Tidus88 aspetta a ringraziare chi ti dà informazioni sbagliate. La velocità della sonda citata nell'articolo del Canadian Journal (una piccola ma rispettabile rivista) è stata presa dai dati della NASA (vedi bibliografia nell'articolo), non inventata ad hoc per far tornare i conti. E' a dir poco offensivo supporlo, dato che l'articolo è stato sottoposto a regolare peer review. Gli amici del forum che discreditano Fedi possono controllare anche nell'animazione di wikipedia, al link che segue, la velocità massima della Pioneer 10 durante il flyby attorno a Giove, ed è proprio quella indicata nell'articolo:
en.wikipedia.org
L'equazione di Fedi è strabiliante perché è molto semplice e dà risultati perfetti, non è altro che l'equazione di Stokes con dentro il fattore di Lorentz utilizzato come coefficiente di viscosità apparente del vuoto (finalmente una spiegazione dove Einstein prende semplicemente un "dato di fatto", il limite della velocità della luce, senza sapere perché), e i dati che ci ha messo dentro sono INCONFUTABILI, non solo la velocità appunto, ma anche il raggio dell'antenna (1,371m) e la massa della sonda dopo aver bruciato i 36kg di idrazina, cioè 222kg. Se vi sembra poco che con pochi semplici dati messi dentro una semplice equazione si ottenga esattamente il risultato del rallentamento anomalo osservato dalla NASA col Doppler tracking! Quando la NASA stessa dopo decenni passati inutilmente a cercare di spiegare l'anomalia è arrivata a un risultato con gigantesco margine d'errore e tirato fuori con ragionamenti opinabili (lo stesso autore, Turyshev, nell'articolo del 2012 elenca i mille problemi che gravano su quel risultato). Rispondo anche ad altre inesattezze dell'utente "Fea", quando dice che Fedi "moltiplica per un coefficiente arbitrario e voilà ecco il risultato", perché quel coefficiente nell'equazione di Fedi ha valore 1 !!! Quindi non aggiusta per niente il risultato! E' un risultato VERAMENTE GIUSTO. Fedi non è alla NASA perché la NASA nemmeno si è accorta di quell'articolo e il poveretto è stato impegnato notte e giorno a dirigere una scuola durante la pandemia.
Interpreta come preferisci il peer reviewing ma qui è innegabile che ci sia un'equazione semplice con dentro dei dati certi e altrettanto semplici (raggio antenna, massa della sonda e velocità massima al flyby attorno a Giove, oltre a una costante che vale 1 e non disturba) che dà un risultato perfetto, zero errore, mentre la NASA (in riferimento al paper di Turyshev del 2012, dove l'autore stesso dice che il risultato è raggiunto per varie "supposizioni") fornisce un risultato con errore di ±2.4 su 8, se non ricordo male.
Fedi non propone una teoria senza verifiche... te ne offre già due, l'anomalia Pioneer e la precessione relativistica di Mercurio. Della sua nuova equazione alla NASA manco se ne sono accorti, ci vorrà del tempo, la scienza è così. La spiegazione ufficiale è stata proposta PRIMA di questa nuova equazione e non credo abbiano neppure voglia di dire "riapriamo di nuovo la questione signori, pare che abbiamo sbagliato, uno sconosciuto ci ha battuti". Forse non lo faranno mai.
Sbagli quando dici che già tanti hanno parlato di vuoto come superfluido perché l'autore nel paper in questione
parla di spazio come FLUIDO DILATANTE, cosa che nessuno prima di lui ha mai detto.
Un dilatante (vedi i tanti simpatici video sull'oobleck di YouTube) è un fluido che ti oppone una resistenza che cresce in modo non lineare, tanto più quanto più velocemente ti ci sposti attraverso. Fedi dice che spostandosi nello spazio a basse velocità, questo sembra un superfluido, non ti accorgi della viscosità, mentre viaggiando sempre più veloce la viscosità apparente cresce in modo non lineare seguendo esattamente il fattore di Lorentz. Per questo gli orologi rallentano in base al fattore di Lorentz se aumenta la loro velocità: ticchettano in uno spazio sempre più viscoso!
Einstein arrivò al rallentamento degli orologi in movimento automaticamente, partendo dall'assunto dell'invarianza della velocità della luce (moltiplicò il fattore di Lorentz, che già esisteva, per il tempo e arrivò alla relatività ristretta, la sua equazione è ancor più semplice di quella di Fedi: t'=t*γ) ma stiamo da cent'anni nell'insoddisfazione di non conoscere un vero perché. Adesso qualcuno ti dice che Einstein ha descritto una cosa vera (ci mancherebbe!) e perché la ottieni, capendo cosa sia dal punto di vista quantistico quel fattore di Lorentz... ossia il coefficiente di viscosità apparente (cioè dipendente dalla velocità del corpo) del vuoto.
L'alternativa è passare altri cent'anni di solitudine senza una teoria quantistica della relatività ...o aspettarsela da luminari come Rovelli (Fedi almeno ha incassato due verifiche alla sua teoria, anche se ne serviranno altre... Rovelli invece?) E' passato un secolo dalla relatività... la gente esige un sequel quantistico adesso :) Per questo quell'articolo di Reccom ha avuto il 4000% in più di lettori rispetto alla media.