stefared
Utente Èlite
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Personalmente non credo che le nuove APU siano un totale fallimento. AMD ha saputo aumentare le prestazioni sia a livello CPU che GPU, pur mantenendo il consumo invariato. Sono d'accordo che a livello di efficienza energetica un i3 sandy bridge, e a maggior ragione ivy bridge, è avanti di molto, ma bisogna tener anche conto di una GPU che è molto più prestante delle soluzioni Intel. Da come la vedo io, AMD sta offrendo una soluzione dalle prestazioni equilibrate, che in multithreading può competere con gli i3, e che è più che adatta per un utilizzo multimediale e per giocatori occasionali senza tante pretese. Il tutto ad un prezzo che trovo onesto.
Capisco le intenzioni di AMD di offrire un prodotto innovativo, dove finalmente risulta avvenuto, sebbene in modo ancora parziale, l'unione tra il comparto CPU di AMD e il comparti grafico di ATI e non lo considererei solo una pura mossa di marketing. Credo che il mondo GPGPU e un'integrazione eterogenea di CPU e GPU possa portare effettivamente a buoni risultati e potrebbe rivelarsi una una mossa per AMD, se le applicazioni saranno effettivamente in grado di utilizzare al meglio le risorse disponibili. Forse ora è proprio qui il problema: a livello di sviluppo software non ci siamo ancora, ma si spera che la situazione sia destinata a migliorare. AMD, nel bene e nel male, ha fatto una scommessa e per noi consumatori non ci resta che sperare che nel lungo termine si riveli come un qualcosa di positivo. Non posso però nascondere che probabilmente ha sbagliato strategia: vista la mancata ottimizzazione a livello software, è ancora un po' presto per sfruttare le potenzialità di prodotti del genere. D'altra parte però è troppo tardi per tornare indietro: non si cambia un'architettura su due piedi, servono anni di lavoro.
Non so cosa ci si potesse aspettare dai nuovi prodotti Trinity (e la stessa cosa varrà per i Piledriver), ma dalle informazioni diramate da AMD mi pareva chiaro che non ci sarebbero stati grandissimi miglioramenti prestazionali e credo che quello che hanno ottenuto non sia per niente male. I prodotti Llano a livello CPU integravano una revisione dell'architettura Phenom II mobile, ora invece hanno adottato l'architettura Piledriver, evoluzione dell'architettura Bulldozer. Si sapeva già bene come i Bulldozer avessero delle prestazioni per clock inferiori rispetto ai vecchi Phenom II, a causa del IPC che è stato sacrificato in virtù del multithreading. Questo direi che può spiegare il perché di una frequenza più alta, pur senza aumentare i consumi, e di prestazioni non ottime (e nemmeno lontane dai vecchi Llano) nei programmi che privilegiano la potenza di calcolo dei singoli core. Invece sembra che nei calcoli parallelizzati (con programmi adeguatamente ottimizzati per sfruttarli), punto di forza della nuova architettura, i nuovi A10 si comportino bene.
Ammetto però che vedendo certi risultati, mi chiedo se non fosse stato meglio continuare a lavorare ad una revisione dell'architettura dei Phenom II. Con i software che ci sono ora, sacrificare l'IPC non è stata una grande mossa.
Capisco le intenzioni di AMD di offrire un prodotto innovativo, dove finalmente risulta avvenuto, sebbene in modo ancora parziale, l'unione tra il comparto CPU di AMD e il comparti grafico di ATI e non lo considererei solo una pura mossa di marketing. Credo che il mondo GPGPU e un'integrazione eterogenea di CPU e GPU possa portare effettivamente a buoni risultati e potrebbe rivelarsi una una mossa per AMD, se le applicazioni saranno effettivamente in grado di utilizzare al meglio le risorse disponibili. Forse ora è proprio qui il problema: a livello di sviluppo software non ci siamo ancora, ma si spera che la situazione sia destinata a migliorare. AMD, nel bene e nel male, ha fatto una scommessa e per noi consumatori non ci resta che sperare che nel lungo termine si riveli come un qualcosa di positivo. Non posso però nascondere che probabilmente ha sbagliato strategia: vista la mancata ottimizzazione a livello software, è ancora un po' presto per sfruttare le potenzialità di prodotti del genere. D'altra parte però è troppo tardi per tornare indietro: non si cambia un'architettura su due piedi, servono anni di lavoro.
Non so cosa ci si potesse aspettare dai nuovi prodotti Trinity (e la stessa cosa varrà per i Piledriver), ma dalle informazioni diramate da AMD mi pareva chiaro che non ci sarebbero stati grandissimi miglioramenti prestazionali e credo che quello che hanno ottenuto non sia per niente male. I prodotti Llano a livello CPU integravano una revisione dell'architettura Phenom II mobile, ora invece hanno adottato l'architettura Piledriver, evoluzione dell'architettura Bulldozer. Si sapeva già bene come i Bulldozer avessero delle prestazioni per clock inferiori rispetto ai vecchi Phenom II, a causa del IPC che è stato sacrificato in virtù del multithreading. Questo direi che può spiegare il perché di una frequenza più alta, pur senza aumentare i consumi, e di prestazioni non ottime (e nemmeno lontane dai vecchi Llano) nei programmi che privilegiano la potenza di calcolo dei singoli core. Invece sembra che nei calcoli parallelizzati (con programmi adeguatamente ottimizzati per sfruttarli), punto di forza della nuova architettura, i nuovi A10 si comportino bene.
Ammetto però che vedendo certi risultati, mi chiedo se non fosse stato meglio continuare a lavorare ad una revisione dell'architettura dei Phenom II. Con i software che ci sono ora, sacrificare l'IPC non è stata una grande mossa.