lascia perdere l'inglese e studia direttamente questo !:ok:Non so dove hai letto queste idiozie, ti consiglio di non parlarne al tuo professore di fisica, corri il rischio che ti rimandi a Settembre :-)
La limitazione massima della velocita' della luce secondo la teoria di Einstein vale per tutte le particelle, cariche o meno, ed e' valida nell'universo che conosciamo noi, ma cade nei punti di "singolarita'", come per esempio nella vicinanza dei "buchi neri", tale effetto (chiamato frame-dragging, non so come si dica in italiano) e' comunque previsto nella teoria della relativita'.
Zur Elektrodynamik bewegter Korper
quì si capisce bene dove origina la relativitè
non hai detto nulla di nuovo, purtroppo, con il sembra e il forse più di qualcuno ha teorizzato il moto perpetuo, o anche peggio :asd:Per favore non studiate Fisica su wikipedia, la maggior parte delle volte e' corretta, ma bisogna sapere come leggerla (beh, sono andate a leggere la pagina wiki in italiano, ed e' piena di imprecisioni, spero solo dovute a una brutta traduzione, andate a leggervi la pagina in inglese che mi pare invece corretta, almeno a una prima vista)
Il neutrino "sembra" avere massa (non siamo ancora riusciti a misurarla, ed e' una scoperta abbastanza recente) e quindi "potrebbe" avere anche un suo momento magnetico proprio, e quindi "potrebbe" interagire con i campo elettromagnetici. Ho evidenziato i verbi al condizionale, poiche' sono ancora teorie sotto studio. Di fatto anche se il neutrino interagisse con un campo magnetico, l'interazione sarebbe nulla se confrontata con l'"interazionde nucleare debole", a cui tutte le particelle di tipo Fermione (come appunto il neutrino) sono soggette.
Ad ogni buon conto, tutti questi effetti sono stati considerati nell'analizzare i risultati dell'esperimento del CERN. Alcune nuoveonsiderazione sono venute fuori, e a breve si ripetera' l'esperimento per avere piu' dati, diminuendo (alla grande) la lunghezza e la separazione temporale dei "pacchetti" di neutrini, in modo da rendere piu' facile la correlazione tra il pacchetto inviato e quello ricevuto.