I nostri progetti con il Raspberry Pi

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Complimenti bei progetti!!! :rock:

Ho un raspberry pi 2b in qualche scatolo quasi mai utilizzato e un arduino anche da qualche altra parte che l'ho comprato per imparare con qualche progetto, appena trovo qualcosa di semplice e carina da fare mi ci metto...

Il problema che di programmazione non ci capisco quasi nulla, mentre di elettronica me la cavo...
:D Grazie
Ah ma se c'è da tirare dentro anche gli arduino, ho uno scaffale di una libreria che è più fornito di qualsiasi stand da fiera dell'elettronica :D
Mah, ti dirò, con arduino puoi fare quello che vuoi, e la programmazione è molto basilare ( eccetto se vuoi fare cose strane ), quindi tipo per rilevare la temperatura e salvare il dato su una scheda sd, basta fare copia ed incolla del codice che trovi da internet, perchè fanno tutto le librerie.
 
:D Grazie
Ah ma se c'è da tirare dentro anche gli arduino, ho uno scaffale di una libreria che è più fornito di qualsiasi stand da fiera dell'elettronica :D
Mah, ti dirò, con arduino puoi fare quello che vuoi, e la programmazione è molto basilare ( eccetto se vuoi fare cose strane ), quindi tipo per rilevare la temperatura e salvare il dato su una scheda sd, basta fare copia ed incolla del codice che trovi da internet, perchè fanno tutto le librerie.

Ci certo ma io l'ho comprato per poter imparare qualcosa nel tempo libero sulla programmazione, infatti ho comprato il kit originale dal Sito ufficiale che c'è anche il libro in italiano con le varie spiegazioni e qualche piccolo "progetto" con i vari componenti.

Copia ed incolla non mi è mai piaciuto perché va a finire che non imparo nulla.
 
Ci certo ma io l'ho comprato per poter imparare qualcosa nel tempo libero sulla programmazione, infatti ho comprato il kit originale dal Sito ufficiale che c'è anche il libro in italiano con le varie spiegazioni e qualche piccolo "progetto" con i vari componenti.

Copia ed incolla non mi è mai piaciuto perché va a finire che non imparo nulla.
sì sì capisco, ma per leggere la temperatura c'è una linea di codice :sisi:
C#:
dht.readTemperature();
 
io col mio pi3b+, mi limito ad usarlo come media player via rete con telecomando e osmc - su una microsd da pochi GB.
Mentre quando mi va cambio la microsd e su un altra hoRetropie per il retrogaming e joystick arcade dedicato :)
 
Ultima modifica:
INTRODUZIONE ALLA BOARD RASPBERRY PI (prima parte)
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Non tutti conoscono la board Raspberry PI (la sigla PI fa riferimento a Python, linguaggio utilizzato nella programmazione della scheda), qui ne illustreremo brevemente le caratteristiche fondamentali :sisi:
Innanzitutto diciamo che la board Raspberry ha dimensioni ridotte, paragonabili a quelle di una carta di credito, e costo contenuto ed è in grado di svolgere tutte le operazioni tipiche di un PC (possiede anche una GPU dotata di uscita video ad alta definizione, in grado di decodificare filmati Blu-Ray e supportare giochi 2D/3D).
Recentemente è uscito il nuovo modello di Raspberry PI 4 Modello B, di cui troverete la recensione qui:
https://www.tomshw.it/hardware/raspberry-pi-4-model-b-recensione/ :ok:
La fondazione Raspberry, guidata da Mullins e Upton, è un ente non-profit che si prefigge di "accostare" i giovani alla conoscenza del "mondo cibernetico" :asd:
Elencherò ora alcune delle caratteristiche più importanti della scheda (perdonatemi se sarò più conciso del solito); ricordo che esistono due modelli, quello A e quello B, della board, con delle lievi differenze:

SoC (System-on-Chip) BCM2835 (che contiene la CPU, la GPU, il DSP e l'SDRAM);
CPU Arm1176JZF-S con Core a 700MHz;
GPU Broadcom VideoCore IV OpenGL 2.0 (1080p@30fps - H.264 High Profile Decode - Low Power);
SDRAM da 256MB (modello A) e 512MB (modello B);
Porte USB, uscita audio (jack da 3.5mm), uscita video composito (connettore RCA), uscita HDMI, connettore per le memory-card, periferiche di I/O low-level, timer RTC, connettori DSI (per display LCD, ecc.) e CSI (per webcam, ecc.), alimentazione da +5 Vcc (tramite microUSB o connettore GPIO) :sisi:
La porta Ethernet non è presente nel modello A della scheda :(

L'architettura della CPU ARM utilizzata è denominata RISC (mentre quella dei processori X86 Intel e AMD si chiama CISC, a complessità circuitale maggiore) presenta un set ridotto di istruzioni macchina, un minor numero di transistor e bassi consumi. La versione ARMv6 contiene anche un coprocessore matematico.
La SDRAM da 512MB o da 1GB potrebbe apparire modesta se paragonata alla capacità di memorizzazione di un moderno PC ma occorre considerare che il sistema operativo Linux, ottimizzato per poter operare con microchip ARM, è perfettamente in grado di ottimizzare le risorse nel miglior modo possibile :asd:
Le porte USB vengono usate per il collegamento di mouse e tastiere, HDD esterni e chiavette Wi-Fi (in alcuni casi è consigliabile utilizzare un hub USB con alimentazione separata, in modo da non "sovraccaricare" la board).
L'uscita video si può collegare, attraverso un ingresso HDMI (è supportata la versione 1.4), ad un monitor/TV LCD (dotato, per l'appunto, di tale ingresso HDMI) metre l'uscita composita consente di collegare monitor/TV analogici.
Di conseguenza i cavi da utilizzare sono: quello HDMI, quello RCA (giallo) ed eventualmente un adattatore RCA-SCART.
Gli standard PAL e NTSC sono entrambi supportati.
Il jack audio da 3.5mm è in grado di "sdoppiare" il segnale audio nei due canali separati (destro e sinistro), generalmente i colori delle due "linee" sdoppiate sono rosso e bianco.
Per concludere faccio un accenno alle altre due connessioni video disponibili sulla scheda: quella SDI e quella CSI.
La connessione SDI (seriale digitale) consente di connettere monitor LCD di tablet e smartphone, la connessione CSI (seriale camera) permette il collegamento con webcam e telecamere digitali.
I cavi utilizzati per i connettori SDI e CSI sono quelli "flat" (cioè piatti) flessibili.
Alla prossima ;)
 
Ultima modifica da un moderatore:
Non tutti conoscono la board Raspberry PI (la sigla PI fa riferimento a Python, linguaggio utilizzato nella programmazione della scheda), qui ne illustreremo brevemente le caratteristiche fondamentali :sisi:
Innanzitutto diciamo che la board Raspberry ha dimensioni ridotte, paragonabili a quelle di una carta di credito, e costo contenuto ed è in grado di svolgere tutte le operazioni tipiche di un PC (possiede anche una GPU dotata di uscita video ad alta definizione, in grado di decodificare filmati Blu-Ray e supportare giochi 2D/3D).
Recentemente è uscito il nuovo modello di Raspberry PI 4 Modello B, di cui troverete la recensione qui:
https://www.tomshw.it/hardware/raspberry-pi-4-model-b-recensione/ :ok:
La fondazione Raspberry, guidata da Mullins e Upton, è un ente non-profit che si prefigge di "accostare" i giovani alla conoscenza del "mondo cibernetico" :asd:
Elencherò ora alcune delle caratteristiche più importanti della scheda (perdonatemi se sarò più conciso del solito); ricordo che esistono due modelli, quello A e quello B, della board, con delle lievi differenze:

SoC (System-on-Chip) BCM2835 (che contiene la CPU, la GPU, il DSP e l'SDRAM);
CPU Arm1176JZF-S con Core a 700MHz;
GPU Broadcom VideoCore IV OpenGL 2.0 (1080p@30fps - H.264 High Profile Decode - Low Power);
SDRAM da 256MB (modello A) e 512MB (modello B);
Porte USB, uscita audio (jack da 3.5mm), uscita video composito (connettore RCA), uscita HDMI, connettore per le memory-card, periferiche di I/O low-level, timer RTC, connettori DSI (per display LCD, ecc.) e CSI (per webcam, ecc.), alimentazione da +5 Vcc (tramite microUSB o connettore GPIO) :sisi:
La porta Ethernet non è presente nel modello A della scheda :(

L'architettura della CPU ARM utilizzata è denominata RISC (mentre quella dei processori X86 Intel e AMD si chiama CISC, a complessità circuitale maggiore) presenta un set ridotto di istruzioni macchina, un minor numero di transistor e bassi consumi. La versione ARMv6 contiene anche un coprocessore matematico.
La SDRAM da 512MB o da 1GB potrebbe apparire modesta se paragonata alla capacità di memorizzazione di un moderno PC ma occorre considerare che il sistema operativo Linux, ottimizzato per poter operare con microchip ARM, è perfettamente in grado di ottimizzare le risorse nel miglior modo possibile :asd:
Le porte USB vengono usate per il collegamento di mouse e tastiere, HDD esterni e chiavette Wi-Fi (in alcuni casi è consigliabile utilizzare un hub USB con alimentazione separata, in modo da non "sovraccaricare" la board).
L'uscita video si può collegare, attraverso un ingresso HDMI (è supportata la versione 1.4), ad un monitor/TV LCD (dotato, per l'appunto, di tale ingresso HDMI) metre l'uscita composita consente di collegare monitor/TV analogici.
Di conseguenza i cavi da utilizzare sono: quello HDMI, quello RCA (giallo) ed eventualmente un adattatore RCA-SCART.
Gli standard PAL e NTSC sono entrambi supportati.
Il jack audio da 3.5mm è in grado di "sdoppiare" il segnale audio nei due canali separati (destro e sinistro), generalmente i colori delle due "linee" sdoppiate sono rosso e bianco.
Per concludere faccio un accenno alle altre due connessioni video disponibili sulla scheda: quella SDI e quella CSI.
La connessione SDI (seriale digitale) consente di connettere monitor LCD di tablet e smartphone, la connessione CSI (seriale camera) permette il collegamento con webcam e telecamere digitali.
I cavi utilizzati per i connettori SDI e CSI sono quelli "flat" (cioè piatti) flessibili.
Alla prossima ;)
Grazie @gronag dell'approfondimento! :+1:
 
INTRODUZIONE ALLA BOARD RASPBERRY PI (seconda parte)
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Continuiamo questa mini-guida alla board Raspberry PI parlando delle periferiche: la scheda, non avendo una memoria di massa integrata, prevede la memorizzazione dei dati e del S.O. su una memoria Flash di tipo SD (Secure Digital), dotata di almeno 4GB di capacità (sulla scheda c'è l'apposito slot per le SD card).
L'operazione di "boot" è la stessa con cui un PC carica Windows su un drive (HDD o SSD).
Per quanto riguarda la connessione alla rete, la porta Ethernet è presente soltanto nel modello B della scheda (nel modello A è richiesto un adattatore USB-Ethernet) ed è possibile il collegamento cablato (utilizzando l'uscita RJ45) con un router (l'assegnazione dell'IP address attraverso il protocollo DHCP è automatica) oppure direttamente col PC, usando l'interfaccia Auto-MDIX.
Collegando una "chiavetta" Wi-Fi USB compatibile col protocollo IEEE802.11x e con Linux (oltre che con i vari tipi di crittografia), è possibile realizzare una rete wireless.
Diamo ora un'occhiata al connettore GPIO a 26 pin, ecco la piedinatura:

348250

I piedini sono 26, distribuiti su due file da 13 pin ciascuna, su una fila compaiono i pin pari e sull'altra ci sono i pin dispari.
Faccio notare che la distribuzione dei vari segnali sui pin può essere modificata man mano che vengono rilasciate nuove versioni del Raspberry, è importante quindi fare riferimento al numero di revisione (hardware) della scheda, ad esempio tramite il comando cat/proc/cpuinfo.
I cavetti per la connessione al GPIO possono essere singole prese "femmine" oppure classici cavi flat.
Sulla board sono presenti anche un jumper (P6) per il reset (riavvio) del microcontrollore (non essendoci un apposito pulsante) e un connettore P5 per aggiungere una seconda linea I2C o una linea di handshaking per l'UART:


348252

Infine, per ciò che riguarda l'alimentazione, il Raspberry può essere alimentato a +5 Vcc (corrente massima di 1 A ma dipende dal modello di scheda, potrebbe esserne richiesta di più) con un alimentatore dotato di connettore micro-USB oppure direttamente da una porta USB di un PC.
La tolleranza sulla tensione d'alimentazione è di +/- 0.25 Vcc, vale a dire che, per non provocare malfunzionamenti della scheda, la tensione non deve scendere sotto 4.75 Vcc e non deve superare 5.25 Vcc.
Volendo utilizzare un portabatterie con 4 batterie AA (stilo) a tensione nominale di 1.5 V, si otterrebbe un totale di 6 Vcc (4 stilo in serie), che non va bene; è preferibile utilizzare batterie ricaricabili al NiMH (nichel-idruro di metallo) "ibride" a tensione nominale di 1.2 V, ottenendo così un valore di tensione totale di 4.8 Vcc di alimentazione, che va più che bene.
A presto ;)
 
INTRODUZIONE ALLA BOARD RASPBERRY PI (seconda parte)
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Continuiamo questa mini-guida alla board Raspberry PI parlando delle periferiche: la scheda, non avendo una memoria di massa integrata, prevede la memorizzazione dei dati e del S.O. su una memoria Flash di tipo SD (Secure Digital), dotata di almeno 4GB di capacità (sulla scheda c'è l'apposito slot per le SD card).
L'operazione di "boot" è la stessa con cui un PC carica Windows su un drive (HDD o SSD).
Per quanto riguarda la connessione alla rete, la porta Ethernet è presente soltanto nel modello B della scheda (nel modello A è richiesto un adattatore USB-Ethernet) ed è possibile il collegamento cablato (utilizzando l'uscita RJ45) con un router (l'assegnazione dell'IP address attraverso il protocollo DHCP è automatica) oppure direttamente col PC, usando l'interfaccia Auto-MDIX.
Collegando una "chiavetta" Wi-Fi USB compatibile col protocollo IEEE802.11x e con Linux (oltre che con i vari tipi di crittografia), è possibile realizzare una rete wireless.
Diamo ora un'occhiata al connettore GPIO a 26 pin, ecco la piedinatura:

Visualizza allegato 348250

I piedini sono 26, distribuiti su due file da 13 pin ciascuna, su una fila compaiono i pin pari e sull'altra ci sono i pin dispari.
Faccio notare che la distribuzione dei vari segnali sui pin può essere modificata man mano che vengono rilasciate nuove versioni del Raspberry, è importante quindi fare riferimento al numero di revisione (hardware) della scheda, ad esempio tramite il comando cat/proc/cpuinfo.
I cavetti per la connessione al GPIO possono essere singole prese "femmine" oppure classici cavi flat.
Sulla board sono presenti anche un jumper (P6) per il reset (riavvio) del microcontrollore (non essendoci un apposito pulsante) e un connettore P5 per aggiungere una seconda linea I2C o una linea di handshaking per l'UART:


Visualizza allegato 348252

Infine, per ciò che riguarda l'alimentazione, il Raspberry può essere alimentato a +5 Vcc (corrente massima di 1 A ma dipende dal modello di scheda, potrebbe esserne richiesta di più) con un alimentatore dotato di connettore micro-USB oppure direttamente da una porta USB di un PC.
La tolleranza sulla tensione d'alimentazione è di +/- 0.25 Vcc, vale a dire che, per non provocare malfunzionamenti della scheda, la tensione non deve scendere sotto 4.75 Vcc e non deve superare 5.25 Vcc.
Volendo utilizzare un portabatterie con 4 batterie AA (stilo) a tensione nominale di 1.5 V, si otterrebbe un totale di 6 Vcc (4 stilo in serie), che non va bene; è preferibile utilizzare batterie ricaricabili al NiMH (nichel-idruro di metallo) "ibride" a tensione nominale di 1.2 V, ottenendo così un valore di tensione totale di 4.8 Vcc di alimentazione, che va più che bene.
A presto ;)
Complimentoni! Molto chiara e interessante. :+1:

PS. Le immagini sotto spoiler
 
Bravo!
ieri ho provato librelec sul pi3b e mi è piaciuto, mi sembra un filino più reattivo di osmc ma ancora anni luce dall'uso di kodi su un PC per quanto vecchio. Mi piacerebbe provarlo su pi4 ma magari più avanti
 
il nuovo raspberry 4 di nuovi codec arriva solo fino al H265 giusto? Non ha l' AV 1 giusto ? avrei l'occasione di prenderlo in america , meglio la ver. 4GB a 60$ o la 2GB a 50$ ?
oppure un Odroid c2\N2?
 
Ultima modifica:
INTRODUZIONE AL SOFTWARE DEL RASPBERRY PI
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Per poter operare con la board Raspberry Pi è necessario disporre di alcuni componenti (il cavo HDMI, l'alimentatore da 5V +Vcc, la SD card e una tastiera e/o un mouse USB) ed effettuare alcune operazioni "preliminari" prima di alimentarla: 1) si inserisce la card SD nel lettore di memory card; 2) si collega l'hub USB, se richiesto, e lo si alimenta; 3) si collega il mouse o la tastiera USB; 4) si collega la scheda col monitor/TV mediante il cavo HDMI (oppure il video composito RCA, ecc.); 5) si possono collegare eventuali chiavette Wi-Fi USB, cavo Ethernet, drive esterni, ecc.; 6) infine si connette l'alimentatore nella micro-USB e si alimenta la scheda.
Consiglio di alimentare la scheda (con l'interruttore dell'alimentatore in OFF) come ultimo passo operativo al fine di una corretta "prassi" di utilizzo. A questo punto la board eseguirà l'operazione di boot, caricando il S.O. (memorizzato nella SD card) e visualizzando i relativi messaggi sullo schermo del monitor.
In generale il micro-controller ARM non è compatibile con i sistemi operativi "a sorgente chiuso" (closed source), come Windows o MacOS, ma la Microsoft ha realizzato un S.O., chiamato Windows 10 IoT Core, compatibile coi processori ARM e in grado di "interfacciare" Raspberry Pi con l'ambiente Windows, "allargando", in tal modo, la "base" di utilizzo della board alla piattaforma Microsoft.
Ne riparleremo in seguito, se si presenterà l'occasione, per ora possiamo dire che Raspberry utilizza il S.O. "open source" GNU/Linux.
Al sito www.raspberrypi.org/downloads si può scaricare il tool NOOBS, che contiene alcune "distro" di Linux, tra cui Raspbian (distro di Debian, nel sito viene denominata "Raspbian Wheezy"), ottimizzato per l'hardware della scheda, e Pidora. Il file immagine (con estensione .img), compresso nel formato zip, deve essere masterizzato (una volta decompresso) sulla SD card (preventivamente formattata in FAT-32) da almeno 4GB di capacità.
Una volta inserita la memory-card SD nel lettore e alimentata la scheda, sul video comparirà la finestra di accesso alle distro NOOBS, tra cui anche Raspbian, si seleziona una di queste e si procede con l'installazione (cliccando su "Install"). A questo punto compare la finestra di configurazione di Raspi (nel caso in cui si sia scelta la distro Raspbian), denominata Raspi-config, e la prima operazione da effettuare è l'update del sistema (dalle opzioni avanzate), per cui occorre necessariamente il collegamento attivo ad Internet tramite cavo Ethernet o connessione wireless.
Per terminare la configurazione, si sceglie la modalità desktop ("Enable boot to desktop/scratch"), si esce dall'applicazione e si riavvia il sistema (per accedere a NOOBS si deve premere il tasto SHIFT sulla tastiera al boot del sistema).
Una possibilità molto interessante riguarda il fatto che l'utente può cambiare S.O. in modo da "adattare" il software alle "esigenze" applicative che si intendono soddisfare; i sistemi operativi disponibili, infatti, vengono ottimizzati per le particolari applicazioni richieste.
Oltre al già citato Pidora (derivato da Fedora), intendo qui menzionare Moebius (basato su Debian), GamePi-OS (per gli emulatori di giochi), RISC OS (per gli sviluppatori), Occidentalis (adatto all'insegnamento dell'elettronica), OpenELEC (S.O. basato su XBMC) e tanti altri.
A presto ;)

P.S. Vorrei ricordare che la board Raspberry Pi viene venduta senza contenitore, in commercio esistono degli appositi contenitori, con i fori in corrispondenza dei vari connettori, che consentono la completa "maneggevolezza" della scheda in condizioni di totale sicurezza; nonostante sia schermata elettricamente e protetta da uno speciale strato di vernice isolante, suggerisco di avere la massima accortezza nella sua manipolazione, ad esempio afferrandola sempre sui bordi senza toccare i componenti elettronici (suggerimento, peraltro, consigliabile per tutte le schede elettroniche in generale).
https://www.kubii.it/21-contenitori-raspberry-pi :sisi:
 
Ultima modifica da un moderatore:
Nuovo progetto: adibirlo a cornice digitale per le foto connesso in rete.
Il pannellino vorrei prenderlo bello grande, almeno 10" perchè si vedano bene. Si riesce a riutilizzare un vecchio monitor magari?
 
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