Il vostro parere su matrimoni e adozioni gay.

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Scusa, non capisco.
Cosa potrebbero farne i bambini del diritto di essere adottati se poi non c'e' nessun con il diritto di farlo?
Mettiamola cosi: i bambini hanno il diritto di essere adottati, mentre i nuclei familiari (di qualunque tipo) hanno solo il "privilegio" di adottare, nel senso che per potere adottare occorre possedere un minimo di qualita' (cosa che avviene gia' tra l'altro) in particolare si vuole che siano capaci di dare agli adottati un futuro sereno, un senso reale di famiglia e, soprattutto, di amore.
Ho risposto alla tua domanda?

Secondo te un bambino che viene adottato da una coppia gay si sente discriminato rispetto alle agli altri bambini che vengono adottati da coppie etero?
 
mmm non ho capito quali siano "quegli esibizionisti" ai quali ti riferisci.. quindi concordi con me che il problema è l'interpretazione che ha la gente e non l'adozione in sè. ok.
allora per esibizionisti intendo quelli che al gay pride manifestano nudi e in modo volgare, concordo con te... NI nel senso certo il problema principale è l'interpretazione tuttavia ritengo che vadano approfonditi gli studi prima di "dare questo diritto"
 
Secondo te un bambino che viene adottato da una coppia gay si sente discriminato rispetto alle agli altri bambini che vengono adottati da coppie etero?
Domanda difficile, che è poi il punto di questa discussione. La mia risposta anni fa sarebbe stata "non lo so", non ho esperienza in questo campo. Ma so per esperienza personale che bambini di possono sentire diversi ed emarginati per mille ragioni. Io ero un secchione, portavo hai occhiali, non mi piaceva il gioco del calcio, mi piaceva leggere e studiare ed essere interrogato, in altre parole ero il bersaglio delle burle di tutti. A quel tempo non c'erano gli educatori di adesso, dovetti imparare a proteggermi da solo. Adesso vedo ragazzi che piangono perché tutti i compagni hanno l'ultimo video gioco e i loro genitori non si possono permettere di comprarlo perché costa troppo. Anche la mia famiglia era poverissima, ma mi riempiva di amore per cui non piangevo se andavo a scuola con pantaloni da due soldi comprati al mercatino ambulante invece dei jeans "di moda" che avevano tutti.
Esistono già bambini che crescono in famiglie "diverse", figli di vedovi, di divorziati, che vivono con genitori risposati tre o quattro volte. Soffrono soltanto se la famiglia, qualunque sia, non è capace di dare a loro amore è benessere. Proprio come lo sono stati i miei genitori, eravamo felici nonostante si ammazzassero di lavoro per arrivare a fine mese.

Conosco bambini cresciuti da famiglie gay e lesbiche, alcuni adottati, altri figli naturali. Conosco i genitori che sono persone eccellenti e vedo che i loro figli vengono su ben educati e sereni. Non dubito che ci siano bulli nelle scuole che frequentano, ma i bulli troveranno sempre qualche motivo per burlare, e non mi pare proprio che i miei amici ne risentano.

Questo è quello che penso io, parere personale, e come sempre l'esperienza personale non fa statistica, ma aiuta a ragionare.

Oggettivamente posso riportare solo gli studi condotti nelle nazioni in cui l'adozione è legale da ormai più di venti anni. Non penso che la decisione di legalizzare sia venuta alla leggera, si sono fatti prove per vedere come reagirono sia genitori che bambini, e ancora adesso si continua a seguire e studiare il processo di adozione. Tutti i risultati pubblicati dalle principali associazioni di pediatri e psicologi sono incoraggianti, i bambini cresciuti da famiglie LGBT non riportano differenze sostanziali rispetto agli altri.

A questo punto dobbiamo chiederci se crediamo alla scienza o meno. La scienza va avanti a piccoli passi. Si fa una ipotesi, la si si studia, se ha fondamenti solidi e si sviluppa una teoria, la si pubblica e se i risultati possono essere validati e riprodotti dal resto della comunità scientifica la teoria viene riconosciuta. Così è in tutti i campi. Ecco perché mi affido ad associazioni come la APA (l'associazione americana di psicologia, di cui fa parte anche mia moglie) e la APA (l'associazione dei pediatri americani), sono associazioni con centinaia di migliaia di soci, di ogni razza, fede o idea politica. Entrambe concordano, come le loro controparti europee.

E come sempre la faccio troppo lunga. Ecco cosa succede quando uno si sveglia alle quattro di mattina e non riesce a prendere più sonno. :)
 
@Andretti60 io intendevo dire non emarginato, che può capitare a chiunque, ma proprio discriminato rispetto ai bambini che sono stati adottati da coppie eterosessuali. Poi chiaramente se le coppie eterosessuali dovessero scarseggiare ed essere meno dei bambini, allora cambia tutto.
 
@Andretti60 io intendevo dire non emarginato, che può capitare a chiunque, ma proprio discriminato rispetto ai bambini che sono stati adottati da coppie eterosessuali. Poi chiaramente se le coppie eterosessuali dovessero scarseggiare ed essere meno dei bambini, allora cambia tutto.

Quindi se ci fossero 10 bambini in attesa di adozione e ci fossero 8 coppie eterosessuali che fanno richiesta di adozione, tu non avresti rimostranze se i 2 "in eccesso" fossero adottati da coppie omosessuali?
E nel caso che ci fossero 10 bambini, 8 coppie etero e 3 coppie omo... che criteri useresti per decidere le adozioni?
Qualora 2 delle coppie etero avessero requisiti appena accettabili, e le 3 omo avessero requisiti abbondantemente soddisfatti... tu come ti comporteresti?
 
Discriminato? Non penso. Un bambino piccolo che cresce in una famiglia in cui si sente amato sentirà sempre la sua come la sua famiglia, mentre un ragazzo più adulto può scegliere se vuole essere adottato da una famiglia gay, è una sua scelta. Ricorda: siamo noi cresciuti in questa società che abbiamo il concetto della famiglia tradizionale, i bambini che crescono in società dove il matrimonio gay viene riconosciuto non hanno questo preconcetto.

Ti faccio un esempio. Un rappresentate del Congresso americano, una donna non ricordo di quale stato, era contraria al matrimonio gay. Poi un giorno chiese ai suoi figli cosa pensassero del fatto che nella loro scuola ci fossero compagni cresciuti in famiglie LGBT. I figli risposero con una scrollata della testa, per loro non solo non era un problema, ma anche una cosa antiquata di cui non ne vale la pena parlarne. Fu la storia che la donna raccontò ai giornalisti quando le chiesero perché avesse cambiato idea.
 
http://www.amicidilazzaro.it/index....i-ai-gay-gli-studi-dicono-che-e-meglio-di-no/

nell'infanzia è necessaria chiarezza nei ruoli, questo è un requisito che nemmeno tutte le coppie etero hanno, mentre può esistere un seppur ridotto numero di coppie gay in cui ci può essere. Le coppie gay vanno distinte in almeno 4 categorie : uomo + uomo, donna + donna, uomo che si sente donna e fisicamente sembra donna genitali a parte + uomo, donna che si sente e fisicamente sembra uomo genitali a parte + donna. Nelle ultime 2 non è impossibile che i ruoli siano chiari, a patto che i genitori si facciano chiamare uno mamma e l'altro papà.

Per chi è favorevole alle adozioni, voi dareste una bambina ad una coppia formata da 2 uomini o un bambino ad una coppia formata da 2 donne?
 
No non affiderei mai dei bambini ad una coppia formata da un uomo e donna se questi non rispettino alcuni requisiti figuriamoci ad una coppia di gay, piuttosto lo darei a Vlad l'immpallatore
 
Riprendo un commento su quel sito :


anny

Oct 27, 2014

supponiamo che due omosessuali maschi crescano una femminuccia,la bambina con chi si identifica essendo che non ha una mamma? Questo è un grave disagio psicologico,qualsiasi cosa fa la bambina ha bisogno del supporto femminile della mamma per crescere con una mentalità armoniosa ed inserirsi nella società, invece se due donne lesbiche adottano un bambino anche qui sorge il problema come la femmina coi maschi, il bambino ha bisogno della figura maschile per una identità e una forza che solo un padre pùò dare,essendo che il padre non esiste il bambino crescerà con carenze di identità

@Fea
 
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anny

Oct 27, 2014

supponiamo che due omosessuali maschi crescano una femminuccia,la bambina con chi si identifica essendo che non ha una mamma? Questo è un grave disagio psicologico,qualsiasi cosa fa la bambina ha bisogno del supporto femminile della mamma per crescere con una mentalità armoniosa ed inserirsi nella società, invece se due donne lesbiche adottano un bambino anche qui sorge il problema come la femmina coi maschi, il bambino ha bisogno della figura maschile per una identità e una forza che solo un padre pùò dare,essendo che il padre non esiste il bambino crescerà con carenze di identità

@Fea

Quante volte si e' gia' risposto ad un quesito cosi' elementare?

Bisogna linkare i post dalle pagine precedenti?

Bisogna ripeterli qui?


Secondo il tuo ragionamento, solo coppie (quindi 2 persone) in cui per entrambi l'identita' di genere coincida con quella sessuale potrebbero crescere dei bambini sani. Ne consegue che a separati, divorziati, vedovi, ecc dovremmo togliere la potesta' genitoriale... Cosi', tanto per tirare una delle conclusioni del tuo ragionamento.


Edit:
mi ero perso il meglio del discorso:
[...]
la bambina ha bisogno del supporto femminile della mamma per crescere con una mentalità armoniosa ed inserirsi nella società, invece se due donne lesbiche adottano un bambino anche qui sorge il problema come la femmina coi maschi, il bambino ha bisogno della figura maschile per una identità e una forza che solo un padre pùò dare,essendo che il padre non esiste il bambino crescerà con carenze di identità

Ma davvero condividi un discorso in cui chi scrive pretende di parlare di sociologia e sessualita' basandosi sugli stereotipi "donna sensibile/uomo forte"?
Ma sei serio?
 
Ultima modifica:
Quante volte si e' gia' risposto ad un quesito cosi' elementare?

Bisogna linkare i post dalle pagine precedenti?

Bisogna ripeterli qui?


Secondo il tuo ragionamento, solo coppie (quindi 2 persone) in cui per entrambi l'identita' di genere coincida con quella sessuale potrebbero crescere dei bambini sani. Ne consegue che a separati, divorziati, vedovi, ecc dovremmo togliere la potesta' genitoriale... Cosi', tanto per tirare una delle conclusioni del tuo ragionamento.


Edit:
mi ero perso il meglio del discorso:


Ma davvero condividi un discorso in cui chi scrive pretende di parlare di sociologia e sessualita' basandosi sugli stereotipi "donna sensibile/uomo forte"?
Ma sei serio?

guarda che non poi non negare gli effetti che divorzi, separazioni e vedovanze hanno sulla famiglia in toto e sui bambini/ragazzi, ti consiglio prima di avere valutare di persona o almeno di conoscere qualcuno che ci passa o ci e passato prima di dare tutto per buono
 
guarda che non poi non negare gli effetti che divorzi, separazioni e vedovanze hanno sulla famiglia in toto e sui bambini/ragazzi, ti consiglio prima di avere valutare di persona o almeno di conoscere qualcuno che ci passa o ci e passato prima di dare tutto per buono

Provo a spiegarmi meglio, visto che non si e' capito niente di quanto scritto.
Nel messaggio originale, l'autore sostiene (mi cito) "solo coppie (quindi 2 persone) in cui per entrambi l'identita' di genere coincida con quella sessuale potrebbero crescere dei bambini sani".

Da questo premessa (premessa stupida, assolutista e infondata) ne consegue che tutte le coppie che non soddisfano il criterio necessario non sono buone coppie, sempre secondo l'autore di quel messaggio.

Ed e' una cosa che io non condivido minimamente.


Tanto piu' che amici figli di separati/divorziati ne ho tanti, ed e' stato uno shock fortissimo per tutti, con tante conseguenze subdole e difficili da affrontare anche e soprattutto nel lungo termine. Non ho coetanei cresciuti da coppie omosessuali per fare un paragone (che comunque in quanto personale avrebbe valore statistico pari a zero), ma leggendo gli studi citati qualche pagina fa non faccio fatica a credere che la situazione dei secondi sia una sensibilmente migliore di quella dei primi.
 
Sì, ma di certo non si possono togliere i figli ai genitori naturali, il trauma sarebbe sicuramente superiore. Allo stesso modo per non togliere dei bambini da un certo ambiente, potresti affidare i bambini al parente più vicino, anche se fa parte di una coppia omosessuale.
 
Sì, ma di certo non si possono togliere i figli ai genitori naturali, il trauma sarebbe sicuramente superiore. Allo stesso modo per non togliere dei bambini da un certo ambiente, potresti affidare i bambini al parente più vicino, anche se fa parte di una coppia omosessuale.


Una coppia omosessuale potrebbe togliere i figli ad una coppia eterosessuale?
Ma sei serio?

Comunque, per favore, non tirate fuori la storia dell'identità di genere, è una grandissima e solenne boiata.
Il fatto é che l'identità di genere si ha dalla nascita, l'ambiente esterno puó solo aiutare a rendersene conto ed ad accettarla, non certo puó comprometterla.

Poi se anche potesse in qualche modo influenzarla dubito fortemente che una bambina non abbia ALCUN modello femminile.

La storia del modello femminile e di quello maschile é uno stereotipo omofobo assolutamente senza senso... mia madre é cresciuta solo con mia nonna, quindi secondo il vostro assurdo ragionamento non dovrebbe avere avuto un modello maschile... eppure é normalissima, anzi, é fantastica.

Tornando al problema delle adozioni...
Assodato che una coppia omosessuale é valida tanto quanto una eterosessuale per crescere un bambino (non ammetterlo sarebbe negare l'evidenza!!), qual é il reale motivo per cui opporsi?
L'omofobia? Almeno per quanto mi riguarda, non é un problema grosso, perché gli xenofobi in generale sempre ci sono stati e sempre ci saranno,
non vedo quale altro motivo ci possa essere per essere contrari alle adozioni...

Se lo sapete, scrivetelo senza tirare fuori boiate omofobe, grazie
 
Stato
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