Come il PFC attivo fa consumare di meno a noi utenti...

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Kamicia

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Il PFC o fattore di correzione di potenza è una delle caratteristiche principali di un alimentatore per PC. Vediamo a cosa serve e chiariamo alcuni dubbi.

La corrente alternata della rete elettrica di casa è normalmente sfasata di un angolo phi rispetto alla tensione di alimentazione del PC, di conseguenza non tutta la potenza fornita viene utilizzata, ma si distinguono a tal proposito la potenza attiva P che è quella trasformata in lavoro utile e la potenza reattiva Q che non viene utilizzata. Queste due potenze vengono rappresentate dai cateti di un triangolo, la cui ipotenusa definisce la potenza apparente S (vedi figura), che è la potenza totale in ingresso.


Shot at 2007-07-09

Il coseno dell'angolo phi compreso tra S e P definisce il fattore di potenza (f.d.p. o PF) che per quanto riguarda gli alimentatori per PC è compreso tra 0.5 e 1. La formula è la seguente:

PF = cos(phi) = P / S

mentre la potenza apparente S si ricava dal teorema di pitagora:

S² = P² + Q²

abbiamo inoltre:

S = U * I
P = U * I * cos(phi)
Q = U * I * sin(phi)

dove U è la tensione di alimentazione e I è la corrente assorbita.

Grandezze di misura

Le potenze si misurano in W (Watt), VA o var a seconda del tipo di potenza:

S = Potenza Apparente = VA
P = Potenza Attiva = W
Q = Potenza Reattiva = var

PFC Attivo e Passivo

Il PFC diminuisce l'angolo di sfasamento phi e riduce sensibilmente la potenza reattiva Q, in maniera minore se è Passivo, in maniera più concreta se Attivo. Un alimentatore con PFC Attivo infatti riduce notevolmente la potenza reattiva e il fattore di potenza diventa prossimo all'unità (0.9 < PF < 1).

Con un alimentatore con PFC Passivo invece, supponendo un PF intorno allo 0.7, se un PC ha bisogno di 100 Watt di potenza, consumerà all'incirca 141 VA contro i 100-110 VA di un alimentatore con PFC Attivo.

Un alimentatore a norma Europea deve avere il PFC Attivo o Passivo.



In una rete domestica con potenza disponibile fino a 6kW (fonte: www.autorita.energia.it), non viene conteggiato il costo della potenza reattiva Q. In questo caso un fattore di potenza basso non influisce direttamente sulla bolletta.

IN ALTRE PAROLE KI HA UN ALIMENTATORE CON PFC ATTIVO NON PAGA LA CORRENTE IN + KE QUESTO DA X LA MAGGIORE EFFICIENZA KE HA

In ambienti non domestici invece viene conteggiata anche la potenza reattiva se il fattore di potenza è inferore a certi valori mensili e di picco.

Tenete conto che i nuovi contatori elettronici dell'Enel possono calcolare la potenza reattiva di una rete utilizzatrice domestica, cosa non possibile con i contatori di vecchia generazione.

HO EDITATO OMETTENDO UNA PARTE KE DICEVA KE ENEL POTREBBE FAR PAGARE LA POTENZA REATTIVA ASSORBITA IN QUANTO QUELLA POTENZA E' CMQ UNA COSA KE GIA' PAGHIAMO, QUINDI NON AVREBBE SENSO FARCI PAGARE UNA COSA 2 VOLTE...

Aggiungo inoltre ke ormai le marche + famose hanno raggiunto livelli x cui il pfc attivo porta quel rapporto poco sopra tra 0.9 e 1 a 0.99, quindi una "efficienza" del 99%, contro il 70-80% degli alimentatori di vecchia generazione...
 
questo per spiegare la piccola discussione nell'altro topic....ottima spiegazione approfondita....a quel punto hai usato un termine giusto "amplificatore"....:ok:
 
gabry'87 ha detto:
questo per spiegare la piccola discussione nell'altro topic....ottima spiegazione approfondita....a quel punto hai usato un termine giusto "amplificatore"....:ok:


No quello ke dicevo riguardo a quel tipo di alimentazione era errato, mi riferivo ad alimentatori inverter ke ho scoperto con amara sorpresa non sono utilizzati in ambito desktop... :nono:

Questa l'ho scoperta ora, non la sapevo e mi ha fatto piacere scoprire ke anke se avevo toppato prima un pc anke se assorbe da rete elettrica + di quanto eroghi (e parliamo di efficenza dell'alimentatore) poi di questa ne sfrutti di + (e parliamo di efficienza del pfc) e quindi alla fine ne avremo di meno in bolletta...
 
ecco perchè...non è che non la consumi, è che non te la conteggiano e non te la fanno pagare...molto bene per il portafoglio (per chi ha i nuovi contatori) :)
 
No x ki ha i nuovi contatori viene cmq letta... sono i contatori vekki ke non riescono neanke a leggerla e quindi non è nemmeno quantificabile...
 
Kamicia ha detto:
No quello ke dicevo riguardo a quel tipo di alimentazione era errato, mi riferivo ad alimentatori inverter ke ho scoperto con amara sorpresa non sono utilizzati in ambito desktop... :nono:

Questa l'ho scoperta ora, non la sapevo e mi ha fatto piacere scoprire ke anke se avevo toppato prima un pc anke se assorbe da rete elettrica + di quanto eroghi (e parliamo di efficenza dell'alimentatore) poi di questa ne sfrutti di + (e parliamo di efficienza del pfc) e quindi alla fine ne avremo di meno in bolletta...

certo....raga il triangolo e il teorema di Pitagora è molto utile per comprendere bene il funzionamento....:ok:
Kamicia ha detto:
No x ki ha i nuovi contatori viene cmq letta... sono i contatori vekki ke non riescono neanke a leggerla e quindi non è nemmeno quantificabile...

infatti mi stavo proprio ponendo il problema del conteggio....:boh: :boh: :boh:
cioè anche con i contatori nuovi come fanno?? l'Enel come fa a sapere quanta ne consumi effettivamente di quella erogata....:boh:
 
@ Kamicia

l' articolo che hai postato è un po vecchio (risale al 2006....)
e ci son scritte un mucchio di castronerie (a parte il triangolo che è OK e le formule tranne 1 o 2)

mi spiego meglio:
Quello che l' enel ti fa pagare è la potenza attiva (e da perito elettronico e "quasi" ingegnerene elettronico posso assicurartelo)
La potenza reattiva viene fatta pagare SOLO a quegli impianti industriali che richiedono oltre i 15KW
Questo perchè la potenza reattiva non va in una sola direzione, da sorgente a carico ma viene immagazzinata dal carico e rispedita verso la sorgente (ovviamente se il carico ha anche una componente reattiva) e ciò crea DISADATTAMENTO nella linea ed è un fenomeno indesiderato (si ha quando phi è diverso da zero)
Nel caso industriale visto che le potenze in gioco sono elevate il disadattamento causa elevati flussi di potenza che vengono rispediti indietro nell' intera rete elettrica dovendo l' enel correggere questa situazione ecco che la fa pagare....
una forte potenza reattiva comporta un problema di sovracarico delle linea, quindi ENEL chiede ai grossi utilizzatori di tenere i valori entro certe limite, pena sanzioni.
Nel caso di impianti da 3KW le potenze reattive non sono così alte come negli impianti industriali e per quest l' enel ci passa sopra e non te le fa pagare....

facciamo un esempio:
supponiamo che l' angolo phi sia nullo (vedi triangolino), per avere una certa potenza sarà necessaria una certa tensione e una certa corrente (ovviamente le tensione nelle nostre case è fissa, è la corrente che aumenta o diminuisce....)
supponiamo ora che l' angolo phi sia non nullo, per avere la stessa potenza alla stessa tensione sarà necessaria piu corrente di prima......
(noi paghiamo la potenza, non la corrente okkio!)
tuttavia la maggiore corrente che richiediamo all' enel causa maggiori perdite energetiche lungo la linea elettrica, tipo effetto joule induzione ecc... e quindi maggior spreco di energia

Il pfc attivo è stato introdotto in una recente normativa europea con lo scopo di mantenere appunto limitati questi sprechi (però a casa la bolletta è sempre uguale, perchè in ogni caso richiedi sempre la stessa potenza attiva)

Kamicia ha detto:
IN ALTRE PAROLE KI HA UN ALIMENTATORE CON PFC ATTIVO NON PAGA LA CORRENTE IN + KE QUESTO DA X LA MAGGIORE EFFICIENZA KE HA

il pfc come ho scritto serve per rifasare corrente e tensione in modo che l' angolo phi sia il piu possibile vicino a 0
un ali con pfc non ti da piu corrente casomai per raggiungere la stessa potenza ne richiede di meno....
è come avere una carrozza trainata da due cavalli: se i cavalli tirano entrambi nella stessa direzione (phi=0) allora per mandare ad una certa velocità la carrozza fanno un certo sforzo
se i due cavalli puntano uno a 30gradi a nord, l' altro 30 gradi a sud allora per mandare la carrozza alla stessa velocità faranno piu fatica
però il lavoro che fanno sulla carrozza è sempre lo stesso
 
parlando di pfc attivo bisogna stare attenti se si usano ups economici perché alcune marche in particolare non digeriscono questi ups
 
suntzu ha detto:
parlando di pfc attivo bisogna stare attenti se si usano ups economici perché alcune marche in particolare non digeriscono questi ups
Non importa se economici o no ... tutti i "Gruppi di Continuità", se non sono del tipo On-Line, generano una sinusoide distorta su cui il PFC tenta il rifasamento ... cosa inutile visto che attraverso l' UPS non può rimandare in rete la reattiva. Se ne ha generalmente in risposta un fastidiosissimo fischio/rumore generato dall' alimentatore stesso.
 
Rob sei stato chiarissimo....:ok: :inchino:

[quote="rob84](noi paghiamo la potenza, non la corrente okkio!)[/quote]

:ok:
 
Fragolino ha detto:
Non importa se economici o no ... tutti i "Gruppi di Continuità", se non sono del tipo On-Line, generano una sinusoide distorta su cui il PFC tenta il rifasamento ... cosa inutile visto che attraverso l' UPS non può rimandare in rete la reattiva. Se ne ha generalmente in risposta un fastidiosissimo fischio/rumore generato dall' alimentatore stesso.
l'ups si carica addosso la reattiva solo quando manca la corrente di rete. i problemi con l'alimentatore (è successo a parecchi possessori di enermax di bruciare l'ali) sorgono quando si usano ups offline/line interactive di bassa qualità, mentre quelli online, che sono i migliori e costano molto, vanno benone; anche alcuni line interactive vanno bene (io ho un online zinto a1000, line interactive, che genera una sinusoide molto buona; oppure gli apc smartups). naturalmente in presenza di alimentatori senza pfc o con pfc passivo va bene qualsiasi ups
 
no ti dico che in linea generale sei stato comprensibile anche hai profani e ho imparato una cosa nuova che non ho mai fatto e sicuramente non farò a scuola...grazie :)
 
suntzu ha detto:
l'ups si carica addosso la reattiva solo quando manca la corrente di rete. i problemi con l'alimentatore (è successo a parecchi possessori di enermax di bruciare l'ali) sorgono quando si usano ups offline/line interactive di bassa qualità, mentre quelli online, che sono i migliori e costano molto, vanno benone; anche alcuni line interactive vanno bene (io ho un online zinto a1000, line interactive, che genera una sinusoide molto buona; oppure gli apc smartups). naturalmente in presenza di alimentatori senza pfc o con pfc passivo va bene qualsiasi ups


Fermi un attimo! :)

Volete dire che il mio Enermax che è collegato ad un UPS si può bruciare? :skept:

Spiegatemi meglio, se è così lo stacco subito!

Tra l'altro all'UPS è collegato il monitor e il controller digitale delle casse (in Firma)

La vita del mio PC è nelle vostre mani!!

Ah l'UPS è un Trust mi pare da 600VA.

Ciao e grazie :help:
 
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