Un attimo, la storia dei 24 bit la lessi moooolto tempo addietro su TForum, non essendo sicuro avevo chiaramente detto di prenderla con le pinze. Leggendo il link che ho postato dopo mi sono chiarito le idee, la riduzione del bit depth nei vecchi sistemi operativi avveniva sempre, mentre in quelli più recenti la riduzione di qualità si ha per il resampling, gira e rigira preferisco non utilizzarlo.no aspetta ti confondi :)
non c'entra niente il bit depth, anche fosse da 32 bit la perdita di qualitá c'é lo stesso e in ugual misura abbassando il volume da windows. Supponiamo che il volume di Windows sia il master, é un volume aggiunto digitalmente quindi significa che la quantitá di rumore e la qualitá in uscita dal pc, sia che tu lo lasci al 100% che al 10% non cambierá assolutamente, lo streaming é sempre quello essendo digitale.
Riguardo al rumore non mi riferivo assolutamente a quello in uscita dal PC, ma a quello tra DAC e pre, che per quel che conta può anche benissimo essere l'uscita della scheda audio integrata collegata poi ad un amplificatore cuffie. Se dal DAC esce un livello più basso, l'amplificatore per forza di cose deve aumentare tale livello un numero di volte superiore rispetto ad un livello in ingresso più alto, amplificando al contempo anche il rumore di fondo che è sempre e comunque presente. Per capirci, un segnale che esce dal DAC a 2V da sicuramente un risultato migliore rispetto ad uno a 0,2V.
Su questo siamo tutti d'accordo. :)Prendiamo ora in considerazione il volume del fulla che sarebbe lo slave, quello é analogico o comunque, anche se fosse digitale, viene fatto sullo stadio di potenza dell'amplificatore quindi alla fine va a controllare direttamente sempre qualcosa di analogico (in questo caso ne risentirebbe meno, ma ugualmente). Se noi partiamo da 100%, é piú facile amplificare il segnale perché l'amp deve fare meno lavoro. Se invece partiamo da 10%, nel caso in cui lo volessi alzare l'amp deve fare un lavoro con un guadagno enorme per alzare il volume, e ne risente sia il rumore che la distorsione. É lo stesso motivo per cui non si deve andare nei positivi con il preamplificatore di foobar, ed é lo stesso motivo per cui il volume in una catena audio deve essere controllata solo ed esclusivamente dall'ultimo pezzo dotato di controllo volume.
Supponiamo ora un altro esempio per far vedere che la cosa non funziona solo quando si tratta di aggiungere potenza ma anche di toglierla: Ho sempre il volume al 10% da windows, che ritengo stavolta eccessivo e lo voglio abbassare. Agendo sulla manopola del fulla tolgo potenza ad un 10%, riducendo solo marginalmente anche la distorsione. Se invece agissi su un 100% la quantitá di distorsione rimossa sarebbe decisamente piú elevata. Perché? Supponiamo ancora per facilitá che l'amp lavori a THD 1% con il 10%. Portando il volume dal fulla ad un equivalente 2%, facciamo lavorare l'amp a THD 0.2% (supponiamo per facilitá di cose il THD lineare, anche se non lo é affatto, a meno che non sia un valvolare). Nel caso in cui il volume in ingresso sia al 100%, per ottenere lo stesso volume del 10% il THD sarebbe a 0.1%, portandolo a 2% equivalente tramite la manopola del fulla, si scenderebbe a 0.02%, un rumore di fondo 10 volte inferiore.
I potenziometri digitali sono solo sulla fascia alta proprio perché oltre ad essere piú precisi influenzano leggermente meno la questione THD lavorando ancora su un segnale digitale (che comunque deve essere ricostruito... esempio banalissimo e di facilissima comprensione, una foto jpg di 6000x4000 viene portata a 600x400, che sarebbe l'equivalente di quello che fa windows. Il potenziometro digitale se la riporta a 6000x4000 lo fa senza tutti i problemi derivanti dall'operare su un segnale analogico ma comunque introduce rumore ugualmente), ma costano anche sensibilmente di piú perché mentre uno é una resistenza l'altro deve avere tutto un circuito logaritmico digitale di controllo... Il primo che mi viene in mente é il mio Teac, l'UD503 ha un potenziometro digitale, mentre l'UD501 ce l'ha ancora analogico.
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