si e no :)
Mi spiego.
Se creassimo 10 partizioni, e facessimo 10 bench singoli (partizione per partizione) verosimilmente non avremmo dei cali; anzi, potrebbero esserci anche dei buoni risultati dal punto di vista dei tempi di accesso. Fermo restando che come detto prima, le partizioni collocate alla fine (interno) del disco, avrebbero un netto calo nel throughput rispetto a quelle posizionate all'inizio (esterno).
Ma un utilizzo così particolare dei dati, singolarmente individuati e contenuti in ognuna delle 9 partizioni (tralasciando la prima riservata al s.o.), non è proponibile o quantomeno difficilmente attuabile nell'utilizzo normale di tutti i giorni.
Mentre lavoriamo si avviano diversi programmi, verosimilmente contenuti in diverse e non contigue partizioni: quindi il braccio-testine, sarà costretto a spazzolare il disco alla ricerca dei dati memorizzati, più o meno per tutta la superficie dello stesso, perdendo ovviamente del tempo, a causa di tutti i seek consecutivi tra partizioni differenti e, a maggior ragione, distanti.
Certo, obietterà qualcuno, se usassimo il pc in mono-tasking con un programma alla volta (il nostro gioco preferito), quel programma andrà alla grande (ammesso che i dati trattati, si trovino anch'essi nella medesima partizione).
Si capisce bene, come questo non sia uno scenario facilmente verificabile, tenendo soprattutto presente che Windows (collocato nella 1^ partizione) continuerà a fare il suo sporco lavoro, e farà spostare le testine comunque all'inizio del disco, anche solo per utilizzare il file di swap o accedere al registro di configurazione, o per utilizzare l'antivirus o l'indicizzazione dei file automatica in Vista e Seven etc. etc.
Senza contare, inoltre, che ogni partizione creerà un proprio record nella tabella delle partizioni, e che le richieste di accesso ai settori, dovranno essere evase partendo proprio dalla richiesta a tale tabella, per individuare esattamente a quale, tra tutte quelle presenti, appartenga: più record vi sono, e maggior tempo verrà perso.
