La percezione del provvedimento è legata a doppio filo allo stato economico di questo paese: se stessimo mediamente tutti meglio, l'eco della Sugar Tax sarebbe limitata.
La crisi che stiamo vivendo già di per sé genera sfiducia nel legislatore, se poi va a toccare uno dei capisaldi della nostra cultura, l'alimentazione, ecco che il dramma.
C'è sicuramente da dire che, pur avendo un'alimentazione fortemente basata sul consumo di carboidrati, la percentuale di italiani sovrappeso o obese è relativamente bassa, specie tra i giovani. Quindi il pensiero de: "Grazie ma ce la caviamo da soli" un po' è comprensibile.
Dato che citi le sigarette e alcool, che assieme agli zuccheri sono le 3 droghe con più vittime e costi per la sanità, vorrei fare questo distinguo.
La nicotina è stata al centro della campagna di sensibilizzazione per diversi decenni: più di così non si può fare. L'unico provvedimento sensato ad oggi sarebbe quello della Nuova Zelanda: divieto di vendita di qualsiasi prodotto ad essa correlata per chiunque, a partire dall'entrata in vigore della legge, non abbia compiuto 18 anni.
Per quanto riguarda l'alcool, sia in termini di vite che di costi l'impatto è minore rispetto al fumo. Ecco quindi che il provvedimento dev'essere proporzionalmente inferiore.
Purtroppo non conosco a sufficienza la materia ma mi vien da pensare che il problema dell'alcolismo, percentualmente, veda una preponderanza di dipendenti da superalcolici rispetto a vino/birra (NB: percentuale sul totale dei consumatori di quel prodotto, non numeri assoluti).
Quindi tasse in proporzione alla gradazione alcolica e divieto di vendità dopo una determinata ora (come avviene nel nord Europa).
Infine la sugar tax: ecco quest'ultima abbisogna di un programma educativo nelle scuole. A differenza del fumo e dell'alcool, sostanze cancerogene di classe 1 secondo l'IARC, lo zucchero di per sé non fa male.
Quindi educazione alimentare e incentivi alla pratica dello sport fino ai 18 anni. Come si dice generalmente: è la dose che fa il veleno.
Il problema però è sempre lo stesso: mancano i soldi. QUindi il mio messaggio è sostanzialmente inutile perché la Sugar Tax serve a compensare questo deficit che è poi quello che viviamo peggio e che più impatta sulla nostra quotidianità.