turo91
Utente Èlite
- Messaggi
- 1,923
- Reazioni
- 339
- Punteggio
- 65
Sono sempre io :D
Eccomi giunto alla fine del mio viaggio alla ricerca della cuffia “perfetta” (tra virgolette perché la perfezione nell’audio non esiste ed è molto soggesti).
Dopo un lungo pellegrinaggio partito da un paio di cuffie JVC collegate all’integrata sono arrivato finalmente al mio piccolo Nirvana in cuffia:
-Sorgente: Xonar STX con driver ASIO
-Ampli per cuffia: Little Dot I+ con valvole Western elettric 408a (lo trovo migliore del’integrato della Essence)
Cuffie: Grado Rs1 con pad flat <3
Premesse
Le rs1 recensite non sono quelle in vendita dal momento che sono state superate dal modello Rs1i.
Su internet ho letto che le differenze sono praticamente nulle sia per l’estetica che per la qualità audio (le Rs1i perdono il bottoncino con il modello, ma per il resto sono identiche).
Ovviamente delle cuffie del genere meritano una catena all’altezza, quindi ho usato un ampli discreto come il Little Dot I+ con le WE408a che ritengo migliore dell’ampli della Essence (e vorrei vedere, costa come l’intera scheda J ).
Prima di arrivare a questa configurazione sono passato da delle JVC RA900 (non ricordo bene), poi delle Grado SR80i, delle Grado SR225i (entrambe vendute) e delle Crative Aurvana Live! (seconde cuffie ottime per gioco ed elettronica) collegate a diverse schede audio.
Ovviamente per la prova ho utilizzato Flac rippati direttamente dai miei cd
I CD da cui sono stati estatti i flac con EAC sono i seguenti:
Elisa – Then Comes the Sun
Prodigy – Invaders Must Die
Negrita – Hei Negrita
Chemical Brothers – Push the Button
Cyberpunkers – Epic EP (WAV acquistati su Whatperople Playing)
Linea 77 – 10’
Jimy Hendrix – Best Of
Korn – Greatest Hits
Punkreas - Noblesse Oblige
Zucchero – Best of
E molto, molto altro.
Le cuffie sul mio solito stand
Confezione e contenuto (??/10)
La confezione non l’ho ricevuta dato che le cuffie le ho prese usate, ma come al solito non contiene quasi nulla nello stile Grado. La persona da cui le ho comprate mi ha fornito un riduttore da jack 6,3 a 3,5 marchiato Grado, quindi quello penso fosse compre. Come al solito niente pad di ricambio ne nulla. Le rs1 non montano i pad flat ma gli stessi pad delle Grado Sr225i, molto scomodi. I flat vanno presi a parte e costano la bellezza di 40 euro, ma ne vale la pena dato che migliorano la gamma bassa, lasciando inalterato il resto.
Particolare delle camere, con il bottoncino al centro
Indossabilità (7/10)
Le cuffie sono più comode delle altre Grado, dato che hanno l’archetto più largo e premono meno sulle orecchie. Inoltre, finalmente, l’archetto è imbottito e morbido. I pad originali sono molto scomodi e duri, mentre i flat sono decisamente più morbidi e comodi. Il 7 ovviamente è dato sulla mia configurazione, crollerebbe a 5 con i pad stock.
Estetica e quaità costruttiva (9/10)
Finalmente un paio di Grado ben rifinite (e ci mancherebbe, con quello che costano). Dimentichiamoci i canali di colata della plastica a vista. La poca plastica che sorregge le camere è lucida e ben rifinita.
Ora passiamo al punto forte delle cuffie.
Le camere sono realizzate in legno (uno speciale mogano segreto), con le scritte incise.
La griglia che copre l’apertura posterio (ovviamente anche queste sono cuffie apertissime) è di un bel metallo nero. Al centro della griglia c’è un bottoncino in legno con inciso la scritta RS1.
L’archetto come detto prima è finalmente imbottito e ricoperto di pelle vera.
Il cavo è più sottile di quello delle Grado inferiori (?!?).
Sulle mie cuffie il jack originale è stato sostituito con uno ricoperto da legno che richiama il legno delle camere.
Qualità del suono (10/10)
Iniziamo a parlare di quello che conta davvero: come suonano.
Queste cuffie per me sono la perfezione sonora, tutto è al suo posto e nelle giuste quantità, niente impastature, niente alti che tagliano le orecchie.
Prendete il suono delle Grado inferiori e toglietele ogni difetto e avrete questo prodigio.
La gamma alta è stupenda e cristallina, mai eccessiva (cosa che accade con le Grado inferiori) ne fastidiosa. Gli acuti vocali sono resi in modo stupendo e realistico.
La gamma media sempre ottima, pulita e che non cerca d’imporsi sul resto
Ora passiamo al vero passo avanti rispetto alle altre Grado da me provate: la gamma bassa.
Bella presente e corposa, ma non invasiva.
I bassi sono belli e controllati, potenti, ma mai troppo. Sanno stare al loro posto come piace a me.
Un grande passo avanti è stato fatto anche nella spazialità del suono, siamo quasi al livello dei diffusori.
Le cuffie in generale sono molto veloci e precise, ottime in tutto (queste anche per l’elettronica J), ma soprattutto danno il meglio di sé con il rock e il vocale (le voci sono emozionanti).
Il suono è bello caldo e rincuorante dopo una giornata di stress e duro lavoro.
Di difetti io non ne trovo, mi spiace.
I pad flat
Rapporto qualità prezzo (??/10)
Non si può dare un rapporto qualità prezzo a queste cuffie.
Nuove stanno intorno ai 1.000 euro se non di più, quindi potrebbe essere 0 in quanto hanno un prezzo stellare, come potrebbe essere 10 perché hanno una qualità stellare. Qua si parla di passione :D
Finalmente ho trovato la metà del mio viaggio e penso che queste cuffie saranno le mie compagne d’ascolto per anni.
Ora vi lascio, sta iniziando un concerto di Elisa in camera mia.
Buoni ascolti notturni :D
---------- Post added at 00:06 ---------- Previous post was at 00:05 ----------
Domani aggiungerò qualche bella foto.
---------- Post added at 00:14 ---------- Previous post was at 00:06 ----------
Ovviamente non posso mettere tutta l'emozione nero su bianco, è una di quelle cose che vanno provate :D
Eccomi giunto alla fine del mio viaggio alla ricerca della cuffia “perfetta” (tra virgolette perché la perfezione nell’audio non esiste ed è molto soggesti).
Dopo un lungo pellegrinaggio partito da un paio di cuffie JVC collegate all’integrata sono arrivato finalmente al mio piccolo Nirvana in cuffia:
-Sorgente: Xonar STX con driver ASIO
-Ampli per cuffia: Little Dot I+ con valvole Western elettric 408a (lo trovo migliore del’integrato della Essence)
Cuffie: Grado Rs1 con pad flat <3
Premesse
Le rs1 recensite non sono quelle in vendita dal momento che sono state superate dal modello Rs1i.
Su internet ho letto che le differenze sono praticamente nulle sia per l’estetica che per la qualità audio (le Rs1i perdono il bottoncino con il modello, ma per il resto sono identiche).
Ovviamente delle cuffie del genere meritano una catena all’altezza, quindi ho usato un ampli discreto come il Little Dot I+ con le WE408a che ritengo migliore dell’ampli della Essence (e vorrei vedere, costa come l’intera scheda J ).
Prima di arrivare a questa configurazione sono passato da delle JVC RA900 (non ricordo bene), poi delle Grado SR80i, delle Grado SR225i (entrambe vendute) e delle Crative Aurvana Live! (seconde cuffie ottime per gioco ed elettronica) collegate a diverse schede audio.
Ovviamente per la prova ho utilizzato Flac rippati direttamente dai miei cd
I CD da cui sono stati estatti i flac con EAC sono i seguenti:
Elisa – Then Comes the Sun
Prodigy – Invaders Must Die
Negrita – Hei Negrita
Chemical Brothers – Push the Button
Cyberpunkers – Epic EP (WAV acquistati su Whatperople Playing)
Linea 77 – 10’
Jimy Hendrix – Best Of
Korn – Greatest Hits
Punkreas - Noblesse Oblige
Zucchero – Best of
E molto, molto altro.

Le cuffie sul mio solito stand
Confezione e contenuto (??/10)
La confezione non l’ho ricevuta dato che le cuffie le ho prese usate, ma come al solito non contiene quasi nulla nello stile Grado. La persona da cui le ho comprate mi ha fornito un riduttore da jack 6,3 a 3,5 marchiato Grado, quindi quello penso fosse compre. Come al solito niente pad di ricambio ne nulla. Le rs1 non montano i pad flat ma gli stessi pad delle Grado Sr225i, molto scomodi. I flat vanno presi a parte e costano la bellezza di 40 euro, ma ne vale la pena dato che migliorano la gamma bassa, lasciando inalterato il resto.

Particolare delle camere, con il bottoncino al centro
Indossabilità (7/10)
Le cuffie sono più comode delle altre Grado, dato che hanno l’archetto più largo e premono meno sulle orecchie. Inoltre, finalmente, l’archetto è imbottito e morbido. I pad originali sono molto scomodi e duri, mentre i flat sono decisamente più morbidi e comodi. Il 7 ovviamente è dato sulla mia configurazione, crollerebbe a 5 con i pad stock.
Estetica e quaità costruttiva (9/10)
Finalmente un paio di Grado ben rifinite (e ci mancherebbe, con quello che costano). Dimentichiamoci i canali di colata della plastica a vista. La poca plastica che sorregge le camere è lucida e ben rifinita.
Ora passiamo al punto forte delle cuffie.
Le camere sono realizzate in legno (uno speciale mogano segreto), con le scritte incise.
La griglia che copre l’apertura posterio (ovviamente anche queste sono cuffie apertissime) è di un bel metallo nero. Al centro della griglia c’è un bottoncino in legno con inciso la scritta RS1.
L’archetto come detto prima è finalmente imbottito e ricoperto di pelle vera.
Il cavo è più sottile di quello delle Grado inferiori (?!?).
Sulle mie cuffie il jack originale è stato sostituito con uno ricoperto da legno che richiama il legno delle camere.
Qualità del suono (10/10)
Iniziamo a parlare di quello che conta davvero: come suonano.
Queste cuffie per me sono la perfezione sonora, tutto è al suo posto e nelle giuste quantità, niente impastature, niente alti che tagliano le orecchie.
Prendete il suono delle Grado inferiori e toglietele ogni difetto e avrete questo prodigio.
La gamma alta è stupenda e cristallina, mai eccessiva (cosa che accade con le Grado inferiori) ne fastidiosa. Gli acuti vocali sono resi in modo stupendo e realistico.
La gamma media sempre ottima, pulita e che non cerca d’imporsi sul resto
Ora passiamo al vero passo avanti rispetto alle altre Grado da me provate: la gamma bassa.
Bella presente e corposa, ma non invasiva.
I bassi sono belli e controllati, potenti, ma mai troppo. Sanno stare al loro posto come piace a me.
Un grande passo avanti è stato fatto anche nella spazialità del suono, siamo quasi al livello dei diffusori.
Le cuffie in generale sono molto veloci e precise, ottime in tutto (queste anche per l’elettronica J), ma soprattutto danno il meglio di sé con il rock e il vocale (le voci sono emozionanti).
Il suono è bello caldo e rincuorante dopo una giornata di stress e duro lavoro.
Di difetti io non ne trovo, mi spiace.

I pad flat
Rapporto qualità prezzo (??/10)
Non si può dare un rapporto qualità prezzo a queste cuffie.
Nuove stanno intorno ai 1.000 euro se non di più, quindi potrebbe essere 0 in quanto hanno un prezzo stellare, come potrebbe essere 10 perché hanno una qualità stellare. Qua si parla di passione :D
Finalmente ho trovato la metà del mio viaggio e penso che queste cuffie saranno le mie compagne d’ascolto per anni.
Ora vi lascio, sta iniziando un concerto di Elisa in camera mia.
Buoni ascolti notturni :D
---------- Post added at 00:06 ---------- Previous post was at 00:05 ----------
Domani aggiungerò qualche bella foto.
---------- Post added at 00:14 ---------- Previous post was at 00:06 ----------
Ovviamente non posso mettere tutta l'emozione nero su bianco, è una di quelle cose che vanno provate :D
Ultima modifica da un moderatore: