IL MIGLIORE SPORTIVO DELLA STORIA secondo voi

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Resta il fatto che sport che ti mettano in gioco totalmente, per quello che intendi tu nella parola "totalmente" (che ripeto, non condivido, ma sono opinioni) ce ne sono pochi.

I centometristi sono macchine che praticano a memoria di gran lunga peggio dei calciatori, sanno già quante falcate dovranno fare per coprire la distanza, corrono praticamente in apnea. Eppure, io lo trovo ugualmente una cosa fantastica e spettacolare.

Poi comunque io sono un amante dello sport in generale, dal calcio al basket, dai motori al ciclismo, dall'atletica agli sport invernali al nuoto e chi più ne ha più ne metta. Seguo qualunque cosa con più o meno passione. Forse giusto il tennis non mi dice proprio nulla.

Sarà la cultura italiana (a differenza di molti, però, non lo reputo un difetto: in fondo il calcio fa parte della storia sportiva di questo paese alla pari del baseball e dell'nba in america), ma per me il calcio rimane il calcio. Sportivamente (forse più emotivamente quasi) parlando, mi da emozioni uniche.
 
Resta il fatto che sport che ti mettano in gioco totalmente, per quello che intendi tu nella parola "totalmente" (che ripeto, non condivido, ma sono opinioni) ce ne sono pochi.

I centometristi sono macchine che praticano a memoria di gran lunga peggio dei calciatori, sanno già quante falcate dovranno fare per coprire la distanza, corrono praticamente in apnea. Eppure, io lo trovo ugualmente una cosa fantastica e spettacolare.

Poi comunque io sono un amante dello sport in generale, dal calcio al basket, dai motori al ciclismo, dall'atletica agli sport invernali al nuoto e chi più ne ha più ne metta. Seguo qualunque cosa con più o meno passione. Forse giusto il tennis non mi dice proprio nulla.

Sarà la cultura italiana (a differenza di molti, però, non lo reputo un difetto: in fondo il calcio fa parte della storia sportiva di questo paese alla pari del baseball e dell'nba in america), ma per me il calcio rimane il calcio. Sportivamente (forse più emotivamente quasi) parlando, mi da emozioni uniche.
il centometrista quando corre spinge al massimo il suo corpo, adottare una strategia o mettere in atto una gestione non vuol dire non dare il massimo.

Nel calcio così come nel basket o nel baseball che cosa porti il limite ? Nulla, a differenza invece forse del Rugby, Football o persino la monotona marcia.
Il calcio è lo "sport" più diffuso perchè divertente da praticare, costante dal punto di vista dello spettacolo, semplice da praticare / iniziare e fornire pochissime restrizioni dal punto di vista fisico, in pratica è anche quello più accessibile.

Il
calciatore può essere definito sportivo perchè così è classificato e perchè così vogliono coloro che non accettano il contrario, ma rimane sempre un attività dove gli attributi non si tirano fuori nemmeno per sbaglio a meno che non si ritenga "pericoloso" il rischio di bua al ginocchio o al piede.
Tutt'altra roba rispetto a Zanardi che perso le gambe, Rainey che si è spezzato la schiena, Lauda che è finito al rogo, Alì che rischiava la vita ad ogni match finendo poi come sappiamo o Lance Armstrong che ha sconfitto sul serio il cancro e ha vinto il tour de france, e ultimamente ci sarebbe anche baumgartner che molti hanno letteralmente snobbato durante il suo lancio per vedere la classica partitella da 4 soldi.
 
Ultima modifica:
Passi per il calciatore, che magari specie in determinati ruoli corre poco (che poi anche lì, più che altro ci sono tante pause, vai a dire ad un ala, specie in determinati moduli dove fa reparto da solo, che non corre).

Ma hai mai visto una partita o giocato a basket? Dire che un giocatore di basket non corra è, scusami, abbastanza stupido. Gli esempi che tiri fuori tu, ad esempio Lauda e Zanardi, hanno rischiato grosso entrambi perchè correvano su macchine di cartone che esplodevano al primo impatto o si accartocciavano su loro stesse peggio della carta da cucina.

Stessa cosa per le gruppo B di rally.

Non capisco e ritengo senza alcun senso questo metro di paragone. Questa continua ricerca del limite assoluto... mi sembra follia. E lo sport non è solo follia, fortunatamente.
 
Per me è questo , L'atleta Totale
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:asd:
 
Voi non avete ben chiaro cosa voglia dire competizione agonistica secondo me. Il rischio della vita (tra l'altro inneggiare ad un particolare sport solo perchè lì si rischia la vita, mi sembra cosa di dubbio gusto) non c'entra proprio nulla con la parola agonismo. Poi vorrei capire in quale mondo il calcio non sarebbe una competizione agonistica. Siamo tutti d'accordo che un calciatore, in condizioni normali, non rischia la vita ed i pochi che ci lasciano le penne sono persone con patologie pregresse (o piene di farmaci?), ma definire il calcio ad alti livelli non agonismo è follia.

Se il calcio è così semplice, se possono praticarlo tutti, se è un gioco senza alcun agonismo, spiegatemi come mai di Maradona o Messi ne nasce uno ogni 50 anni.

Se proprio dovessi versare critica nei confronti di uno sport, mi concentrerei più su quei determinati sport che (principalmente causa doping) sono una farsa ormai da tempo tipo il ciclismo e, con mio grandissimo dispiacere e rammarico, anche l'atletica leggera (che adoro).

Purtroppo anche i ciclisti amatoriali sono risultati positivi al doping, quasi 1 su 6, non conosco i risultati del test sull'atletica, ma non credo che i numeri siano così preoccupanti.

Quando gli sportivi professionisti si dopano, purtroppo lo fanno per i soldi: risultati migliori -> guadagni migliori, ma i ciclisti amatoriali, soprattutto quelli che sanno che non diventeranno mai professionisti? Che si dopano a fare?

C'é da tenere conto che a volte le normative sono piuttosto severe: un calciatore rischiò la squalifica, perché, punto da un insetto, utilizzò una pomata cortisonica, datagli dal medico della squadra, che venne sanzionato (o lui o la squadra): può davvero incrementare le prestazioni una pomata simile, anche se fosse stata presa senza che fosse indispensabile?
 
Passi per il calciatore, che magari specie in determinati ruoli corre poco (che poi anche lì, più che altro ci sono tante pause, vai a dire ad un ala, specie in determinati moduli dove fa reparto da solo, che non corre).

Ma hai mai visto una partita o giocato a basket? Dire che un giocatore di basket non corra è, scusami, abbastanza stupido. Gli esempi che tiri fuori tu, ad esempio Lauda e Zanardi, hanno rischiato grosso entrambi perchè correvano su macchine di cartone che esplodevano al primo impatto o si accartocciavano su loro stesse peggio della carta da cucina.

Stessa cosa per le gruppo B di rally.

Non capisco e ritengo senza alcun senso questo metro di paragone. Questa continua ricerca del limite assoluto... mi sembra follia. E lo sport non è solo follia, fortunatamente.
Non ho detto che non corrono, intendevo dire che non c'è nulla nel calcio o nel basket che ti consente di mettere alla frusta qualche tuo limite fisico o mentale e quindi far uscire fuori la determinazione umana.

Lo sport non è follia, nessuno di quei piloti correva per follia e nessuno voleva incidentare, sono sportivi di massima categoria per il semplicemente fatto che eran disposti a mettere la competizione oltre la vita quando occorreva, indipendentemente dal fatto che si siano mai fatti male o meno ( tipo Rossi o Schumacher per fare un esempio che non hanno mai subito nulla di grave ).

l'attività che fai è solo il modo con cui manifesti la tua competitività ma l'agonismo è un senso universale per tutti e c'è chi è disposto ad arrivare a certi limiti e chi invece non gli si avvicina nemmeno, tutto quì.
Lauda non correva in una macchina di cartone, è stato solo un brutto incidente, Zanardi è finito di traverso in mezzo ad un gruppone che viaggiava a oltre 300 orari, nemmeno un carro armato sarebbe uscito illeso.
 
Ultima modifica:
@oldschoolshoter Schumacher fece un terribile incidente a Silverstone nel 2009, Rossi nel 2010 si ruppe una gamba e salì sulla moto dopo soli 45 giorni dall'incidente, lo presero in braccio per farlo salire e se avesse vinto lo avrebbero fatto salire sul podio con il montacarichi.
 
@oldschoolshoter Schumacher fece un terribile incidente a Silverstone nel 2009, Rossi nel 2010 si ruppe una gamba e salì sulla moto dopo soli 45 giorni dall'incidente, lo presero in braccio per farlo salire e se avesse vinto lo avrebbero fatto salire sul podio con il montacarichi.
ho parlato di incidenti gravi, tipo quello di Kubica per intenderci dove ha rischiato di perdere un braccio e una gamba.
 
ho parlato di incidenti gravi, tipo quello di Kubica per intenderci dove ha rischiato di perdere un braccio e una gamba.

Hai nominato proprio quello che non si é fatto male per davvero in formula 1, ma con i Rally. Fino al 2009 quasi tutti gli anni un pilota si faceva male, ora fortunatamente non si fa male praticamente nessuno, sempre che qualcuno non faccia imprudenze (Massa quest'anno é finito all'ospedale per accertamenti, ma visto che ha corso la gara dopo vuol dire che non si é fatto tanto male, meno male, perché nel 2009 poteva lasciarci la pelle per colpa di un bullone), anche se Alonso, se l'anno scorso non si abbassava, avrebbe rischiato di farsi davvero male (Grosjean, credo, gli volò addosso) e Schumacher nel 2010 (o '11) dopo un testacoda fece un frontale e si ritrovò la ruota di Liuzzi a pochi cm dal casco.
 
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Scusate se sono anacronistico ma un esempio di sportività, coraggio, lealtà e talento assoluto come è stato Tazio Nuvolari non ha termini di paragone con gli sportivi di oggi (e forse neppure con quelli di ieri): campione nelle due come nelle quattro ruote ha lasciato un segno indelebile nella storia dello sport. "Un prodigio insuperato dell'istinto ai limiti delle possibilità umane e delle leggi fisiche": così lo definì Enzo Ferrari.

Completamente d'accordo, anche dal mio punto di vista Nivola è il più grande.
Nurburgring 1935, con una monoposto molto meno potente rispetto alle rivali tedesche (50/100cv) Nivola fa una delle sue più grandi imprese, vincendo a mezzo giro dalla fine con gli pneumatici letteralmente distrutti, schiaffando l'inno di Mameli davanti ai nazisti. Per non parlare di quando guidò la monoposto con una distorsione (e successiva fasciatura rigida) al polso oer evitare un incidente, guidando con una mano a 200 km/h sul rettilineo per farla riposare.
Gli aneddoti sono tanti, leggendo qualche libro su questo grande pilota (e grande persona, che ha subìto molti eventi drammatici) ci si può fare un'idea su questo personaggio. Un pilota con la P maiuscola, quando le auto le guidavi con tutti i muscoli del corpo e con una profonda incoscienza.
ps le altre scelte sono tutte condivisibili, anche io adoro M. Jordan, Senna, cassius clay, ma per una questione di affinità e di amore verso le auto per me il più grande è lui.
 
inventore della "sbandata controllata", oggi detta derapata... ed allora c'era veramente un guadagno, poi con l'avvento dei differenziali avanzati, anche il Nivola si è dovuto adattare.
per lui le curve erano "il guadagno". e ho detto tutto. :asd:
un grande, probabilmente il più grande in senso assoluto... e qua c'è qualcosa di più del semplice sport.

l'ultimo dei grandi piloti antichi, il primo dei moderni
 
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