La leva maggiore l'avrà con l'inverno e tra le batoste che prenderemo per riscaldarci, l'aumento del costo della vita e le aziende che chiuderanno per via dei costi energetici con conseguenti disoccupati e con il governo che potrà fare ben poco non avendo spazio fiscale vedremo tanti "pacifisti" per opportunità del proprio portafoglio che spingeranno per togliere le sanzioni alla Russia e far accettare all'Ucraina la pace che vuole Putin. Alle giuste resistenze che ne deriveranno, perchè tanto di politica estera, geopolitica tutela dei diritti, non ne capiscono nulla, grideranno al complottone Nato, Eu, America etc. tutta roba che porta fieno in cascina a Putin.
Il nucleare è più un'arma psicologica.
In tutto questo anche noi come Occidente abbiamo un limite alla quantità di forniture e in particolare di artiglieria che possiamo inviare essendo abituati a una economia di pace. Questa è una guerra che si gioca quasi tutta sull'artiglieria e il consumo di proiettili di artiglieria è mostruoso. La produzione annuale negli USA è di 30.000 proiettili in tempo di pace. Gli Ucraini consumano questa quantità in due settimane....numeri simili sono per i razzi degli HIMars e del resto. Per ora la Nato non è coinvolta direttamente ma non è saggio far scendere troppo i quantitativi negli arsenali. Per questo alla fine diversi paesi sono più "tirchi".
Insomma gli Ucraini devono far presto cercando di tornare alla situazione precedente al 24 febbraio.