Con il termine 'azzerare' io intendevo lo zero fill, cioè la sovrascrittura di tutti i settori con zero ridondanti da parte del processo di formattazione.
Volendo, si può formattare effettuando uno fill dei settori con altri tipi di pattern (quindi non per forza con gli zero) se si utilizza un programma più sofisticato che permette di variarne il valore, però comunemente i software di formattazione utilizzano lo zero fill.
Si può usare qualsiasi pattern, non ha importanza.
Se il settore danneggiato viene subito formattato con successo (quindi se passa il controllo ECC al primo colpo) allora verrà ancora utilizzato e non sarà più marcato come pendente, se invece viene formattato ma a fatica (quindi se il controllo ECC non viene verificato al primo tentativo) allora avverrà un tentativo di riallocamento (che può andare a buon fine oppure no).
Ne i software ne il sistema operativo sono in grado di riallocare i settori, soltanto il firmware del disco è in grado di farlo, quello che al massimo possono fare i SW è 'spingere' il firmware ad accorgersi che c'è un certo problema su un certo settore quando vanno a lavorare in lettura o in scrittura su di esso.
Non è assolutamente necessario riuscire a formattare un settore già marcato come pendente per farlo riallocare, lo si può far riallocare anche in fase di lettura (ma è più difficile).
Se il settore pendente, dopo diversi tentativi, viene letto correttamente (quindi supera anche il controllo ECC) allora i dati in esso contenuti vengono copiati su un settore di riserva in spare area e la posizione del settore danneggiato viene registrata in una lista speciale chiamata 'Grown list' che si trova su un modulo firmware detto 'G-list', così alla prossima riaccensione del disco verrà caricata la G-list nella cache e il firmware del disco darà istruzione di non compiere più operazioni su tale settore (isolamento del settore danneggiato) e allo stesso tempo di utilizzare al suo posto il relativo settore di riserva situato in spare area sul quale erano stati faticosamente copiati i dati dal settore ormai isolato.
Per questo motivo osservando lo stato smart possiamo notare che l'attributo 'settori riallocati' può crescere senza nemmeno formattare, cioè basta un qualsiasi software o un processo in background del sistema operativo che vada a fare un tentativo di lettura/scrittura su un settore danneggiato, per forzare poi il FW del hdd a trattarlo nel modo che riterrà più opportuno.
Ovviamente è più facile far riallocare un settore danneggiato in fase di formattazione piuttosto che in fase di lettura della superficie (scansione); un settore danneggiato, nonostante non voglia più saperne di rispondere al comando di lettura nemmeno dopo numerosi tentativi, potrebbe essere sovrascritto tranquillamente (o quasi), quindi i dati scritti su di esso (di solito solo degli zero) verranno copiati in spare area e quindi il settore verrà riallocato più facilmente.
Tools di formattazione come LLF e di scansione della superficie in generale (esempio HD tune, hdd regenerator, ecc), possono stressare le testine fino a distruggerle se sulla superficie ci sono molti settori danneggiati, soprattutto hdd regenerator perchè compie numerosissimi tentativi di lettura/scrittura anche su settori estremamente danneggiati.
A volte possono bastare anche un paio di settori per danneggiare le testine, dipende quindi anche dall'entità del danno di ogni singolo settore.