Per impostazione predefinita, Windows 10 invia determinate informazioni a Microsoft e terze parti, in particolar modo se l'utente configura un account online, e non locale, per accedere al proprio PC. Tra queste informazioni sono compresi i contatti, il calendario, e "dati di input ad essi collegati" per consentire la personalizzazione e migliorare il riconoscimento del testo parlato e digitato. Alle apps è consentito di usare un identificatore unico per le statistiche personalizzate e per la pubblicità personalizzata (introdotta da Windows 8.1),[SUP]
[16][/SUP] oltre che di utilizzare dati di localizzazione geografica e di inviarli a Microsoft e ai suoi partner di fiducia.[SUP]
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Sebbene sia possibile ridurre l'invio di dati in fase di installazione oppure in seguito, attraverso la sezione "Privacy" dell'app "Impostazioni",[SUP][18][/SUP][SUP][19][/SUP] non esiste un'opzione per disattivare l'invio di alcune informazioni di base,[SUP]
[20][/SUP][SUP]
[21][/SUP] se non nelle edizioni
Education ed
Enterprise del sistema operativo.[SUP]
[22][/SUP] Microsoft afferma comunque che tali dati non possono essere usati per identificare utenti o dispositivi.[SUP]
[23][/SUP]
Questa raccolta di informazioni è stata oggetto di critiche da parte della stampa specializzata.[SUP]
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