DOMANDA Siete più per l'open source o per il free software?

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@rctimelines ancora ci dai con il fatto che Torvalds non c'entri niente xD
Torvalds lo avevo citato per fare un esempio per indicare qualcuno che non è purista del free software e che crede che non ci siano problemi se open source e free software siano presenti sulla stessa macchina... l'ho spiegato più volte ormai.
Comunque non credo che in fondo la domanda sia mal posta, è che alcuni avevano confuso semplicemente "free software" con "freeware", tutto qua.
Che poi nel primo post hai pure scritto che non si può stare da una parte o dall'altra... Stallman mi pare stia da una sola parte, quella del free software.
 
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Torvalds lo avevo citato per fare un esempio per indicare qualcuno che non è purista del free software

Vero e se proprio si vuole specificare uno dei padri dell'opensource, bisogna citare Eric Raymond. Resta il fatto che l'opensource e' la versione pragmatica del free software, ma l'obiettivo finale resta sempre e comunque rendere accessibile il codice sorgente e anzi andare oltre fino all'hardware.
 
Avete provato qualche distro interamente free? Io volevo fare una prova per curiosità quando ho un po' di tempo con una di queste:

https://www.gnu.org/home.it.html

non farlo, a meno di avere lo stesso computer che usa Stallman

cioe' voglio dire, se il pacchetto dei firmware closed e' sugli 80 mega, qualcosa vorra' pur dire

si comincia dal microcodice fino al bios della vga e ai firmware dei vari chip wifi

sul serio, a meno di costruire un computer apposito, un po' di roba non funzionera' senza quei firmware
 
L'argomento free software è qualcosa di cui mi piace tanto parlare (e son pure membro pagante della FSF). L'open source si differenza dal free(libre) software per questione di etica. L'open source non si fa carico della questione etica del libre software, che vuole rispettare la libertà dei propri utenti. Un software per essere definito libero ha bisogno di rispettare le 4 libertà essenziali:
  • Libertà di eseguire il programma come si desidera, per qualsiasi scopo (libertà 0).
  • Libertà di studiare come funziona il programma e di modificarlo in modo da adattarlo alle proprie necessità (libertà 1). L'accesso al codice sorgente ne è un prerequisito.
  • Libertà di ridistribuire copie in modo da aiutare gli altri (libertà 2).
  • Libertà di migliorare il programma e distribuirne pubblicamente i miglioramenti da voi apportati (e le vostre versioni modificate in genere), in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio (libertà 3). L'accesso al codice sorgente ne è un prerequisito.
Purtroppo, la battaglia per il software libero è una battaglia che si sta sempre più perdendo, perché il consumismo e la "fretta sociale" stanno letteralmente uccidendo non solo la nostra privacy e la nostra libertà, ma anche la nostra facoltà di pensare criticamente. Tutti vogliono alexa, tutti vogliono l'iphone, tutti vogliono l'ultimo galaxy, perché son fighi, son dispositivi eccellenti e quant'altro. Nessuno si pone realmente la domanda se è moralmente corretto avere una o più aziende che controllano le loro vite. E quei pochi che si fanno questa domanda, pochissimi scelgono di sacrificare quelle features "convenienti" in favore della propria libertà. E questo ha portato a software liberi, che in alcuni (fortunatamente ormai pochi, ma comunque presenti e validi) ambiti non sono nemmeno lontanamente paragonabili a quelli proprietari (vedasi per la fotografia o ancora peggio per lato NLE e compositing, dove ci stiamo muovendo ora). L'avere una distro completamente libera è assolutamente inutile quando il tuo processore ha blob proprietari che girano su ring -3 (per i più laici, massimi privilegi, possono vedere e controllare tutto senza essere visti o controllati), un bios UEFI proprietario che a momenti è un sistema operativo vero e proprio (DeX non è altro che questo), GPU che seppur con driver open assolutamente migliori dei proprietari (AMD), han comunque bisogno di firmware proprietari altrimenti non partono, idem per le schede wifi, tastiere, hard disk, ssd ecc...
Per molti, RMS è un pazzo visionario che non ha i piedi per terra, ma non tutti sanno che senza di lui, questo mondo sarebbe un luogo non poi tanto lontano dalla distopia descritta da Orwell in 1984, con la differenza che il "Big Brother" nel nostro caso si chiamano apple, google, microsoft e soci.
 
Bella @maddo .. l'ultima considerazione sul ruolo storico di Stallman la condivido in particolare!

Inviato dal mio Nexus 5 utilizzando Tapatalk
 
Bella @maddo .. l'ultima considerazione sul ruolo storico di Stallman la condivido in particolare!

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Purtroppo questa è una guerra che si sta combattendo in silenzio, perché il software libero, anche in quei casi (e sono tanti) in cui è di gran lunga superiore rispetto alla concorrenza proprietaria, non ha la stessa risonanza mediatica del proprietario e quindi la gente non lo conosce e non lo impara. E quindi, da membro della FSF che ha da sempre combattuto nel suo piccolo per cambiare le cose nella sua città, è una guerra dove si ricevono le sbeffe di tutti se fallisci, e non c'è nessun premio se vinci, nemmeno tra i tecnici del settore, perché tutti magari conoscono l'open source, ma nessuno si pone la differenza tra open source e software libero. E dico guerra con una certa convinzione, perché cambia il metodo, ma è comunque una forma di oppressione e schiavitù non più nei confronti di un sovrano, ma del dio denaro che fa girare il mondo, e su una scala molto più ampia di qualsiasi regno/impero del passato. Prima si metteva il cappio attorno al collo dei ribelli, oggi il cappio ce lo mettiamo noi, e ci piace metterlo perché è colorato, e quindi lo scambiamo per una cravatta.
 
Colgo l'occasione per postare un breve video, in cui piero angela ci dà ancora una volta prova del suo raro e grande intelletto E uno degli aspetti critici dell'evoluzione tecnologica è uno dei punti cardine per cui la FSF lotta: la "fretta tecnologica" che ci nega la facoltà di pensare criticamente e ci porta a essere schiavi della tecnologia e non a vederla invece come uno strumento. Il requisito fondamentale per controllare come una cosa funziona, è conoscerla a fondo e fare in modo che altri la possano conoscere.
 
Purtroppo questa è una guerra che si sta combattendo in silenzio, perché il software libero, anche in quei casi (e sono tanti) in cui è di gran lunga superiore rispetto alla concorrenza proprietaria, non ha la stessa risonanza mediatica del proprietario e quindi la gente non lo conosce e non lo impara.

E il peggio sta arrivando dagli "amici" ( Google in primis ) sotto lo slogan magico di "cloud computing". Comunque è vero, la gente si ficca il giogo addosso da sola. Hitler piangerebbe se solo vedesse quanto i tiranni di oggi sanno essere più furbi ed efficienti di lui.
 
E il peggio sta arrivando dagli "amici" ( Google in primis ) sotto lo slogan magico di "cloud computing". Comunque è vero, la gente si ficca il giogo addosso da sola. Hitler piangerebbe se solo vedesse quanto i tiranni di oggi sanno essere più furbi ed efficienti di lui.
Visto che l'hai citata, fortunatamente sul sito gnu c'è una bellissima pagina informativa su SaaS e rischi correlati ed è anche in italiano, rimando qui chiunque volesse informarsi https://www.gnu.org/philosophy/who-does-that-server-really-serve.it.html
 
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