«Immorale» che i senatori a vita votino la fiducia a un governo? La Costituzione non lo dice di certo. E tanto meno la prassi.
Nel 1994, quando il Senato votò la fiducia al primo governo Berlusconi, i senatori a vita erano 11. Berlusconi ottenne una maggioranza risicata 159 voti, contro i 153 dell'opposizione. Tre voti a favore del governo vennero dai senatori a vita: Giovanni Leone, Francesco Cossiga e Giovanni Agnelli si schierarono con la nuova maggioranza. Tre anche i contrari, Giulio Andreotti, Francesco De Martino e Leo Valiani, mentre Giovanni Spadolini e Paolo Emilio Taviani si astennero e altri tre (Carlo Bo, Norberto Bobbio e Amintore Fanfani) erano assenti per problemi di salute.