Se puo' interessare, io ho gia' scelto, e dopo essermi ampiamente documentato sul regime di tassazione attuale, sulla rivalutazione del TFR attuale, e sulle modalita' alternative di scelta.
[Excalibur] dispone:
- che il proprio trattamento di fine rapporto NON venga destinato ad una forma pensionistica complementare e continui dunque ad essere regolato secondo le previsioni dell'articolo 2120 del codice civile.
Ovvero, che la situazione rimanga tale e quale ad ora. Cioe' che il TFR subisca un incremento, alla fine di ciascun anno, mediante l'applicazione di un moltiplicatore, costituito dall'1,5% in misura fissa e dal 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo determinato dall'ISTAT (rispetto al mese di dicembre dell'anno precedente). Quindi ... con un tasso d'inflazione del 2% la rivalutazione del TFR è 3% (1.5%+(0.75*2%)).
Li tassano alla fine quando li prendi? Ok, ma almeno li prendo.
Ci sono fondi che rendono? Si, ma non col profilo "cauto". Esempio lampante il fondo di categoria Cometa, quello dei Metalmeccanici (che e' pure il mio fondo di categoria). Fa cacare.
L’unica cosa certa dei Fondi Pensione è che sono un grande business per chi i fondi li gestisce (compresi i sindacati confederali - CGIL CISL UIL), aiutato anche da un meccanismo antidemocratico quale il “silenzio-assenso” voluto dal governo e accettato dai Sindacati.
Ultimo, ma non meno importante: se scegli un fondo pensione, non puoi tornare indietro. Non puoi piu' tornare alla situazione precedente.
Pero', se decidi di "lasciarlo in azienda" (tra virgolette, perche' non e' cosi', ma non mi dilungo), puoi sempre scegliere quando vuoi.
PERCHE'? Gia' solo questo mi bastava per dissuadermi dall'idea.
Inoltre, mi sembra OVVIO, Toby, che chi come te ha gia' una buona dose di TFR accumulato, debba puntare ad ottenerlo integralmente (tassato) alla fine del rapporto di lavoro.