UFFICIALE Il Bar di Lido : The Spam is Back

Pubblicità
Diciamo che il grafico doveva lasciar lo sfondo bianco. Essendo uno sfondo "trasparente", quando lo si converte in eventuali icone, diventa nero

192maskable_icon.png


Il link è questo ----> link
 
Ora però non voglio sentire cose come Mattarella che non approva ministri o altro, hanno vinto e gli si dia modo di fare ciò che propongono, poi si vedrà.
Non una cosa che non è nè carne nè pesce. Sennò poi potranno dire che volevano farlo ma non glielo hanno lasciato fare.
Anche Ursula è stata inopportuna.
 
Rinnovo la domanda
Perché dovrebbe essere utile (e giusto) che qualcuno resti lì fino alla morte?

Si possono far risalire alla necessità di dover differenziare la composizione delle due Camere arricchendo il dibattito democratico con voci di cittadini di alto profilo che "hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario", ma anche con la necessità di controbilanciare anche se in minima parte le scelte del suffragio universale.
Secondo Alberti il deputato che propose l'emendamento per l'introduzione della norma in Costituzione "l'istituto dei senatori vitalizi costituiva una «limitata deroga al principio di sovranità popolare», finalizzata ad assicurare «ai sommi, ai geni tutelari della patria» una presenza in Parlamento che difficilmente potrebbero conseguire passando attraverso il circuito elettorale della rappresentanza politica.
Il fatto che non siano eletti, ma che siano nominati, e che la carica sia a vita serviva nell'ottica dei costituenti a renderli indipendenti dai partiti. Quindi la ratio prevedeva che fossero persone scelte al di fuori della politica e che il numero fosse limitato.

Il problema è che diversi Presidenti della Repubblica dagli anni '50 in poi hanno dato una interpretazione diversa e più "libera" e discutibile sotto il profilo costituzionale perchè non rispecchiava gli intenti con la quale quella norma era stata scritta.
A volte le nomine sono andate a esponenti politici, quindi non indipendenti e probabilmente a qualcuno che non aveva un profilo poi così eccelso tale da essere un "genio tutelare della Patria" e inoltre i 5 previsti dalla norma sono stati intesi da qualche PdR non come totale ma per presidente cosa che la nuova stesura dell'art. 59 ha modificato in modo che siano 5 in totale. "Il numero complessivo dei senatori in carica nominati dal Presidente della Repubblica non può in alcun caso essere superiore a cinque".

Probabilmente è una norma che forse aveva senso nel '47 ma che oggi mi suscita qualche perplessità specialmente nel senato attuale dove il numero dei senatori è stato ridotti e quindi i cinque senatori a vita possono avere un peso rilevante in votazione dove contano tutti i voti e spesso essere troppo "di parte".
Per me l'art. 59 andrebbe abrogato.
 
Si possono far risalire alla necessità di dover differenziare la composizione delle due Camere arricchendo il dibattito democratico con voci di cittadini di alto profilo che "hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario", ma anche con la necessità di controbilanciare anche se in minima parte le scelte del suffragio universale.
Secondo Alberti il deputato che propose l'emendamento per l'introduzione della norma in Costituzione "l'istituto dei senatori vitalizi costituiva una «limitata deroga al principio di sovranità popolare», finalizzata ad assicurare «ai sommi, ai geni tutelari della patria» una presenza in Parlamento che difficilmente potrebbero conseguire passando attraverso il circuito elettorale della rappresentanza politica.
Il fatto che non siano eletti, ma che siano nominati, e che la carica sia a vita serviva nell'ottica dei costituenti a renderli indipendenti dai partiti. Quindi la ratio prevedeva che fossero persone scelte al di fuori della politica e che il numero fosse limitato.
Il problema è che diversi Presidenti della Repubblica dagli anni '50 in poi hanno dato una interpretazione diversa e più "libera".

A volte le nomine sono andate a esponenti politici, quindi non indipendenti e probabilmente a qualcuno che non aveva un profilo poi così eccelso tale da essere un "genio tutelare della Patria" e inoltre i 5 previsti dalla norma sono stati intesi da qualche PdR non come totale ma per presidente cosa che la nuova stesura dell'art. 59 ha modificato in modo che siano 5 in totale. "Il numero complessivo dei senatori in carica nominati dal Presidente della Repubblica non può in alcun caso essere superiore a cinque".

Probabilmente è una norma che forse aveva senso nel '47 ma che oggi mi suscita qualche perplessità specialmente nel senato attuale dove il numero dei senatori è stato ridotti e quindi i cinque senatori a vita possono avere un peso rilevante in votazione dove contano tutti i voti e spesso essere troppo "di parte".
Per me l'art. 59 andrebbe abrogato.

Già, secondo me tolgono spazio a gente che dovrebbe essere lì perché eletta.
 
Già, secondo me tolgono spazio a gente che dovrebbe essere lì perché eletta.
Non è tanto questo il problema ma al solito è discutibile chi viene scelto.
Mi potrebbe stare bene anche la nomina e la carica a vita ma dovrebbe rispettare alla lettera l'intenzione del costituente.
Dovrebbe essere una persona fuori dalla politica e di altissimo profilo culturale o scientifico e indipendenti.
Ha senso con la missione costituzionale del Senato.
Se nomini politici non va più bene
 
Pubblicità
Pubblicità
Indietro
Top