempio di ghosting fotografato su un pannello con tempi di risposta dei pixel elevati:
Misura la nitidezza percepita durante il movimento ed è legata al refresh rate:
Si può notare chiaramente come nonostante la totale assenza di ghosting grazie ad un tempo GtG immediato nel refresh a 60hz è presente tantissimo BLUR, per via dell'effetto persistenza che a 60hz è di 16 pixel mentre a 360hz si riduce a soli 3 pixel
MPRT in passato era un parametro considerato importante solo se si era interessati al gioco competitivo, spieghiamo brevemente il perchè ed in seguito andremmo a vedere anche il perché oggi le cose sono cambiato radicalmente!
Per rimediare al problema e ridurre l’MPRT in passato si usava una tecnologia stroboscopica che inseriva un frame nero tra un refresh e l’altro spegnendo momentaneamente la retroilluminazione.
Ogni produttore la chiamava a modo suo: Asus la battezzò ELMB, Nvidia la presentò come ULMB, BenQ/Dell come DyAC… insomma, tanta confusione per una funzione che in realtà faceva la stessa identica cosa: migliorare la nitidezza percepita durante i movimenti veloci.
Il problema? Funzionava, sì, ma con una lunga lista di compromessi che la rendevano poco appetibile per l’utente medio. Vediamo i principali:
Non a caso, questa tecnologia era vista come un’opzione “di nicchia”, usata quasi esclusivamente da chi giocava competitivo, dove la priorità assoluta era la chiarezza dei movimenti e la riduzione anche parziale del motion blur, anche a costo di sacrificare qualità d’immagine e comfort visivo
Molti di voi lo sapranno già, ma un ripasso non fa mai male, soprattutto per chi è meno esperto: capire come si legano Hz e FPS è fondamentale per comprendere perché il monitor giusto fa davvero la differenza.
Un monitor, per definizione, può mostrare solo il numero di fotogrammi corrispondente al suo refresh massimo. Se il tuo monitor è a 144 Hz, anche se la scheda video produce 300 FPS, ne vedrai comunque solo 144. Tutto ciò che sta sopra quel limite viene sprecato.
Per questo, nei giochi più pesanti, il monitor dovrebbe “sovrastare” la scheda video: deve essere abbastanza veloce da non diventare il collo di bottiglia. Se invece il pannello è lento o datato, finirai con il limitare le prestazioni della tua GPU nel 99% delle situazioni.
E cosa succede se gli FPS superano il refresh del monitor? Ecco i casi più comuni:
Che piaccia o no, il vecchio approccio “basta un 144 Hz e sei a posto” non è più valido. I monitor che consigliavamo 5 anni fa oggi non sono più al passo con le esigenze attuali, e questa guida serve proprio a far capire quale direzione conviene prendere per il futuro.
Negli ultimi anni il mondo del PC gaming è cambiato molto più di quanto sembri a prima vista. Non si tratta solo di avere qualche FPS in più, ma di un vero e proprio salto generazionale dovuto a tre fattori che hanno rivoluzionato il rapporto tra scheda video e monitor:
Con l’arrivo delle CPU dotate di 3D V-Cache, come gli ultimi Ryzen, abbiamo visto incrementi di framerate a doppia cifra, soprattutto nei titoli più pesanti e CPU-bound.
Questo non solo permette di sfruttare meglio GPU di fascia alta, ma rende anche molto più efficaci le tecnologie di scaling come il DLSS o l’FSR. Risultato? Framerate medi più alti e stabili, perfetti per monitor ad alto refresh che, fino a pochi anni fa, avrebbero avuto poco senso in molti giochi non competitivi.
Finalmente siamo arrivati a un punto in cui i monitor OLED sono accessibili anche al grande pubblico.
I loro vantaggi sono enormi, tempo di risposta GtG istantaneo, contrasto infinito, refresh rate altissimo
RTX 5000 MGF DLSS4 Transformer
A tutto ciò si aggiunge la tecnologia MFG che unita al nuovo algoritmo DLSS 4 riesce a moltiplicare un framerate di ben 8 volte senza perdita significativa della qualità delle immagini nè compromettere la latenza!
Per la prima volta nella storia disponiamo di pannelli con frequenze anche di 480hz con tempi di rispsota GtG che sono azzerati, questo rende immediatamente visibile la nitidezza in MPRT senza l'utilizzo di tecnologie stroboscopiche che come abbiamo visto rendono il concetto valido solo in alcun ambiti.
Avere pannelli ad altissimo refresh però non è sufficiente, perchè c'è bisogno anche di produrre quel numero di frame, altrimenti tutti i vantaggi del motion clarity verrebbero vanificati
Tantissimi frame oggi sono possibili solo grazie all'intelligenza artificiale e all'utilizzo del MFG che farà scomparire qualsiasi blur grazie proprio ai vantaggi che abbiamo ampliamente spiegato Ecco una prova lampante in un immagine in movimento in un dettaglio preso da un gioco:
Le condizioni sono le stesse cambia solo il tipo di refresh la cosa è talmente visibile che non c'è bisogno di dire quale sia l'immagine ripresa su un pannello a 360hz contro uno a "soli" 180HZ

Tutto ciò è EPOCALE perchè per la prima volta nella storia abbiamo:
Nitidezza di movimento migliore di ULMB senza i suoi difetti.
HDR e VRR sempre attivi senza compromessi.
Pannelli che si avvicina alla percezione naturale del movimento continuo.
Schede grafiche che riescono a riprodurre frame elevatissimi
Per tutte queste ragioni, oggi è fondamentale non sottovalutare la scelta del monitor da gioco.
Un pannello inadeguato vanifica gran parte dei benefici che tecnologie come il Multi Frame Generation (MFG) e gli alti refresh rate possono offrire. Al contrario, un monitor all’altezza permette di sfruttare appieno queste innovazioni, trasformando radicalmente l’esperienza di gioco.
A chi continua a dire che “oggi basta un 180 Hz” rispondo senza esitazione: SI SBAGLIA.
Oggi scegliere un pannello con refresh troppo basso non è solo un compromesso, ma un vero errore strategico che compromette in maniera significativa tutti i vantaggi offerti dalle nuove tecnologie, lasciandovi solo con i limiti e gli svantaggi.
Se si vuole davvero beneficiare della combinazione altissimo refresh + MFG, è indispensabile orientarsi verso monitor di nuova generazione (240 Hz e oltre, meglio ancora OLED), perché sono l’unico modo per sfruttare appieno le tecnologie di ultima generazione ed i maggiori vantaggi che portano che non sono solo al livello di fluidità ma anche di nitidezza delle immagini in movimento.
A tutti coloro che oggi possiedono un monitor IPS da 144-165-180Hz e stanno pensando di passare a una RTX serie 5000 (o GPU equivalenti di nuova generazione), consiglio caldamente di valutare seriamente l’upgrade del monitor.
Non c’è nulla da fare: le tecnologie avanzano, e così anche i pannelli. Sono certo che quando avete acquistato il vostro attuale display da gaming, era un ottimo prodotto e più che adeguato per l’epoca. Ma oggi la realtà è cambiata radicalmente.
Se decidete di non aggiornarlo, sappiate che:
Le tecnologie , MFG, DLSS, refresh altissimi sono già qui e resteranno: ignorarle oggi significa precludersi un’esperienza visiva che, credetemi, cambia davvero il modo di giocare.
Che la forza sia sempre con voi
Crime
P.S.
Visto le polemiche di questi giorni, voglio fare alcune precisazioni — che non intendo ripetere ulteriormente:
Che si giochi bene a qualsiasi refresh rate con cui ci si trova a proprio agio è una considerazione ovvia. La decisione di passare a un pannello superiore — sia in termini di qualità dell’immagine che di frequenza di aggiornamento — rimane una scelta del tutto soggettiva.
Tuttavia, è importante conoscere bene le informazioni tecniche e comprendere come funziona la tecnologia, così da poter valutare consapevolmente se essa sia o meno adatta alle proprie esigenze.
Questa guida vi aiuterà a capire quanto sia importante abbinare il giusto monitor alla vostra build. Onestamente avrei preferito non scriverla, ma vedo sempre più utenti che sottovalutano questo aspetto o non riescono a comprendere quanto un monitor adeguato, scelto in base alla scheda video e alle tecnologie attuali, possa fare la differenza. Un monitor sbagliato, infatti, non solo peggiora l’esperienza d’uso, ma porta anche a conclusioni errate sulle prestazioni complessive del sistema.
Premessa
Il monitor è il componente più importante della build, anche se molti non se ne rendono conto. Spesso si pensa che “basti vederci bene” e che il resto dipenda solo da CPU e GPU, ma non è così. Con questa guida vi mostrerò perché il monitor è fondamentale, soprattutto con le tecnologie più recenti.Prima un pò di Storia
Un po’ di storia
Lo sviluppo dei monitor è sempre stato più lento rispetto ad altri componenti: un buon display poteva durare anche dieci anni senza bisogno di upgrade.
Con l’introduzione degli LCD ci fu un grande balzo in avanti, ma ci sono voluti decenni per raggiungerne il pieno potenziale.
Negli ultimi 5 anni, invece, tutto è cambiato:
- La tecnologia LCD ha raggiunto la sua maturità,
- Sono arrivati OLED e QD-OLED, attesi da anni dagli utenti,
- I prezzi sono calati grazie a una gamma di modelli sempre più ampia.
Perché in passato i monitor erano “limitati”
Non entrerò nei dettagli tecnici di ogni singolo pannello, ma è importante capire il quadro generale: molte funzioni che oggi diamo per scontate prima erano inutili per la maggior parte degli utenti, sia per i limiti hardware dei pannelli sia perché CPU e GPU non erano in grado di produrre abbastanza FPS per sfruttarle.
Per capirci:
- Anche la miglior scheda video dell’epoca (es. RTX 3080) nei giochi più pesanti faticava a superare i 60-100 FPS in QHD, spesso ricorrendo a tecnologie di scaling.
- Ray tracing e DLSS erano agli albori.
Oggi, a distanza di 5 anni, con nuove GPU, processori più potenti e il salto tecnologico dei pannelli, un monitor a 144Hz che nel 2020 andava bene rischia di essere ormai obsoleto.
Comprendere i Concetti chiave: Refresh, Tempi di risposta e Persistenza
GtG (Grey-to-Grey)
Indica il tempo che un pixel impiega a passare da una tonalità di grigio all’altra.
- Più è basso, meno sarà visibile l’effetto ghosting (la “scia” sugli oggetti in movimento).
- Un overdrive troppo aggressivo riduce il ghosting, ma rischia di causare il fenomeno inverso (reverse ghosting o “effetto corona”).
Di seguito vediamo chiaramente un esempio di ghosting fotografato su un pannello con tempi di risposta dei pixel elevati:
MPRT (Motion Picture Response Time)
Misura la nitidezza percepita durante il movimento ed è legata al refresh rate:
- A 60Hz, la persistenza è di 16,6ms (immagine “impastata”),
- A 360Hz scende a 2,77ms, con immagini molto più nitide.
Si può notare chiaramente come nonostante la totale assenza di ghosting grazie ad un tempo GtG immediato nel refresh a 60hz è presente tantissimo BLUR, per via dell'effetto persistenza che a 60hz è di 16 pixel mentre a 360hz si riduce a soli 3 pixel
MPRT in passato era un parametro considerato importante solo se si era interessati al gioco competitivo, spieghiamo brevemente il perchè ed in seguito andremmo a vedere anche il perché oggi le cose sono cambiato radicalmente!
Per rimediare al problema e ridurre l’MPRT in passato si usava una tecnologia stroboscopica che inseriva un frame nero tra un refresh e l’altro spegnendo momentaneamente la retroilluminazione.
Ogni produttore la chiamava a modo suo: Asus la battezzò ELMB, Nvidia la presentò come ULMB, BenQ/Dell come DyAC… insomma, tanta confusione per una funzione che in realtà faceva la stessa identica cosa: migliorare la nitidezza percepita durante i movimenti veloci.
Il problema? Funzionava, sì, ma con una lunga lista di compromessi che la rendevano poco appetibile per l’utente medio. Vediamo i principali:
- Addio HDR: con lo strobing attivo, l’HDR diventava inutilizzabile.
- VRR disattivato: niente G-Sync, niente FreeSync. O strobing, o refresh variabile, mai entrambi insieme.
- Luminosità ridotta: la retroilluminazione che si spegne tra un frame e l’altro abbassa sensibilmente la luminanza massima.
- Flicker impercettibile ma reale: anche se non lo noti consciamente, il cervello lo percepisce e può portare a mal di testa, affaticamento visivo e fastidi vari, soprattutto per chi è sensibile allo sfarfallio.
Non a caso, questa tecnologia era vista come un’opzione “di nicchia”, usata quasi esclusivamente da chi giocava competitivo, dove la priorità assoluta era la chiarezza dei movimenti e la riduzione anche parziale del motion blur, anche a costo di sacrificare qualità d’immagine e comfort visivo
Correlazione tra Hz e FPS
Molti di voi lo sapranno già, ma un ripasso non fa mai male, soprattutto per chi è meno esperto: capire come si legano Hz e FPS è fondamentale per comprendere perché il monitor giusto fa davvero la differenza.
Un monitor, per definizione, può mostrare solo il numero di fotogrammi corrispondente al suo refresh massimo. Se il tuo monitor è a 144 Hz, anche se la scheda video produce 300 FPS, ne vedrai comunque solo 144. Tutto ciò che sta sopra quel limite viene sprecato.
Per questo, nei giochi più pesanti, il monitor dovrebbe “sovrastare” la scheda video: deve essere abbastanza veloce da non diventare il collo di bottiglia. Se invece il pannello è lento o datato, finirai con il limitare le prestazioni della tua GPU nel 99% delle situazioni.
E cosa succede se gli FPS superano il refresh del monitor? Ecco i casi più comuni:
- G-Sync (o FreeSync) smette di funzionare correttamente se si va oltre la frequenza massima di aggiornamento.
- Tearing visibile, con tagli dell’immagine durante i movimenti rapidi, più evidenti sui pannelli più vecchi.
- Stuttering e micro-stuttering, soprattutto se non ci sono tecnologie di sincronizzazione attive.
Che piaccia o no, il vecchio approccio “basta un 144 Hz e sei a posto” non è più valido. I monitor che consigliavamo 5 anni fa oggi non sono più al passo con le esigenze attuali, e questa guida serve proprio a far capire quale direzione conviene prendere per il futuro.
L’evoluzione recente: CPU 3D V-Cache, OLED e RTX 5000
Negli ultimi anni il mondo del PC gaming è cambiato molto più di quanto sembri a prima vista. Non si tratta solo di avere qualche FPS in più, ma di un vero e proprio salto generazionale dovuto a tre fattori che hanno rivoluzionato il rapporto tra scheda video e monitor:Con l’arrivo delle CPU dotate di 3D V-Cache, come gli ultimi Ryzen, abbiamo visto incrementi di framerate a doppia cifra, soprattutto nei titoli più pesanti e CPU-bound.
Questo non solo permette di sfruttare meglio GPU di fascia alta, ma rende anche molto più efficaci le tecnologie di scaling come il DLSS o l’FSR. Risultato? Framerate medi più alti e stabili, perfetti per monitor ad alto refresh che, fino a pochi anni fa, avrebbero avuto poco senso in molti giochi non competitivi.
Finalmente siamo arrivati a un punto in cui i monitor OLED sono accessibili anche al grande pubblico.
I loro vantaggi sono enormi, tempo di risposta GtG istantaneo, contrasto infinito, refresh rate altissimo
RTX 5000 MGF DLSS4 Transformer
A tutto ciò si aggiunge la tecnologia MFG che unita al nuovo algoritmo DLSS 4 riesce a moltiplicare un framerate di ben 8 volte senza perdita significativa della qualità delle immagini nè compromettere la latenza!
OLED + RTX 5000 il matrimonio perfetto
Per la prima volta nella storia disponiamo di pannelli con frequenze anche di 480hz con tempi di rispsota GtG che sono azzerati, questo rende immediatamente visibile la nitidezza in MPRT senza l'utilizzo di tecnologie stroboscopiche che come abbiamo visto rendono il concetto valido solo in alcun ambiti.
Avere pannelli ad altissimo refresh però non è sufficiente, perchè c'è bisogno anche di produrre quel numero di frame, altrimenti tutti i vantaggi del motion clarity verrebbero vanificati
Tantissimi frame oggi sono possibili solo grazie all'intelligenza artificiale e all'utilizzo del MFG che farà scomparire qualsiasi blur grazie proprio ai vantaggi che abbiamo ampliamente spiegato Ecco una prova lampante in un immagine in movimento in un dettaglio preso da un gioco:
Le condizioni sono le stesse cambia solo il tipo di refresh la cosa è talmente visibile che non c'è bisogno di dire quale sia l'immagine ripresa su un pannello a 360hz contro uno a "soli" 180HZ

Tutto ciò è EPOCALE perchè per la prima volta nella storia abbiamo:
Nitidezza di movimento migliore di ULMB senza i suoi difetti.
HDR e VRR sempre attivi senza compromessi.
Pannelli che si avvicina alla percezione naturale del movimento continuo.
Schede grafiche che riescono a riprodurre frame elevatissimi
Conclusioni
Per tutte queste ragioni, oggi è fondamentale non sottovalutare la scelta del monitor da gioco.
Un pannello inadeguato vanifica gran parte dei benefici che tecnologie come il Multi Frame Generation (MFG) e gli alti refresh rate possono offrire. Al contrario, un monitor all’altezza permette di sfruttare appieno queste innovazioni, trasformando radicalmente l’esperienza di gioco.
A chi continua a dire che “oggi basta un 180 Hz” rispondo senza esitazione: SI SBAGLIA.
Oggi scegliere un pannello con refresh troppo basso non è solo un compromesso, ma un vero errore strategico che compromette in maniera significativa tutti i vantaggi offerti dalle nuove tecnologie, lasciandovi solo con i limiti e gli svantaggi.
Se si vuole davvero beneficiare della combinazione altissimo refresh + MFG, è indispensabile orientarsi verso monitor di nuova generazione (240 Hz e oltre, meglio ancora OLED), perché sono l’unico modo per sfruttare appieno le tecnologie di ultima generazione ed i maggiori vantaggi che portano che non sono solo al livello di fluidità ma anche di nitidezza delle immagini in movimento.
Consigli
A tutti coloro che oggi possiedono un monitor IPS da 144-165-180Hz e stanno pensando di passare a una RTX serie 5000 (o GPU equivalenti di nuova generazione), consiglio caldamente di valutare seriamente l’upgrade del monitor.
Non c’è nulla da fare: le tecnologie avanzano, e così anche i pannelli. Sono certo che quando avete acquistato il vostro attuale display da gaming, era un ottimo prodotto e più che adeguato per l’epoca. Ma oggi la realtà è cambiata radicalmente.
Se decidete di non aggiornarlo, sappiate che:
- Non potrete mai vedere né sfruttare i veri vantaggi introdotti dalle nuove GPU e dai moderni standard (DLSS 4, MFG, refresh ultra‑alto, HDR avanzato…).
- Vi ritroverete ad aver speso soldi per tecnologie che il vostro monitor non è in grado di valorizzare, con l’unico risultato di percepirne solo i limiti e gli svantaggi.
- Evitate qualsiasi pannello sotto i 240Hz: sono ormai superati e non vi preparano al futuro.
- Puntate, se possibile, su un pannello OLED/QD‑OLED:
- Tempi di risposta praticamente istantanei (0,03 ms)
- Contrasto infinito e neri perfetti
- HDR reale e impatto visivo straordinario
- Prezzi ormai accessibili rispetto solo a un paio d’anni fa.
Le tecnologie , MFG, DLSS, refresh altissimi sono già qui e resteranno: ignorarle oggi significa precludersi un’esperienza visiva che, credetemi, cambia davvero il modo di giocare.
Pannelli da considerare al momento:
QHD
PHILIPS EVNIA QHD 599 euro
SAMSUNG ODESSY G6 689 euro (qui la review)
ROG STRIX XG27ACDNG 682
MSI 271QRX 899 (qui la review)
UWQHD
ALienware AW3425DW 824
LG 3495GS95QE 849
Asus ROG PG34WCDM 1180
2160p (4K)
EVNIA 32M"N8900AM 899
MSI 272URX 1195
ROG STRIX XG27UCDMG 1063
IPS a basso costo ma alto refresh
ASUS TUF VG27AQM5A 339
AOC Q27G42ZE 282
Hp OMEN 27s 269
Spero con tutto il cuore che questa guida vi aiuti a capire e a scegliere con criterio il monitor più adatto alle vostre esigenze come sempre se avete suggerimenti, se la guida vi è piaciuta o anche se non vi è piaciuta lasciate un commentoPHILIPS EVNIA QHD 599 euro
SAMSUNG ODESSY G6 689 euro (qui la review)
ROG STRIX XG27ACDNG 682
MSI 271QRX 899 (qui la review)
UWQHD
ALienware AW3425DW 824
LG 3495GS95QE 849
Asus ROG PG34WCDM 1180
2160p (4K)
EVNIA 32M"N8900AM 899
MSI 272URX 1195
ROG STRIX XG27UCDMG 1063
IPS a basso costo ma alto refresh
ASUS TUF VG27AQM5A 339
AOC Q27G42ZE 282
Hp OMEN 27s 269
Che la forza sia sempre con voi
Crime
P.S.
Visto le polemiche di questi giorni, voglio fare alcune precisazioni — che non intendo ripetere ulteriormente:
- Monitor a 180 Hz:
Possedere un monitor da 180 Hz non significa “giocare male”. Semplicemente, anche abbinandolo a una RTX serie 5000, non sarà possibile sfruttare appieno la generazione multipla di frame, per il semplice motivo (oggettivo) che il monitor non può visualizzare più di 180 FPS. - Scelta di un pannello OLED:
La decisione di optare o meno per un pannello OLED è assolutamente soggettiva. Io la consiglio perché consente di massimizzare i vantaggi di un refresh rate molto elevato.
I motivi sono chiari e spiegati nella guida: esistono anche pannelli LCD economici con refresh fino a 300 Hz, ma non offrono gli stessi benefici, poiché il tempo di risposta GtG di un LCD non potrà mai essere pari a zero. - Refresh rate più bassi:
Chi è soddisfatto di giocare con un refresh inferiore e non percepisce differenze particolari può tranquillamente ignorare la questione e la tecnologia MFG nel suo complesso.
Chi invece desidera approfondire — anche solo per curiosità o per interesse tecnico — può consultare testufo.com, dove è possibile verificare direttamente, con qualsiasi tipo di monitor, pregi e difetti del proprio modello e osservare in prima persona le stesse conclusioni a cui sono arrivato. - A livello tecnico abbiamo sempre sottolineato l’importanza del monitor, e anche in questa occasione non fa eccezione. Un monitor dovrebbe essere scelto in modo equilibrato rispetto alla scheda video, sia in termini di refresh rate che di risoluzione.
Una RTX serie 5000 è in grado di generare un numero di frame enormemente superiore rispetto a qualsiasi altra scheda: che tali frame siano reali o generati, per il monitor non cambia nulla.
Di conseguenza, per sfruttare appieno tecnologie come la MFG, è indispensabile disporre di un monitor con un refresh rate più elevato, se poi un utente vuole ignorare al cosa, è liberissimo di farlo, non cambierà la questione oggettiva, ossia che affinché un certo numero di frame possa essere "mostrato" il monitor debba essere in grado di poterlo fare.
Che si giochi bene a qualsiasi refresh rate con cui ci si trova a proprio agio è una considerazione ovvia. La decisione di passare a un pannello superiore — sia in termini di qualità dell’immagine che di frequenza di aggiornamento — rimane una scelta del tutto soggettiva.
Tuttavia, è importante conoscere bene le informazioni tecniche e comprendere come funziona la tecnologia, così da poter valutare consapevolmente se essa sia o meno adatta alle proprie esigenze.
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