Sinceramente? Sono deluso e anche un po' preoccupato. Deluso perchè speravo che l'affare saltasse: non fa piacere, almeno a me, che una squadra italiana vada in mano straniera (così come qualsiasi altra azienda italiana) anche se questo dovesse significare tornare alla stabilità economica, alla possibilità di fare acquisti importanti e tornare a competere con le grandi. Rimane l'amaro in bocca. Preoccupato perchè, come ho già spiegato tempo fa, temo che si possa rivelare una situazione simil Roma, dove non si sa chi è il presidente, dove fino a poco tempo fa, sembrava regnasse la confusione e l'incertezza sul come costruire una squadra, dove manca l'affetto, l'attaccamento alla maglia, la presenza attiva da parte dei vertici della società. Almeno questa è l'impressione che mi fa la Roma dal dopo Sensi.
L'Inter è, o meglio è stata l'azienda di famiglia per i Moratti. La stessa definizione "azienda di famiglia" indica automaticamente presenza attiva, partecipazione, attaccamento alla maglia, affetto. Moratti ha dimostrato più e più volte di tenere davvero molto al bene dell'Inter. Lo possono dimostrare, al di là dei soldi spesi, la presenza allo stadio, la capatina agli allenamenti, gli abbracci con i giocatori. Temo che tutto questo possa venir meno, e si, anche se sarebbe meglio aspettare prima di giudicare, non mi piace questa nuova situazione. Mi stò rifiutando di guardare tg sportivi da ieri. Mandano servizi nei quali ricostruiscono e ricordano gli anni di Moratti e a me, inevitabilmente, viene la lacrima...