Massimo 2967
Utente Èlite
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Forse non mi sono spiegato bene e di questo chiedo scusaricordo che ad onor del vero
SPL= misurato a 1kHz
impedenza nominale= livello minimo dell'impedenza indipendentemente dalla frequenza
sull'estensione è scorretto dire che non bisogna cercare la massima estensione, diciamo così
1 non farsi prendere in giro dal marketing
2 cercare un estensione di almeno 22kHz
3 avere in testa che i 100kHz non li sentiamo
(SPL= misurato a 1kHz)
Io ho detto che l'impedenza viene misurata a 1000 Hz (che corrispondono appunto ad 1kHz).
Per fare prima ho fatto un copia e incolla da questa pagina Accordo 5: Tutto ciò che avreste voluto chiedere sulle cuffie
(impedenza nominale= livello minimo dell'impedenza indipendentemente dalla frequenza)
Per definizione, l’impedenza di un dispositivo audio (la resistenza che il circuito oppone al transito di un segnale musicale) varia con la frequenza.
Dato un certo dispositivo, non c’è un modo semplice per capire a priori come sia questa variazione. Occorre testare tutte le frequenze. Una cuffia può avere un’impedenza di 50 ohm a 2000 Hz e di 100 ohm a 70 Hz. Ma allora quando si dice che una cuffia ha un’impedenza di 80 ohm che significa?
Per convenzione, quella è l’impedenza misurata a 1000 Hz. Si parla di impedenza nominale, e dev’essere chiaro che questo dato non dice nulla sull’impedenza complessiva del dispositivo. Per usare un paragone automobilistico, è come dire che una certa auto a 1400 giri ha una coppia di tot Nm. Dà un’idea di massima (per esempio si capisce se parliamo di una 500 del ’72 o di un Ferrari T40), ma non ci dice veramente come varia la coppia quando i giri cambiano. Ma torniamo alle cuffie.
Perché l’andamento dell’impedenza della cuffia è significativo? Perché la forza del segnale che una cuffia produce cambia a seconda dell’impedenza che la cuffia ha alla frequenza del segnale. Quindi, se la cuffia ha un andamento dell’impedenza tormentato, la risposta in frequenza sarà tormentata anche lei. A meno che…
… a meno che l’impedenza di uscita dell’amplificatore non sia, come abbiamo visto, molte volte più bassa di quella della cuffia. Una bassa impedenza di uscita (rispetto all’impedenza della cuffia) fa sì che il livello del segnale non sia più sensibile alle variazioni di impedenza del carico.
Per fare un esempio quantitativo, se una sorgente con un’impedenza di 1 Kohm pilota una cuffia con un’impedenza di 60 0ohm costante su tutta la gamma audio, ma con un picco di 800 ohm a 200 Hz, viene prodotto un picco di 1,4 dB a 200 Hz. Moltiplicate questo per tutti i possibili picchi (e valli) dell’impedenza della cuffia e aggiungeteci le non linearità della sorgente.
Tenendo conto che il fiio x1 ha un impedenza di uscita di circa 2 ohm e non è il massimo accoppiato a cuffie con impedenza elevata o sotto i 16 ohm collegargli delle cuffie(tipo la t-peos altone o Steelseries Flux InEar Pro tanto per fare un esempio) non è certo il massimo.


sull'estensione è scorretto dire che non bisogna cercare la massima estensione, diciamo così
1 non farsi prendere in giro dal marketing
2 cercare un estensione di almeno 22kHz
3 avere in testa che i 100kHz non li sentiamo
L'udito umano può percepire suoni che vanno da circa 20 Hz fino a 20 kHz ma questo e vero solo fino a circa 20 anni,intorno ai 24-25 anni si scende circa 17kHz per arrivare a 15 kHz intorno ai 40 circa.
Questo è un fenomeno normale dovuto all'età quindi io ho solo detto di non impazzire per cercare una cuffia in grado di riprodurre suoni che forse non è più in grado di percepire.
Non vedo cosa vi sia di scorretto in questo
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