E' un discorso molto lungo e articolato da fare, prima c'erano dei limiti tecnologici che portavano a puntare maggiormente sul contenuto, inoltre, proprio per via dei limiti della tecnologia, si sviluppava su pochi aspetti, curandoli di più, oggi invece il mercato vira verso l'open world, il multiplayer obbligatorio, il gioco con mille meccaniche, cosa che ha portato ad allungare i tempi richiesti per lo sviluppo, a bruciarli anzitempo per far uscire i prodotti in tempo per azionisti e pubblico sempre più impaziente, tossico e lagnoso, che si e amplificato a dismisura con l'avvento di internet nelle case di tutti.
C'è anche da dire che anche questa massa di videogiocatori lagnosi che si trova su internet un pò ha contribuito, prima noi vecchi videogiocatori accettavamo e godevamo delle piccole cose, con la tecnologia che avevamo, oggi se non metti il multiplayer o non è open world, non è longevo e non metti la graficona ci escono fuori infinite polemiche, il mercato dei videogiochi si è ingigantito, le grandi SH investono milioni e milioni di dollari e spesso si trovano a seguire quel che tira, quel che la massa ricerca, con molta più paura di fallire per via degli investimenti tanto massicci, ciò si traduce in poca evoluzione, poca voglia di osare o di uscire dai binari.
C'è anche da dire che noi al tempo avevamo da parlare di videogiochi con pochi, con i compagni di scuola, i giochi li scoprivamo dalle demo sulle riviste o dai giochi free su questi ultimi oppure in negozio guardando la copertina e basandoci sulle 3 immagini sul retro, ci piacevano bene, non ci piacevano amen, non cascava il mondo, non c'erano tutte le shitstorm di oggi, gli scandali di massa, le infinite polemiche se un gioco non presenta qualche meccanica ritenuta obbligatoria dalla massa urlante che si annida su internet.. Purtroppo il mercato, soprattutto se con investimenti milionari, segue le richieste di massa e sono del parere che questa massa urlante e tossica che sta su internet di giocatori viziati e lamentosi delle ultime epoche abbia contribuito, si pretende troppo, troppo contenuto, su troppi aspetti, al punto che per vendere ci devono ficcare millemila cose, grafica compresa, cosa che richiederebbe però anni ed anni di sviluppo, cosa che, a parte Rockstar e pochi altri, molte software house non possono permettersi, finendo per rilasciare giochi anzitempo, fatti di fretta e senza serenità degli sviluppatori, finendo per essere poi dei compitini senza passione, perlomeno senza quella passione che un tempo ci mettevano le piccole software house in un mercato più contenuto rispetto a quello di oggi.