INTRODUZIONE A PYTHON
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Il linguaggio più utilizzato per la gestione dell'interfaccia GPIO è Python, integrato in Raspbian, con un ambiente di sviluppo (IDE) denominato IDLE. Non tutti i moduli Python sono disponibili negli archivi di Raspbian e quelli che lo sono spesso non sono aggiornati, eventualmente per installare le versioni non disponibili (o non aggiornate) si può ricorrere a PyPI (Python package index), utilizzando il tool pip.
I moduli compatibili con Python 2 hanno il prefisso python-, quelli compatibili con Python 3 hanno il prefisso python3-.
Python è stato ideato da un informatico olandese, Guido van Rossum, ed è un linguaggio che possiede una sintassi molto semplice, in grado di facilitare e di rendere veloce la stesura dei programmi; essendo "open source", può essere liberamente utilizzabile (anche in ambito commerciale).
Il nome Python deriva dal noto show televisivo della BBC "Monty Python's Flying Circus" :asd:
Il "sorgente" non viene compilato poiché Python è un linguaggio interpretato, da questo punto di vista può essere considerato un linguaggio di scripting.
L'ambiente di sviluppo IDLE comprende l'editor di codice sorgente e la "Shell" che "interpreta" ed esegue gli script.
Richiamiamo brevemente le caratteristiche più importanti del linguaggio:
1) può essere utilizzato su diverse piattaforme (Windows, Linux, MacOS): si dice che è "multipiattaforma";
2) usa 3 diversi "paradigmi" di programmazione, è possibile "adattare" il proprio "stile" di programmazione al modello al quale ci si "ispira" per risolvere un certo problema: la programmazione strutturata, simile a quella adottata dal Pascal e dal C, la programmazione ad oggetti (OOP), in cui si definiscono gli oggetti che compongono un problema e le "correlazioni" tra di essi, ed infine la programmazione funzionale, basata sul concetto di "funzione" matematica (sempre al fine di risolvere problemi);
3) sono disponibili parecchie strutture dati "predefinite", che fanno risparmiare tempo per la loro implementazione;
4) la "tipizzazione" dei dati avviene dinamicamente: i dati, a differenza di quanto avviene nel Pascal, non richiedono alcuna dichiarazione esplicita del loro tipo;
5) i programmi possono essere "modulari" e indipendenti: un modulo può essere salvato e facilmente importato in altri programmi.
Le librerie "standard" sono molte (senza considerare quelle di terze parti) e consentono, oltre che le normali attività di programmazione, la progettazione di interfacce grafiche (GUI).
I programmi sono molto compatti, la dichiarazione delle variabili e dei parametri delle funzioni non è necessaria ed è possibile il raggruppamento delle istruzioni semplicemente "indentando" il codice (anziché utilizzare le parentesi o quant'altro).
L'interfaccia IDLE si avvia dal desktop e nella schermata di avvio comparirà il classico prompt di Python (>>>).
Essendo il prompt un REPL, è possibile ottenere la stampa direttamente sullo schermo senza utilizzare print.
Le variabili si usano come in una calcolatrice: ad esempio, scrivendo >>>7+3, nella riga successiva verrà stampato 10.
Scegliendo dal menu' l'opzione NEW si può creare un nuovo file, ad es. >>>print ("Addio mondo crudele !"), lo si salva con SAVE e lo si esegue con RUN (e poi RUN MODULE o F5): sullo schermo apparirà la scritta "Addio mondo crudele !" :asd:
A presto ;)
P.S.
https://www.python.org/ :sisi: