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Utente cancellato 106622
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Sono passati circa 11 mesi dal momento in cui decisi di acquistare il Logitech G402, un mouse da gaming proposto al prezzo di listino di 71 euro dal design accativante e una serie di features davvero interessanti. Quest'oggi andrò a recensirlo in modo sintetico, ma spero anche efficace.
IDENTIKIT DEL PRODOTTO
DESCRIZIONE DEL PRODOTTO E CARATTERISTICHE
Il G402 presenta un design aggressivo ma elegante, privo di fronzoli, ed è proprio questo un elemento che mi ha fin da subito attirato. Niente led da 16 milioni di colori, niente valori DPI esagerati... Insomma, molta sostanza e poco fumo, cosa che al giorno d'oggi è abbastanza difficile da rilevare su prodotti di questo tipo. I produttori di periferiche gaming, inftti, tendono a tentare di attirare i videogiocatori con un maketing sfrenato, puntando più su estetica e numeroni piuttosto che su sostanza e qualità. Non è però il caso del G402 che analizzeremo in questa recensione.
Sono presenti un totale di 4 led: il logo G illuminato BLU e 3 indicatori che ci permettono di capire quale livello di DPI è attualmente in uso. Si passa da un livello all'altro mediante un tasto posto sotto gli indicatori stessi. Ovviamente i valori sono modificabili dal software Logitech, ed è possibile utilizzare anche un livello singolo, andando magari a personalizzare il tasto ora inutilizzato con una macro.
Il sensore è di tipo a infrarossi e Logitech lo definisce Fusion Sensor. La tecnologia Fusion altro non è che un sistema che permette di mantenere altissima precisione anche sotto forte velocità o accelerazione. Funziona? Assolutamente sì ed è gestito da un microcontroller ARM a 32 bit integrato nel mouse. Il mouse è quindi ottimo per giocatori low sense, proprio come il sottoscritto, che preferiscono bassi valori di DPI (400-800) e tappetini molto estesi.
Il mouse nasce per essere utilizzato con impugnatura di tipo fingertip (vedere foto sopra a destra se non sapete di cosa sto parlando), ma è possibile anche sfruttare l'impugnatura di tipo claw senza affaticare la mano o il polso. Personalmente utilizzo l'impugnatura di tipo claw.
La rotella è in gomma dura, di colore nero, abbastanza sensibile. I click di scorrimento sono solo accennati: a seconda dei gusti il feeling potrebbe piacere oppure no. Personalmente tendo a preferire le rotelle un po' più pesanti, magari in metallo, come quelle che Logitech era solita installare sui G500 / G600 e G9X.
Il cavo non è provvisto di una copertura in tessuto: non ho intenzione di inserire questo particolare nei difetti, perchè il cavo gommato è molto solido e spesso anche più resistente dei belli da vedere, ma delicati, cavi in tessuto.
La parte inferiore del mouse dispone di sei piedini che permettono uno scorriento del mouse. Logitech li garantisce per ben 250 km su mousepad plastici, ma sono sicuro che possono spingersi molto oltre su quelli in tessuto. I piedini di ricambio sono comunque facili da reperire e installare. Un punto a favore del G402.
I tasti sinistro e destro restituiscono un feeling discreto: morbidi in punta, leggermente più difficili da premere verso la parte posteriore. E' comunque un feeling amio parere migliore di quello restituito, ad esempio, da uno SteelSeries Sensei o da vecchi Logitech Gaming.
I tasti dorsali sono abbastanza comodi, anche se due di essi sono posizionati nella parte enteriore del mouse, a sinistra del click principale, e risultano spesso un po' complicati da premere. Bisogna farci l'abitudine.
Durante quasi un anno di utilizzo intenso il mouse non ha mai mostrato incertezze, nemmeno quelle dovute alla polvere che, si sa, è la peggior nemica dei mouse ottici e laser.
IL SOFTWARE
Il driver del G402 pesa circa 80 MB, e ci permette di gestire anche molte altre periferiche Logitech serie G. Sono disponibili due versioni, per OS a 32 e 64 bit (Windows XP, 7 e 8 | 8.1). Piccolo particolare: il software non è ancora pronto per il 4K: preparate gli occhiali se patite anche solo di una lieve miopia. Spero che Logitech implementi lo scaling al più presto.
Analizzerò le schede basandomi sulle imamgini qui sopra, catturate direttamente dal mio desktop, da sinistra verso destra.
CONCLUSIONI
Non ho specificato che il G402 è un mouse per giocatori di FPS, ma credevo fosse possibile darlo per scontato, data l'assenza di un folto numero di tasti configurabili, tipici dei mouse da RPG. Il mouse è stato testato, durante il suo primo anno di vita, con un gran numero di giochi single e multi player, da Counter Strike a Far Cry 4 e Fallout 3.
Il prodotto si è sempre dimostrato all'altezza delle aspettative, preciso e veloce, senza mai dare segni di incertezza, nemmeno durante una frenetica partita competitiva a Counter Strike GO su server a 128 ticks, dove ogni singolo millisecondo conta.
Il prezzo è di 70 euro, che non è troppo elevato se rapportato alla qualità. Una decina di euro in meno sarbbero comunque un buon compromesso.
La rotella non è il top. Manca la doppia modalità di scorrimento, veloce o normale, da sempre icona dei mouse logitech, ma questa è anche una questione di gusti. I piedini sono ancora intatti, e ciò fa ben sperare per quanto riguarda la durabilità degli stessi.
PREGI
DIFETTI
Per oggi è tutto. Come sempre, se avete domande o suggerimenti non esitate a scrivere qui sotto, provvederò ad aggiornare la recensione o a chiarire eventuali dubbi.
Segnalate anche errori di battitura!!
IDENTIKIT DEL PRODOTTO
- Tipologia di prodotto: mouse
- Sensore: infrarossi
- Risoluzione (DPI): da 200 a 4000 dpi
- Accelerazione massima: 16G
- Velocità massima: 500 ips (inches per second)
- Frequenza di aggiornamento: 1ms (USB polling 1000 hz)
- Driver configurabile: si
- Tasti configurabili: sì, 8 (2 click, rotella, 5 dorsali sinistri)
- Impugnature: fingertip o claw
- Garanzia: 2 anni
DESCRIZIONE DEL PRODOTTO E CARATTERISTICHE
Il G402 presenta un design aggressivo ma elegante, privo di fronzoli, ed è proprio questo un elemento che mi ha fin da subito attirato. Niente led da 16 milioni di colori, niente valori DPI esagerati... Insomma, molta sostanza e poco fumo, cosa che al giorno d'oggi è abbastanza difficile da rilevare su prodotti di questo tipo. I produttori di periferiche gaming, inftti, tendono a tentare di attirare i videogiocatori con un maketing sfrenato, puntando più su estetica e numeroni piuttosto che su sostanza e qualità. Non è però il caso del G402 che analizzeremo in questa recensione.





Sono presenti un totale di 4 led: il logo G illuminato BLU e 3 indicatori che ci permettono di capire quale livello di DPI è attualmente in uso. Si passa da un livello all'altro mediante un tasto posto sotto gli indicatori stessi. Ovviamente i valori sono modificabili dal software Logitech, ed è possibile utilizzare anche un livello singolo, andando magari a personalizzare il tasto ora inutilizzato con una macro.
Il sensore è di tipo a infrarossi e Logitech lo definisce Fusion Sensor. La tecnologia Fusion altro non è che un sistema che permette di mantenere altissima precisione anche sotto forte velocità o accelerazione. Funziona? Assolutamente sì ed è gestito da un microcontroller ARM a 32 bit integrato nel mouse. Il mouse è quindi ottimo per giocatori low sense, proprio come il sottoscritto, che preferiscono bassi valori di DPI (400-800) e tappetini molto estesi.
Il mouse nasce per essere utilizzato con impugnatura di tipo fingertip (vedere foto sopra a destra se non sapete di cosa sto parlando), ma è possibile anche sfruttare l'impugnatura di tipo claw senza affaticare la mano o il polso. Personalmente utilizzo l'impugnatura di tipo claw.
La rotella è in gomma dura, di colore nero, abbastanza sensibile. I click di scorrimento sono solo accennati: a seconda dei gusti il feeling potrebbe piacere oppure no. Personalmente tendo a preferire le rotelle un po' più pesanti, magari in metallo, come quelle che Logitech era solita installare sui G500 / G600 e G9X.
Il cavo non è provvisto di una copertura in tessuto: non ho intenzione di inserire questo particolare nei difetti, perchè il cavo gommato è molto solido e spesso anche più resistente dei belli da vedere, ma delicati, cavi in tessuto.
La parte inferiore del mouse dispone di sei piedini che permettono uno scorriento del mouse. Logitech li garantisce per ben 250 km su mousepad plastici, ma sono sicuro che possono spingersi molto oltre su quelli in tessuto. I piedini di ricambio sono comunque facili da reperire e installare. Un punto a favore del G402.
I tasti sinistro e destro restituiscono un feeling discreto: morbidi in punta, leggermente più difficili da premere verso la parte posteriore. E' comunque un feeling amio parere migliore di quello restituito, ad esempio, da uno SteelSeries Sensei o da vecchi Logitech Gaming.
I tasti dorsali sono abbastanza comodi, anche se due di essi sono posizionati nella parte enteriore del mouse, a sinistra del click principale, e risultano spesso un po' complicati da premere. Bisogna farci l'abitudine.
Durante quasi un anno di utilizzo intenso il mouse non ha mai mostrato incertezze, nemmeno quelle dovute alla polvere che, si sa, è la peggior nemica dei mouse ottici e laser.
IL SOFTWARE
Il driver del G402 pesa circa 80 MB, e ci permette di gestire anche molte altre periferiche Logitech serie G. Sono disponibili due versioni, per OS a 32 e 64 bit (Windows XP, 7 e 8 | 8.1). Piccolo particolare: il software non è ancora pronto per il 4K: preparate gli occhiali se patite anche solo di una lieve miopia. Spero che Logitech implementi lo scaling al più presto.





Analizzerò le schede basandomi sulle imamgini qui sopra, catturate direttamente dal mio desktop, da sinistra verso destra.
- La prima scheda è molto semplice: solo un tasto, uno switch per la precisione. Muovendo la levetta a sinistra andremo ad utilizzare i profili salvati nella memoria integrata del mouse. Mouvendola a destra utilizzeremo quelli salvati sul PC. Il driver è in grado di riconoscere un gioco avviato e può impostare automaticamente un profilo da noi impostato.
- La seconda scheda è forse la più importante: da lì possiamo impostare i valori DPI e la velocità adi aggiornamento (125, 250, 500 o 1000 volte al secondo). Se abbiamo scelto di utilizzare i profili salvati sul PC la seconda scheda si presenta in modo totalmente diversa, e ci permetterà di creare profili e associarli ai nostri giochi preferriti. L'immagine fa riferimento alle impostazioni disponibili quando si utilizzano i profili salvati sul mouse. E' possibile impostare fino a 5 livelli di DPI, alternabili utilizzando il tasto "Cambio DPI". Possiamo inoltre impostare le funzioni dei vari tasti, anche settando macro a piacimento.
- La terza scheda permette di gestire l'illuminazione dei LED. E' possibile variare la luminosità, fino anche a spegnere del tutot il logo G e impostare la dissolvenza ciclica. Attivando questa opzione il logo inizierà a lampeggiare ad un ritmo da noi definito, con un piacevole effetto sfumatura. Poter spegnere il LED di notte, senza dover staccare il mouse, può essere una comodità. E' fattibile attraverso un timer di inattività, che spegne tutti i LED dopo tot minuti di inutilizzo. Anche i LED di segnalazione DPI sono attivabili e disattivabili a piacimento.
- La quarta scheda è dedicata al Fusion Engine. E' molto semplice: un interruttore ci permette di attivarla e disattivarla e uno slide luminoso ci fa capire come funziona. Non era il caso di dedicare un'intera scheda a questa funzione.
- La quinta e ultima scheda è una mappa della pressione dei tasti. Ci indica i tasti utilizzati in una comoda mappa. Funzione carina, ma abbastanza inutile.
CONCLUSIONI
Non ho specificato che il G402 è un mouse per giocatori di FPS, ma credevo fosse possibile darlo per scontato, data l'assenza di un folto numero di tasti configurabili, tipici dei mouse da RPG. Il mouse è stato testato, durante il suo primo anno di vita, con un gran numero di giochi single e multi player, da Counter Strike a Far Cry 4 e Fallout 3.
Il prodotto si è sempre dimostrato all'altezza delle aspettative, preciso e veloce, senza mai dare segni di incertezza, nemmeno durante una frenetica partita competitiva a Counter Strike GO su server a 128 ticks, dove ogni singolo millisecondo conta.
Il prezzo è di 70 euro, che non è troppo elevato se rapportato alla qualità. Una decina di euro in meno sarbbero comunque un buon compromesso.
La rotella non è il top. Manca la doppia modalità di scorrimento, veloce o normale, da sempre icona dei mouse logitech, ma questa è anche una questione di gusti. I piedini sono ancora intatti, e ciò fa ben sperare per quanto riguarda la durabilità degli stessi.
PREGI
- Davvero preciso
- Nessuna incertezza nemmeno sotto forte accelerazione, ottimo per player Low Sense...
- L'illuminazione è configurabile e c'è un timer per spegnere i LED se il mouse è inutilizzato...
- Il software è completo, l'nterfaccia è gradevole e compatta, senza fronzoli...
- Piedini di appoggio molto solidi e durevoli, ricambi facilmente reperibili...
- Cavo solido...
- Esteticamente accattivante, ma questa è una cosa soggettiva...
- Il Fusion Engine non è solo marketing, ma fa quello che deve fare e mantiene le promesse...
DIFETTI
- I tasti dorsali anteriori possono risultare un po' scomodi se si ha la mano piccola...
- La rotella è decente, ma si poteva fare meglio...
- Tasti un po' duri da pèremere verso la parte posteriore...
- Cavo non rivestito in stoffa, per molti questo è un difetto, ma è una cosa soggettiva...
- Software non ottimizzato per risoluzioni 2k e 4k, spero in un update rapido...
Per oggi è tutto. Come sempre, se avete domande o suggerimenti non esitate a scrivere qui sotto, provvederò ad aggiornare la recensione o a chiarire eventuali dubbi.
Segnalate anche errori di battitura!!
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