DOMANDA linux su portatile

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Dipende.....
Se installi Windows o Linux da zero basta solo che lo monti e poi lo partizioni durante l'installazione...
Se invece vuoi clonare l'hdd che hai adesso e un po' più complesso perché devi comprarti un cavo da sata a USB e usare un software di clonazione

Inviato da SLA-L02 tramite App ufficiale di Tom\'s Hardware Italia Forum
 
Dipende.....
Se installi Windows o Linux da zero basta solo che lo monti e poi lo partizioni durante l'installazione...
Se invece vuoi clonare l'hdd che hai adesso e un po' più complesso perché devi comprarti un cavo da sata a USB e usare un software di clonazione

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In teoria non devi modificare nulla dal bios

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Funziona tutto in automatico, dove con funziona chiaramente intendo che devi comunque installare windows da zero. Comunque @rctimelines mi trovi in disaccordo perché windows comunque mantiene sempre la sua architettura e filosofia di base e quando M$ ha provato a cambiare una virgola per qualcosa di tremendamente superiore (la start screen di windows 8) abbiamo visto tutti cosa è successo. Non tutti vogliono rompere la loro bolla di comfort. Poi che GNU/Linux sia più o meno difficile da usare rispetto a windows è un altro discorso (imho è più semplice visto che è tutto centralizzato ma dettagli). Sta di fatto però che volere che GNU/Linux si comporti come windows, che è un'altra architettura, un altro kernel e un altro userland completamente diverso ha sempre e solo portato a problemi, quindi in quei casi windows e pace.
 
Architettura e filosofia di base? Il pulsante start e la barra delle applicazioni presente ormai in tutti i DE delle distro Linux.. tra l'altro pulsante start che in win 10 è decisamente diverso da com'era in Seven e in XP.
Dico che abbiamo fatto usare il computer a persone di 60 e 70 anni e non è che gliene fregasse più di tanto che fosse Windows o Linux.. di certo non avevano intenzione di usare la powershell o vi.

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Architettura e filosofia di base? Il pulsante start e la barra delle applicazioni presente ormai in tutti i DE delle distro Linux.. tra l'altro pulsante start che in win 10 è decisamente diverso da com'era in Seven e in XP.
Dico che abbiamo fatto usare il computer a persone di 60 e 70 anni e non è che gliene fregasse più di tanto che fosse Windows o Linux.. di certo non avevano intenzione di usare la powershell o vi.

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I programmi sono sempre in exe, il registro è sempre quello, i menu son sempre quelli per quante volte li possono reskinnare e kernel e API sottostanti son rimasti quelli da Windows NT in poi. Vuoi davvero dirmi che un windows XP e un windows 10 siano così diversi che uno che viene da XP non ha la benché minima idea di come si usi Windows 10? Non penso proprio. Linux? È completamente diverso, punto. Sì per carità, ci sono deb/rpm, ci sono snap/flatpak, ma è un sistema che funziona diversamente, che non sempre ha gli stessi programmi di windows e che non sempre può farli funzionare. Mi porti l'utente di 60/70 anni, bene, vai a spiegare a quell'utente come si usa wine per far girare office 2010 SP1. E no, libreoffice non è una valida alternativa, perché molto spesso questi utenti usano excel con macro scritte coi piedi che sono incompatibili persino con msoffice stesso se non usi quella determinata versione e service pack. O magari usano gestionali in access (sì esistono). Ripeto, qui non si parla di facilità di utilizzo o che, sono abbastanza convinto che un utente che ha da sempre utilizzato linux, si trovi meglio su linux che su windows, ma nel mondo desktop Windows è padre e padrone, quindi la bolla di comfort è windows.
 
I programmi sono sempre in exe, il registro è sempre quello, i menu son sempre quelli per quante volte li possono reskinnare e kernel e API sottostanti son rimasti quelli da Windows NT in poi. Vuoi davvero dirmi che un windows XP e un windows 10 siano così diversi che uno che viene da XP non ha la benché minima idea di come si usi Windows 10? Non penso proprio. Linux? È completamente diverso, punto. Sì per carità, ci sono deb/rpm, ci sono snap/flatpak, ma è un sistema che funziona diversamente, che non sempre ha gli stessi programmi di windows e che non sempre può farli funzionare. Mi porti l'utente di 60/70 anni, bene, vai a spiegare a quell'utente come si usa wine per far girare office 2010 SP1. E no, libreoffice non è una valida alternativa, perché molto spesso questi utenti usano excel con macro scritte coi piedi che sono incompatibili persino con msoffice stesso se non usi quella determinata versione e service pack. O magari usano gestionali in access (sì esistono). Ripeto, qui non si parla di facilità di utilizzo o che, sono abbastanza convinto che un utente che ha da sempre utilizzato linux, si trovi meglio su linux che su windows, ma nel mondo desktop Windows è padre e padrone, quindi la bolla di comfort è windows.
Non so nemmeno se è giusto che tu risponda, visto che siamo decisamente OT e questo sembra un flame. Non serve infervorarsi per questioni simili, quindi mantieni la calma.
Le tue argomentazioni sono fuori luogo e cerchi di giustificare l'uso di Windows con motivazioni poco convincenti, specialmente per utenti non così esigenti e smaliziati da usare software gestionali (su access?!? ahahah) o tabelle excel con macro così complesse!.. tantomeno hanno la necessità di usare wine.

L'installazione delle applicazioni in Ubuntu è del tutto trasparente e quando apri la schermata delle applicazioni ti appare tutto l'elenco di quelle installate come se stessi usando uno smartphone! Se non hai quella che ti serve la cerchi!!! Non so, non serve un genio per usare così un computer.. se molti avessero meno fisse mentali di chissà quale tipo, il passaggio a Linux sarebbe davvero raccomandabile!

In ogni caso parlo di esperienza di migrazione a Linux per ultracinquantenni che dura da almeno 15 anni.. non parlo per impressioni e non faccio speculazioni.

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Se le mie risposte hanno dato l'impressione che io fossi meno che calmo, me ne scuso. Non era e non è mia intenzione fare del flame. Quanto all'OT, non credo che il mio post sia poi così fuori contesto visto che si sta appunto parlando di una migrazione da windows a linux, comparando le due esperienze e spiegando perché non si può replicare un sistema operativo su un altro. In ogni caso mi sono autosegnalato il post ai mod, così eventualmente saranno loro a decidere ed eventualmente chiudere/splittare la discussione. Riprendendo la discussione, le suddette macro di excel e gestionali su access non si trovano in chissà quale buco/azienda sperduto del mondo, si trovano tranquillissimamente in PA, o comunque in uffici di varia natura, e per quanto voglia sperare che l'età pensionabile non raggiunga i 70 anni, un 50/60enne lavora, e ha l'obbligo di portare al termine il proprio lavoro. Ed esattamente questo genere di utenti è esattamente quel genere che si crea la propria bolla di comfort che non va mai rotta per nessuna ragione. So che può sembrare strano e alieno parlarne in questo sito e in questa sezione in particolar maniera, ma non a tutti gli esseri umani muniti di computer effettivamente frega qualcosa del mondo informatico, hanno imparato per necessità quelle 4 operazioni al pc e non gliene frega niente di imparare altro. Non è un male e non è un peccato, ognuno di noi ha interessi diversi. Ora anche io sono convinto che linux sia generalmente più digeribile da imparare come esperienza desktop, ma di nuovo non si sta parlando di "imparare" linux, ma di rompere una bolla di comfort per passare a qualcosa di sconosciuto. Questo è qualcosa che richiede una motivazione che va aldilà di "Linux ehmmehlioh". Ti pongo un problema stupido. Devi copiare/scrivere un file in una directory protetta dove ti servono i privilegi di amministratore. Su windows ti spunta la finestrella, clicchi due volte ok e bon. Su Linux? Su linux devi aprire il terminale e scrivere roba, che per gli utenti, è ostrogoto, perché i maggiori (e non) DE e file managers non hanno un modo di fare privilege escalation (disabilitata dai dev stessi per ragioni di sicurezza). Ti faccio un altro esempio questa volta capitato a me. Qualche giorno fa ho reinstallato windows a mia zia e, senza pensarci, le ho mezzo 7-zip quando lei ha sempre usato winzip (e una versione vecchiotta di winzip tra l'altro, comprata originale da euronics X anni fa e mai più aggiornata). Il risultato è stato dopo un giorno mi ha chiamato dicendomi che non riusciva a far funzionare l'estrattore di archivi perché era diverso e che alcuni archivi non glieli riconosceva (perché non erano assegnati, bisognava scegliere il programma con cui aprirli e mia zia per sbaglio selezionava 7zG.exe invece di 7zFM.exe). Mi potrai dire che mia zia è impedita al pc e ti darei ragione, ma non è l'unica: c'è moltissima gente che a malapena sa accenderlo il pc. Tornando a noi: quale problema ha dato windows alla madre del nostro OP? Nessuno, semplicemente il pc non è fra i più performanti e ha bisogno di un upgrade hardware (in questo caso un SSD). Far imparare un sistema operativo diverso a qualcuno che non ne ha bisogno secondo me non è raccomandabile, poi se si ha la volontà ben venga, io sono per far passare quante più persone possibili su linux, ma deve essere una scelta sensata e ragionata. Se si vuole emulare windows su linux, prima o poi la gente incapperà in qualche problema, anche stupido e tornerà a windows senza mai guardare indietro.
 
Ultima modifica:
Se le mie risposte hanno dato l'impressione che io fossi meno che calmo, me ne scuso. Non era e non è mia intenzione fare del flame. Quanto all'OT, non credo che il mio post sia poi osì fuori contesto visto che si sta appunto parlando di una migrazione da windows a linux, comparando le due esperienze e spiegando perché non si può replicare un sistema operativo su un altro. In ogni caso mi sono autosegnalato il post ai mod, così eventualmente saranno loro a decidere ed eventualmente chiudere/splittare la discussione. Riprendendo la discussione, le suddette macro di excel e gestionali su access non si trovano in chissà quale buco/azienda sperduto del mondo, si trovano tranquillissimamente in PA, o comunque in uffici di varia natura, e per quanto voglia sperare che l'età pensionabile non raggiunga i 70 anni, un 50/60enne lavora, e ha l'obbligo di portare al termine il proprio lavoro. Ed esattamente questo genere di utenti è esattamente quel genere che si crea la propria bolla di comfort che non va mai rotta per nessuna ragione. So che può sembrare strano e alieno parlarne in questo sito e in questa sezione in particolar maniera, ma non a tutti gli esseri umani muniti di computer effettivamente frega qualcosa del mondo informatico, hanno imparato per necessità quelle 4 operazioni al pc e non gliene frega niente di imparare altro. Non è un male e non è un peccato, ognuno di noi ha interessi diversi. Ora anche io sono convinto che linux sia generalmente più digeribile da imparare come esperienza desktop, ma di nuovo non si sta parlando di "imparare" linux, ma di rompere una bolla di comfort per passare a qualcosa di sconosciuto. Questo è qualcosa che richiede una motivazione che va aldilà di "Linux ehmmehlioh". Ti pongo un problema stupido. Devi copiare/scrivere un file in una directory protetta dove ti servono i privilegi di amministratore. Su windows ti spunta la finestrella, clicchi due volte ok e bon. Su Linux? Su linux devi aprire il terminale e scrivere roba, che per gli utenti, è ostrogoto, perché i maggiori (e non) DE e file managers non hanno un modo di fare privilege escalation (disabilitata dai dev stessi per ragioni di sicurezza). Ti faccio un altro esempio questa volta capitato a me. Qualche giorno fa ho reinstallato windows a mia zia e, senza pensarci, le ho mezzo 7-zip quando lei ha sempre usato winzip (e una versione vecchiotta di winzip tra l'altro, comprata originale da euronics X anni fa e mai più aggiornata). Il risultato è stato dopo un giorno mi ha chiamato dicendomi che non riusciva a far funzionare l'estrattore di archivi perché era diverso e che alcuni archivi non glieli riconosceva (perché non erano assegnati, bisognava scegliere il programma con cui aprirli e mia zia per sbaglio selezionava 7zG.exe invece di 7zFM.exe). Mi potrai dire che mia zia è impedita al pc e ti darei ragione, ma non è l'unica: c'è moltissima gente che a malapena sa accenderlo il pc. Tornando a noi: quale problema ha dato windows alla madre del nostro OP? Nessuno, semplicemente il pc non è fra i più performanti e ha bisogno di un upgrade hardware (in questo caso un SSD). Far imparare un sistema operativo diverso a qualcuno che non ne ha bisogno secondo me non è raccomandabile, poi se si ha la volontà ben venga, io sono per far passare quante più persone possibili su linux, ma deve essere una scelta sensata e ragionata. Se si vuole emulare windows su linux, prima o poi la gente incapperà in qualche problema, anche stupido e tornerà a windows senza mai guardare indietro.
Non avrei saputo esprimermi meglio. Trovo impensabile per me in primis e per i miei clienti passare a Linux per i motivi da te esposti. Eppure uso principalmente Linux sui server, conosco la gestione a terminale in maniera profonda, ma non userei mai Linux su un client. Per abitudine e perché il mercato ha decretato che sui pc il s.o. di riferimento è Windows. Piano piano le cose stanno cambiando in ambito home, con lo spostamento verso smartphone / tablet e iOS e Android, ma in realtà business è ancora pc con Windows lo standard
 
E chi sta parlando di uso lavorativo? E chi dice che il 70enne deve essere skillato? Perché dovrebbe scrivere in una directory in cui servono i permessi di amministratore??? L'uso corretto del PC da parte di un utente normale è quello che ti impone Linux.. ciò che fa Windows sarebbe scorretto! (mi meraviglio di te, che queste cose dovresti saperle). Con certe libertà capita, all'opposto, che utenti senza competenza facciano danni e vadano a cancellare erroneamente (capitato moltissime volte) files di sistema!

Per quanto riguarda la PA, almeno in Italia, non merita parlare di informatizzazione e tecnologie: fino a qualche anno fa c'erano ancora form che richiedevano ms Explorer 6 !!! In altri paesi, da sempre più avanzati di noi (UK, Francia e Germania) Linux viene utilizzato anche in ambito lavorativo Office (ben note, p.e., le distribuzioni Suse in tal senso).

Se tua intenzione è promuovere l'uso di Windows in ambito desktop, cosa di cui non c'è alcun bisogno, mi pare che lo stai facendo. Io ho seguito l'evoluzione di Linux praticamente dalla sua comparsa e credo che questa idea di OS ostile sia uno dei tanti luoghi comuni che si trascina in modo ingiustificato: le cose sono cambiate e maturate incredibilmente! Stessi luoghi comuni insulsi come le schermate blu di Windows o la superiorità tecnologica dei Macintosh... la storia si ripete!



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Beh di ambito lavorativo si deve parlare, perché una persona che impara windows e quei quattro programmi a lavoro, difficilmente ti userà qualcosa di completamente diverso a casa. Il 70enne non deve essere skillato, ma linux è diverso da windows. Non più ostico, non più facile, diverso, devi imparare cose e cercare programmi alternativi che possibilmente saranno nmila volte superiori a quelli che usavi, ma sono programmi nuovi che devi imparare, e credimi se ti dico che veramente in pochi hanno questa voglia e questo tempo da dedicare all'informatica se non rientra tra le loro passioni. I permessi di amministratore servono molto più spesso di quanto non si pensi. Io personalmente penso di aver perso il conto di quante volte ho dovuto creare link simbolici a librerie/binari perché programmi X le cercavano in un path invece che un altro (un esempio classico /usr/lib vs /usr/local/lib). E questo per dire proprio la prima roba che mi passava per la testa di un sabato sera, ci sono sicuramente millemila altri esempi migliori. L'uso corretto del pc da parte di un utente qualsiasi è quello che ti impone la necessità/lavoro che devi svolgere, non quello che ti impone qualunque sistema operativo. Che è un po' il motivo per cui Windows è snobbato da qualsivoglia sviluppatore di tecnologie non di microsoft: il bassissimo grado di libertà offerto. Sulle PA in Italia sfondi una porta aperta, ci sono parecchie iniziative e io personalmente ho spinto per il cambiamento nella mia città (con un discreto ma non totale successo), ma finché la realtà delle cose non cambia per portare la pagnotta a casa tu (figurato) devi usare quel che ti dice il capo, punto. E se ti impressioni per form in Explorer 6 ti posso dire tranquillamente che la tana del bian coniglio è ben più buia e profonda di così (cosa mi diresti se ti dicessi che molte applicazioni mission critical girano su java 1.5?). Non è mai stata mia intenzione promuovere windows, non lo voglio e come hai fatto ben notare, non ne ha bisogno. E so benissimo quanto linux sia cresciuto lato desktop, specialmente negli ultimi anni, si è passati dal potersi considerare un guru se riuscivi a installare i driver catalyst a una realtà in cui il gaming su linux è non solo possibile ma anche a risultati più che discreti. Tuttavia, la promozione ingiustificata di linux quando la gente ti viene a dire "voglio windows" o "voglio linux che però deve fare le stesse cose come le fa windows e con gli stessi programmi perché sono abituato a quelli" onestamente imho ha poco senso. Se una persona mi dovesse chiedere domattina "voglio un pc gaming e ci voglio solo giocare" non gli dirò mai mettiti linux. Con proton/lutris puoi giocare tranquillamente a moltissimi giochi su linux, ma è inutile consigliare qualcosa di non ufficialmente supportato a gente che non è in grado/non vuole informarsi per risolvere eventuali problemi dati non dall'osticità del sistema ma dall'incompatibilità di esperienza rispetto a windows.

P.S: scrivo questo post un po' assonnato, mi scuso per eventuali errori, correggerò in caso domattina.
 
Non trovo niente di sbagliato voler cercare un esperienza UI/UX simile a Windows: task manager giù, menu etc... e questo lo replica qualsiasi D.E.: KDE di default, GNOME shell con l'estensione dash to panel, Mate modificando la configurazione di default e anche xfce.
Non puoi proporre di certo a un nuovo utente GNOME shell vanilla.
Ho installato Ubuntu 16.04 con unity a un professore che sa usare il PC per stampare, youtube, ascoltare musica, cioè un uso basico (che poi è l'uso della maggior parte di chi usa il PC desktop).
Gli ho spiegato quelle 4 cose che faceva di abitudine con Windows, configurato stampante/scanner etc... Mi ha detto che quello che faceva con Windows, gli viene molto più semplice con Ubuntu soprattutto lo scanner (grazie a simple-scan che è semplicissimo), non gli si blocca più e non ha tutti quei problemi che aveva con Windows, è molto soddisfatto.
Quindi, che sia meglio Windows perché ha l'80% del mercato circa, non è detto, è da valutare caso per caso, perché se usa solo software che è presente solo per Windows, allora è ovvio che non va bene una distro Linux.
 
È un po' quello che volevo dire anch'io @EmmanueleC, spesso la ritrosia è insidiata nell'ignoranza (paura) pienamente comprensibile e nei "luoghi comuni" di cui sopra (Linux=difficoltà.. Windows=lento, pesante, instabile; MacOS/osx=facile, immediato, potente, elegante..).
In particolare il primo aspetto è anche comprensibile: proporre a qualcuno che ha imparato a fare a malapena due cose su Windows di cambiare con un os che ha la fama di essere difficile e per smanettoni.. ovviamente ci metterà del suo per dimostrare che non riesce a fare le cose. Pensare che questa differenza sia data dalla grafica dell'interfaccia è una provocazione all'intelligenza umana!

È sciocco andare a chiedere ad ognuno, che magari non gliene frega niente, di cambiare.. quindi è bene farlo con competenza nel momento in cui si presenta l'occasione. Questo è quello che stiamo facendo come LUG da più di una decina d'anni (oltre ad altre cose tra cui portare L'Open source nella PA locale).

Ho amici e colleghi (smanettoni) che usano convinti e tranquillamente linux-desktop per ogni cosa (ma questo, lo ammetto, in alcuni casi assume dei risvolti ideologici), per quanto mi riguarda io lo uso indifferentemente anche perché, per lavoro non posso andare a interferire gli usi delle aziende dove mi trovo a lavorare e molti software che uso non ci sono per linux. A casa ho da molto tempo un PC/muletto su cui aggiorno sistematicamente le ultime versioni di Ubuntu e che uso per operazioni comuni: posta, multimedia, navigazione.. insomma, un sistema di prova.. devo dire che tutte le complicazioni di cui parli (compresi permessi di amministratore - che ti chiede quando servono, come farebbe Windows - e link simbolici) non mi si sono mai presentate.
Tra le innumerevoli persone che abbiamo "convertito" a Linux desktop, alcune si sono rivolte al LUG per un po' di assistenza, altre addirittura si sono appassionate e hanno seguito altri corsi... magari altri saranno tornati a Windows, ma io penso che molti in realtà usino Linux siano rimasti lì perché si sono accorti che le cose che fanno (navigare ed eventualmente leggere la posta con un client, ma spesso anche no) sono le stesse. Alla fine usano computer con tecnologie potentissime per far andare un browser. Per questo, insieme a Linux, funziona anche l'attività trashware.

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