- 2,041
- 7
- CPU
- E8400 @ 4055 MHz 1.20V
- Scheda Madre
- Gigabyte DS3 P965 Rev 2.00
- HDD
- 2x Raptor 36Gb + 1380Gb Storage
- RAM
- 4x 1Gb Team Elite ddr 667 @ 800 4 4 4 8
- GPU
- Manli 8800Gtx @ 680/2250
- Audio
- Creative Fatal1ty Professional Edition
- Monitor
- 20"+17"
- PSU
- Thermaltake Toughpower 750W Modulare
- Case
- Thermaltake Shark
- OS
- Win Vista Ultimate + Win XP SP3
Il PFC o fattore di correzione di potenza è una delle caratteristiche principali di un alimentatore per PC. Vediamo a cosa serve e chiariamo alcuni dubbi.
La corrente alternata della rete elettrica di casa è normalmente sfasata di un angolo phi rispetto alla tensione di alimentazione del PC, di conseguenza non tutta la potenza fornita viene utilizzata, ma si distinguono a tal proposito la potenza attiva P che è quella trasformata in lavoro utile e la potenza reattiva Q che non viene utilizzata. Queste due potenze vengono rappresentate dai cateti di un triangolo, la cui ipotenusa definisce la potenza apparente S (vedi figura), che è la potenza totale in ingresso.
Shot at 2007-07-09
Il coseno dell'angolo phi compreso tra S e P definisce il fattore di potenza (f.d.p. o PF) che per quanto riguarda gli alimentatori per PC è compreso tra 0.5 e 1. La formula è la seguente:
PF = cos(phi) = P / S
mentre la potenza apparente S si ricava dal teorema di pitagora:
S² = P² + Q²
abbiamo inoltre:
S = U * I
P = U * I * cos(phi)
Q = U * I * sin(phi)
dove U è la tensione di alimentazione e I è la corrente assorbita.
Grandezze di misura
Le potenze si misurano in W (Watt), VA o var a seconda del tipo di potenza:
S = Potenza Apparente = VA
P = Potenza Attiva = W
Q = Potenza Reattiva = var
PFC Attivo e Passivo
Il PFC diminuisce l'angolo di sfasamento phi e riduce sensibilmente la potenza reattiva Q, in maniera minore se è Passivo, in maniera più concreta se Attivo. Un alimentatore con PFC Attivo infatti riduce notevolmente la potenza reattiva e il fattore di potenza diventa prossimo all'unità (0.9 < PF < 1).
Con un alimentatore con PFC Passivo invece, supponendo un PF intorno allo 0.7, se un PC ha bisogno di 100 Watt di potenza, consumerà all'incirca 141 VA contro i 100-110 VA di un alimentatore con PFC Attivo.
Un alimentatore a norma Europea deve avere il PFC Attivo o Passivo.
In una rete domestica con potenza disponibile fino a 6kW (fonte: www.autorita.energia.it), non viene conteggiato il costo della potenza reattiva Q. In questo caso un fattore di potenza basso non influisce direttamente sulla bolletta.
IN ALTRE PAROLE KI HA UN ALIMENTATORE CON PFC ATTIVO NON PAGA LA CORRENTE IN + KE QUESTO DA X LA MAGGIORE EFFICIENZA KE HA
In ambienti non domestici invece viene conteggiata anche la potenza reattiva se il fattore di potenza è inferore a certi valori mensili e di picco.
Tenete conto che i nuovi contatori elettronici dell'Enel possono calcolare la potenza reattiva di una rete utilizzatrice domestica, cosa non possibile con i contatori di vecchia generazione.
HO EDITATO OMETTENDO UNA PARTE KE DICEVA KE ENEL POTREBBE FAR PAGARE LA POTENZA REATTIVA ASSORBITA IN QUANTO QUELLA POTENZA E' CMQ UNA COSA KE GIA' PAGHIAMO, QUINDI NON AVREBBE SENSO FARCI PAGARE UNA COSA 2 VOLTE...
Aggiungo inoltre ke ormai le marche + famose hanno raggiunto livelli x cui il pfc attivo porta quel rapporto poco sopra tra 0.9 e 1 a 0.99, quindi una "efficienza" del 99%, contro il 70-80% degli alimentatori di vecchia generazione...
La corrente alternata della rete elettrica di casa è normalmente sfasata di un angolo phi rispetto alla tensione di alimentazione del PC, di conseguenza non tutta la potenza fornita viene utilizzata, ma si distinguono a tal proposito la potenza attiva P che è quella trasformata in lavoro utile e la potenza reattiva Q che non viene utilizzata. Queste due potenze vengono rappresentate dai cateti di un triangolo, la cui ipotenusa definisce la potenza apparente S (vedi figura), che è la potenza totale in ingresso.

Shot at 2007-07-09
Il coseno dell'angolo phi compreso tra S e P definisce il fattore di potenza (f.d.p. o PF) che per quanto riguarda gli alimentatori per PC è compreso tra 0.5 e 1. La formula è la seguente:
PF = cos(phi) = P / S
mentre la potenza apparente S si ricava dal teorema di pitagora:
S² = P² + Q²
abbiamo inoltre:
S = U * I
P = U * I * cos(phi)
Q = U * I * sin(phi)
dove U è la tensione di alimentazione e I è la corrente assorbita.
Grandezze di misura
Le potenze si misurano in W (Watt), VA o var a seconda del tipo di potenza:
S = Potenza Apparente = VA
P = Potenza Attiva = W
Q = Potenza Reattiva = var
PFC Attivo e Passivo
Il PFC diminuisce l'angolo di sfasamento phi e riduce sensibilmente la potenza reattiva Q, in maniera minore se è Passivo, in maniera più concreta se Attivo. Un alimentatore con PFC Attivo infatti riduce notevolmente la potenza reattiva e il fattore di potenza diventa prossimo all'unità (0.9 < PF < 1).
Con un alimentatore con PFC Passivo invece, supponendo un PF intorno allo 0.7, se un PC ha bisogno di 100 Watt di potenza, consumerà all'incirca 141 VA contro i 100-110 VA di un alimentatore con PFC Attivo.
Un alimentatore a norma Europea deve avere il PFC Attivo o Passivo.
In una rete domestica con potenza disponibile fino a 6kW (fonte: www.autorita.energia.it), non viene conteggiato il costo della potenza reattiva Q. In questo caso un fattore di potenza basso non influisce direttamente sulla bolletta.
IN ALTRE PAROLE KI HA UN ALIMENTATORE CON PFC ATTIVO NON PAGA LA CORRENTE IN + KE QUESTO DA X LA MAGGIORE EFFICIENZA KE HA
In ambienti non domestici invece viene conteggiata anche la potenza reattiva se il fattore di potenza è inferore a certi valori mensili e di picco.
Tenete conto che i nuovi contatori elettronici dell'Enel possono calcolare la potenza reattiva di una rete utilizzatrice domestica, cosa non possibile con i contatori di vecchia generazione.
HO EDITATO OMETTENDO UNA PARTE KE DICEVA KE ENEL POTREBBE FAR PAGARE LA POTENZA REATTIVA ASSORBITA IN QUANTO QUELLA POTENZA E' CMQ UNA COSA KE GIA' PAGHIAMO, QUINDI NON AVREBBE SENSO FARCI PAGARE UNA COSA 2 VOLTE...
Aggiungo inoltre ke ormai le marche + famose hanno raggiunto livelli x cui il pfc attivo porta quel rapporto poco sopra tra 0.9 e 1 a 0.99, quindi una "efficienza" del 99%, contro il 70-80% degli alimentatori di vecchia generazione...