metalli pesanti nei cibi che mangiamo

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ipergiorg ha detto:
scusa Iron, ma allora che cosa intendevi con la frase
"ma ai "potenti" conviene?" ??
perchè io oltre alla convenienza economica non vedo molto.
Che di sicuro non provvederanno se non saranno obbligati.
 
Per me, la ricerca e lo sviluppo, in un paese industrializzato è il bene necessario e indispensabile per il progresso. Fino a 10 anni fa non si conoscevano neanche le nanotecnologie, ed era impensabile il loro studio. Oggi con i potenti mezzi che la scienza ci mette a disposizione si possono fare molte più scoperte. Credo che il discorso fondamentale sia questo, indipendentemente se provengono da macine, inceneritori, gas di scarico di auto o altro, le nanoparticelle di metalli pesanti nei cibi, fanno male all'organismo. Se non si sapeva o non si conoscevano, l'ignoranza ci avrebbe anche permesso di ignorare queste nanomolecole, ma nell'era di uno sviluppo sostenuto e dei grandi passi fatti registrare dalla scienza, queste nanomolecole non sono da ignorare. Le compagnie addette alla produzione di cibo a questo punto deve rivedere i loro proggetti, sapendoli adeguare alle nuove ricerche. Certo se poi questi signori, dopo anni di immobilità totale e soldi buttati al vento per pubblicità e affini, credono che l'aggiornamento gli costi troppo allora saremo sempre noi a pagare.

Non so perche dovrebbero alzare i costi di produzione, al massimo abbassare quelli dannosi per la salute. Devo dare ragione ad Iron che non ci sbaglia quando parla che tutti questi magnati dell'industria alimentare potrebbero anche rinunciare a qualche yacth per rivedere le loro attuali tecnologie.

Per i due ricercatori, vedo che la situzione è sempre la stessa: in Italia la ricerca è sempre un optional e se si hanno le palle per fare studi seri e denuncie serie, interviene sempre il pesce più grosso a imbavagliare tutto (appoggiato ovviamente da chi sta nelle istituzioni)

Ora massacratemi pure con le vostre quotature, un pò qua e un pò la, ma almeno la mia l'ho detta. Ciao
 
bah secondo me vi perdete nella foga delle vostre parole

"Non so perche dovrebbero alzare i costi di produzione, al massimo abbassare quelli dannosi per la salute."

messa così pare che gli industriali spendano un certo tot di soldi per danneggiare la salute dei consumatori.. ma limitiqamoci alla prima parte.. prima dici che non sai perchè dovrebbero aumentare i costi di produzione (non è che lo fanno per sport cmq, il costo di produzione è quello che costa a loro industriali il prodotto finito)

e poi..

" Devo dare ragione ad Iron che non ci sbaglia quando parla che tutti questi magnati dell'industria alimentare potrebbero anche rinunciare a qualche yacth per rivedere le loro attuali tecnologie."

cioè presupponi (come tra l'altro ha fatto Iron, anche se lui dice di no senza spiegare una mazza) che agli industriali la nuova tecnologia costi più della precedente..

Poi prima li trattate da biechi affaristi (e ci sta) e poi pensate che potrebbero rinunciare a qualche Yacht.. ma se son biechi affaristi semplicemente alzeranno il prezzo alla vendita degli alimentari no?
 
Per la prima parte. Se fino ad oggi il prodotto ritenuto perfetto lo puoi vendere a un certo prezzo, domani che quel prodoto si scopre non più perfetto e quindi non più di qualita deve essere venduto a minor prezzo. Se io pago tot per la qualità, quel tot che pago deve valere sempre. Ciò sta a significare che se sono presenti nano particelle il prodotto non è più perfetto.

Secondo punto, ricollegato al primo. Se tu mi vendi il tuo prodotto non perfetto, e io lo pago di meno, la differenza che si hanno nei bilanci sono differenze che si potevano evitare investendo più sulla tecnologia. L'industriale che fino a ieri si pagava stipendi da favola disinteressandone della ricerca e tutto, dovrà rivedere i suoi piani aziendali, riorganizzare il lavoro interno, mettere in atto un piano di ricerca e sviluppo, per poter riportare il prodotto alla qualità di un tempo. In tutta questa storia, non si dovrebbe proprio venire a pensaere ad un aumento del prezzo. Se il prezzo non aumenta, aihme, l'industriale dovrà rinunciare a quel 5 % della parte del suo stipendio.
Il discorso dello yacht è metaforicamente parlando...
 
breps ha detto:
Per la prima parte. Se fino ad oggi il prodotto ritenuto perfetto lo puoi vendere a un certo prezzo, domani che quel prodoto si scopre non più perfetto e quindi non più di qualita deve essere venduto a minor prezzo. Se io pago tot per la qualità, quel tot che pago deve valere sempre. Ciò sta a significare che se sono presenti nano particelle il prodotto non è più perfetto.

Secondo punto, ricollegato al primo. Se tu mi vendi il tuo prodotto non perfetto, e io lo pago di meno, la differenza che si hanno nei bilanci sono differenze che si potevano evitare investendo più sulla tecnologia. L'industriale che fino a ieri si pagava stipendi da favola disinteressandone della ricerca e tutto, dovrà rivedere i suoi piani aziendali, riorganizzare il lavoro interno, mettere in atto un piano di ricerca e sviluppo, per poter riportare il prodotto alla qualità di un tempo. In tutta questa storia, non si dovrebbe proprio venire a pensaere ad un aumento del prezzo. Se il prezzo non aumenta, aihme, l'industriale dovrà rinunciare a quel 5 % della parte del suo stipendio.
Il discorso dello yacht è metaforicamente parlando...

sono d'accordo, mettiamola sul piano domanda offerta, la gente comprerà un altro prodotto (se esistono analisi del prodotto in questione) senza nanoparticelle. il discorso è che ci sono 2 vie percorribili

1) cercare di ignorare, smentire, nascondere etc, le virità che vengono a galla.
2) investire per ottenere un prodotto migliore.

il secondo punto però ha senso solo se esiste una coscienza nel consumatore, vale a dire: ok non compro prodotti X perchè sono cancerogeni :sisi:
 
Secondo me avete strane idee sulle dinamiche di prezzo.. secondo me basterebbe che voi andaste al supermercato e confrontaste il prezzo dei prodotti normali con quelli dei prodotti Biologici..
 
Oppure confrontare anche il prezzo dei prodotti "primo prezzo" con quelli di marca. Se si cerca la qualità si scelgono quelli di marca, ma se ci si accorge che quelli di marca hanno le nanoparticelle (tanto per rimanere in tema) la differenza qualitativa con quelli primo prezzo è annullata.

Prima mi ero scordato di specificarlo, e hai fatto bene a dirlo tu Ryu. Tutto nasce solo da una presa di posizione del consumatore
 
ipergiorg ha detto:
" Devo dare ragione ad Iron che non ci sbaglia quando parla che tutti questi magnati dell'industria alimentare potrebbero anche rinunciare a qualche yacth per rivedere le loro attuali tecnologie."

cioè presupponi (come tra l'altro ha fatto Iron, anche se lui dice di no senza spiegare una mazza)
Non è che non ho spiegato, l'ho fatto: ho scritto tre parole, te le ho dovute ripetere, non hai capito, pace... :)

Se non vuoi capire, affari tuoi. Se vuoi provocare, ancora affari tuoi.

Ho decisamente altro a cui pensare.

Saluti
 
ipergiorg ha detto:
Secondo me avete strane idee sulle dinamiche di prezzo.. secondo me basterebbe che voi andaste al supermercato e confrontaste il prezzo dei prodotti normali con quelli dei prodotti Biologici..

ma i prodotti biologici sono un altra cosa, qui parliamo di cambiare una macina!
Anche se, barilla ad esempio, non ha campi di grano, non ha macine etc...ha solo stabilimenti dove mette insieme gli ingredienti e ne fa pasta! dovrebbe solo fare attenzione da dove prende le farine e che acqua usa.
ps: e cmq di dinamiche di mercato non so una pippa! :)
 
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