Manolo De Agostini
Redazione
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Al via questa mattina la XV legislatura con le Camere riunite per eleggere i rispettivi presidenti. Al Senato potrebbe farcela Franco Marini, al quale servono 162 voti per passare al primo scrutinio, insidiato da Giulio Andreotti, candidato della destra e da Roberto Calderoli votato dalla Lega. Meno incerta l'elezione di Fausto Bertinotti alla Camera.
Marini: sono sereno
Dice di essere "sereno". Di avere un "addestramento formidabile" ai testa a testa e conclude, "quando uno in una battaglia politica come questa ha fatto tutto quello che doveva fare per indicare il senso della propria candidatura, non resta altro da fare che andare lì. E ormai se ci dobbiamo contare, ci contiamo". Così Franco Marini, candidato del centrosinistra alla presidenza del Senato.
Berlusconi punta su Andreotti
Giulio Andreotti "rappresenta una forte discontinuità", e se la sua candidatura dovesse passare al Senato i giochi potrebbero riaprirsi, nel senso che a quel punto l'incarico a Romano Prodi verrebbe assegnato dal nuovo Capo dello Stato. Lo avrebbe detto il Premier, Silvio Berlusconi, durante la riunione dei parlamentari azzurri. Una vittoria di Andreotti alla Presidenza del Senato, nel ragionamento del Premier, metterebbe Ciampi di fronte ad una situazione particolare e per questo l'incarico a Prodi verrebbe a quel punto probabilità assegnato dal nuovo Capo dello Stato.
Tremonti pensa al gruppo Misto
Giulio Tremonti potrebbe non iscriversi al gruppo di Forza Italia alla Camera, ma aderire al gruppo misto. Un'ipotesi cui il ministro dell'Economia starebbe pensando, essendo seccato ed amareggiato per la mancata nomina a capogruppo della Camera. Un incarico che non sarebbe stato chiesto da Tremonti ma che gli sarebbe stato offerto e garantito da Silvio Berlusconi. Proprio per questo, quando nel pomeriggio Tremonti ha incontrato Berlusconi che gli ha comunicato che sarebbe stato riconfermato Elio Vito alla presidenza del gruppo di Montecitorio, la delusione sarebbe stata forte, tanto da indurre Tremonti a rifiutare l'offerta di fare lo speaker unico del partito.
Speriamo bene ragazzi, anche se sarà durissima. Auguri alla sinistra :ok:(che sembra che però già litighi - Bertinotti/Mediaset)
Marini: sono sereno
Dice di essere "sereno". Di avere un "addestramento formidabile" ai testa a testa e conclude, "quando uno in una battaglia politica come questa ha fatto tutto quello che doveva fare per indicare il senso della propria candidatura, non resta altro da fare che andare lì. E ormai se ci dobbiamo contare, ci contiamo". Così Franco Marini, candidato del centrosinistra alla presidenza del Senato.
Berlusconi punta su Andreotti
Giulio Andreotti "rappresenta una forte discontinuità", e se la sua candidatura dovesse passare al Senato i giochi potrebbero riaprirsi, nel senso che a quel punto l'incarico a Romano Prodi verrebbe assegnato dal nuovo Capo dello Stato. Lo avrebbe detto il Premier, Silvio Berlusconi, durante la riunione dei parlamentari azzurri. Una vittoria di Andreotti alla Presidenza del Senato, nel ragionamento del Premier, metterebbe Ciampi di fronte ad una situazione particolare e per questo l'incarico a Prodi verrebbe a quel punto probabilità assegnato dal nuovo Capo dello Stato.
Tremonti pensa al gruppo Misto
Giulio Tremonti potrebbe non iscriversi al gruppo di Forza Italia alla Camera, ma aderire al gruppo misto. Un'ipotesi cui il ministro dell'Economia starebbe pensando, essendo seccato ed amareggiato per la mancata nomina a capogruppo della Camera. Un incarico che non sarebbe stato chiesto da Tremonti ma che gli sarebbe stato offerto e garantito da Silvio Berlusconi. Proprio per questo, quando nel pomeriggio Tremonti ha incontrato Berlusconi che gli ha comunicato che sarebbe stato riconfermato Elio Vito alla presidenza del gruppo di Montecitorio, la delusione sarebbe stata forte, tanto da indurre Tremonti a rifiutare l'offerta di fare lo speaker unico del partito.
Speriamo bene ragazzi, anche se sarà durissima. Auguri alla sinistra :ok:(che sembra che però già litighi - Bertinotti/Mediaset)