Una nota simile viene indicata da Telecom Italia sulla pagina dedicata all’offerta fibra TIM a 2,5 Gbps: le prestazioni, leggiamo sul portale del provider, “fanno riferimento ai valori massimi teorici raggiungibili, suddivisi tra porte Ethernet (4 porte ad 1 Gbit/s) e rete WiFi (standard Wi-Fi 6, fino a 3,6 Gbit/s), e possono variare in base a copertura, tecnologia, grado di congestione della rete, capacità dei server, nonché in funzione del numero di apparati connessi e delle relative caratteristiche tecniche”.
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2,5 Gbps è una banda complessiva che un operatore fornisce all’utente, utilizzando il modem fornito in comodato d’uso (o un modem alternativo compatibile affiancato da un ONT esterno). Non è possibile nella pratica avere 2,5 Gbps reali, a meno che non siate l’unica utenza attiva della rete.
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se avete la copertura fibra a 2,5 Gbps e vi vengono forniti gli apparati adeguati per sfruttarla, bene. Nel caso abbiate già una Gigabit che funziona alla grande, ma volete fare il “salto” perché pensate di stravolgere le prestazioni, con molta probabilità le aspettative non saranno all’altezza delle performance reali.
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Attualmente una connessione ad 1 Gbps in ambito domestico copre anche le esigenze più “impegnative” in termini di consumo dati. Prendete con le pinze, quindi, le pubblicità al rialzo in termini velocità di connettività e puntate invece sulla qualità e la copertura migliore disponibile nella vostra zona.