News varie dal rutilante mondo del retrogaming

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Come saprete, inizialmente Sony non intendeva entrare direttamente nel mondo console con una sua macchina, ma si era rivolta a Nintendo e tra le due era nata una partnership, di breve durata (finì nel '91). Questa generò il prototipo quasi leggendario di tale "Nintendo PlayStation", una console in grado di leggere i CD-ROM oltre alle cartucce. Ora questo prototipo sarà messo all'asta: https://kotaku.com/nintendo-play-station-prototype-will-be-auctioned-off-i-1840485537?

Street Fighter 2 Champion Edition in fase di conversione su C64. Sembra piuttosto deludente, ma è sempre un miglioramento rispetto al livello infimo del porting ufficiale di SF2 della US Gold del '91. Come ha detto qualcuno, probabilmente l'unico modo per farlo degnamente sarebbe adottare lo stile grafico super deformed della conversione del primo SF (quella USA, attenzione, l'europea era una roba immonda), nessuna digitalizzazione e piccoli e agili sprite in "alta risoluzione".

 

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Il coder Metalion ha anche lui in serbo un clone di "Out-Run" dato che sta preparando un engine davvero niente male, nonostante sia ancora un po' lento secondo alcuni in rapporto alle potenzialità della macchina, per MSX 2. L'ultima versione implementa scollinamenti e curve.

 

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Una segnalazione un po' off topic, ma neanche più di tanto, visto che si tratta di un gioco moderno per iOS e Android che però riprende uno stile antico, e passato completamente di moda (con l'eccezione di alcuni prodotti di ultranicchia realizzati dagli appassionati ma totalmente sconosciuti al grande pubblico). "AI Dungeon", arrivato alla sua seconda versione, è una specie di immensa avventura testuale (sì, quelle nelle quali l'interfaccia grafica, alla SCUMM della Lucas, per intenderci, ancora non c'era e bisognava immettere i comandi con la tastiera, sentendosi puntualmente ripetere dal computer che non capiva quanto gli stavamo dicendo a causa dei limiti del parser... ovviamente c'erano quelle più raffinate ed elaborate della Infocom o della Magnetic Scrolls e di pochissime altre case che cercavano di spingersi un po' più in là, ma senza poter fare miracoli; "AI Dungeon" è un po' quello che le avventure testuali, o interactive fiction, come le chiamano all'estero, sarebbero dovute essere ai tempi, visto che c'è dietro il machine learning e altre paccottiglie tecnologiche che sono state create o che sono immensamente migliorate nel corso dei lustri, oltre all'interazione con gli altri giocatori, che in realtà esisteva già, si pensi ai MUD, Multi-User Dungeons popolari a metà anni Ottanta). Ovviamente il progetto è ancora in fase embrionale con una marea di mancanze e di problemi, però le potenzialità sono enormi.
 

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È morto (in realtà cinque giorni fa, ma la notizia è cominciata a circolare da pochissimo) Chuck Peddle, uno dei grandissimi dell'informatica. Basta fare due numeri: 6502 e 68000. Da lì discende una marea di roba. È difficile perfino immaginare come sarebbe stato il nostro mondo senza quest'uomo. Lo omaggio con il video di un'intervista lunghissima (quattro ore, guardatevela a spezzoni, merita davvero) diffusa non molto tempo fa.

 

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Un tipo di operazione che ho sempre trovato piuttosto interessante è il confronto, a posteriori, tra le diverse versioni realizzate per le varie macchine sul mercato dello stesso gioco. Qui per esempio il Mega CD rimedia direi una più che buona figura.

 

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Sean Kelly, il boss del National Videogame Museum di Frisco (Texas), si è messo di buzzo buono per realizzare una versione deluxe di "Tour de France" per Vectrex – l'adorabilmente strampalata console vettoriale – dotata di scatola, manuale, realizzato questo con l'aiuto di un tale nello stile GCE dell'epoca, original concept arts con tutti i vari loghi che erano stati studiati e altra fuffa, oltre all'overlay (la famosa "mascherina": quest'ultimo è stato nettamente l'aspetto più complicato della faccenda, per venirne a capo ha dovuto scomodare tra le altre cose l'artista che si occupava originariamente di queste cose, poi ci ha messo in mezzo altra gente, ecc., un lavorone, insomma; quella che vedete nel video sotto ovviamente non è all'altezza). Il titolo originale della GCE, risalente al 1983, credo sia rimasto allo stato di prototipo a diffusione limitata, con un po' di cartucce che, negli anni, sono state messe in vendita alla buona online in rozze confezioni stile VHS senza tutto il megadelirio filologico di ricostruzione dietro. Per l'anno nuovo Sean dovrebbe mettere in vendita il frutto di così tanta fatica sul suo sito e su eBay.

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"Silas Adventure" è un titolo homebrew per Atari Lynx per la prima volta mostrato al Sillyventure 2019 demo party in Polonia. Si tratta di un dungeon crawler con look alla "Wolfenstein 3D" che, se fosse uscito all'epoca con la console, non dico che ne avrebbe cambiato le sorti, cosa parecchio complicata, ma sicuramente non sarebbe passato inosservato.

 

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Il passaggio inesorabile del tempo con i cambiamenti socioculturali che si porta appresso è evidente anche dando un'occhiata alle pubblicità del passato. Questa, per esempio, nella sua ingenuità, oggi scatenerebbe l'ira di dio e verrebbe probabilmente fatta ritirare con tante scuse in un battibaleno, in quanto ritenuta sessista, o comunque inappropriata/diseducativa, o menate del genere.

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Il sito Hiddenpalace.org ha appena scovato una versione funzionante del prototipo di un gioco per Mega Drive mai pubblicato. Trattasi di "Akira", basato sull'omonimo film. Il titolo è stato sviluppato a partire dal '93 dalla Black Pearl, ma, come al solito, nel '95, quando avrebbe dovuto debuttare, le macchine di quella generazione di console cominciavano a passarsela non benissimo, la PlayStation, ecc., quindi la SEGA decise di non pubblicarlo. Notare dal filmato come si tratti del tipico tie-in di una volta (vedi, non so, "Batman: the Movie"), con tante sezioni tutte diverse e sottogiochi per cercare di riprodurre in questo modo la varietà di scene tipica di un film. Quindi sezione racing game, in soggettiva, picchiaduro, ecc. Questo naturalmente comportava un certo impegno per creare tanti motori di gioco diversi sottoutilizzati, col lato negativo di dover per forza di cose fare tutto un po' sbrigativamente, alla buona, senza poter concentrarsi veramente su un gameplay "killer".

 

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Segnalo un blog/sito molto interessante, per l'impegno profuso, portato avanti (in inglese) da un italiano in fuga in Svezia. Tra gli ultimi post, una recensione di "Realms of the Haunting", un piccolo cult del grande Tony Crowther uscito per PC una ventina d'anni fa, che evidenzia la scomodità della sua interfaccia e di alcuni suoi aspetti di game design assai poco intuitivi, specie rigiocandolo oggi, ma anche la grande atmosfera di un titolo orrorifico che risultava un ibrido abbastanza innovativo per l'epoca tra vari generi. L'ultimo articolo riguarda la frustrazione data dai bivi morti e da altri espedienti del genere utilizzati soprattutto in certi giochi d'avventura di un po' di tempo fa. Il penultimo è su un titolo indie del 2019 davvero sui generis in quanto si propone di ricreare (in forma parodica) l'atmosfera dell'esperienza di navigazione di quelli che per molti sono stati gli albori del web, quindi GeoCities, AltaVista e compagnia. https://genesistemple.com/
 

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Tre anni fa circa fu lanciata la campagna kickstarter per finanziare lo sviluppo di un computer chiamato ZX Spectrum Next, ovviamente una versione dell'originale ZX Spectrum potenziata e adeguata ai tempi in quanto a connettività e altro. Adeguata si fa per dire dato che il processore resta uno Z80, di RAM se ne può montare fino a 2,5 Mb, ecc. Non ho seguito l'evoluzione della vicenda (a un certo punto mi pare che siano emerse delle difficoltà, o forse sembrava proprio essere sparito tutto, ma forse mi confondo con altri progetti) dato che quasi tutte queste nuove macchine sono poco interessanti ai miei occhi. Fatto sta che qualcuno deve averci messo in qualche modo le mani sopra, dato che è uscito ora questo motore per giochi alla "Wolfenstein 3D" che fa girare fluidamente un qualcosa che pare molto simile allo stesso storico titolo della ID software (anche perché un po' di texture sono prese proprio da lì). Ovviamente è qualcosa di notevole dato che il motore è stato ottenuto su un umile Next spinto a 28 Mhz.

 

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Tre news per C64. "Super Mario" è stato aggiornato e migliorato in rapida sequenza in questi giorni ben due volte con nuove versioni, che potete trovare "in giro" con qualche breve ricerca. È stato pubblicato un lungo filmato dimostrativo di "Eye of the Beholder", già citato in precedenza, sempre più promettente. In quanto a "nuove IP" la cose nettamente più impressionante a mio avviso resta "Stoker" di Rhys Clatworthy: peraltro cercando negli account social dell'autore escono fuori delle chicche relative alla preparazione del lavoro grafico e di animazione non indifferente che c'è dietro. Chiaramente è ancora un progetto grezzo e con vari problemi (secondo me se mai riuscirà a finirlo non verrà fuori un titolo granché giocabile, per una serie di ragioni intuibili, a meno che non stravolga l'impostazione, ma già quello che ha fatto è notevolissimo).

 

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