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Guida all’acquisto del monitor Aprile 2020
Visto che ultimamente sul forum le richieste sui monitor sono tantissime ho deciso di creare una guida in grado di aiutare l’utenza nell’acquisto del monitor ideale per la propria build.
Iniziamo però col dire due cosette veloci prima di elencare i monitor da acquistare.Visto che ultimamente sul forum le richieste sui monitor sono tantissime ho deciso di creare una guida in grado di aiutare l’utenza nell’acquisto del monitor ideale per la propria build.
Come ben sappiamo i monitor hanno 3 diversi pannelli in commercio che sono IPS, TN, VA.
Che differenza c’è tra i 3 pannelli?
Queste tipologie di pannelli possono essere infatti prodotti seguendo determinate linee guida, che influiscono pesantemente sulla qualità dell'esperienza visiva. Ad esempio, gli schermi TN sono di concezione più vecchia, mentre quelli IPS sono più recenti. A seconda della tipologia di pannello che intendiamo acquistare avremo poi un tempo di risposta minimo che possiamo ottenere. In altri termini, una tecnologia è più "veloce" dell'altra. Ma come sono fatti i pannelli TN, IPS o VA?
I pannelli TN (Twisted Nematic)
Da molti anni a questa parte i pannelli TN (Twisted Nematic) sono lo standard nel mercato dei monitor da gioco. Le due caratteristiche salienti di questi display sono il basso costo di produzione e i bassissimi tempi di risposta: i pixel cambiano stato davvero molto rapidamente, aspetto che consente alle immagini sullo schermo di apparire più nitide del normale. I pannelli TN sono stati i primi ad arrivare ad un refresh rate elevato e, nello specifico, a 120 Hz, invece dei canonici 60 Hz, permettendo di aggiornarsi ad una frequenza più elevata e di dare anche vita a tecnologie quali il 3D. Più che puntare sul 3D, però, i monitor Twisted Nematic hanno preferito aumentare sempre più il refresh rate, ed oggi abbiamo sul mercato prodotti con frequenze di aggiornamento molto spinte. Un monitor TN a 144 Hz è diventato decisamente più economico rispetto al passato, tempo in cui era riservato solo agli utenti enthusiast.
Il punto debole di un prodotto dotato di pannello TN è la qualità d'immagine: nonostante quelli di più recente fattura possiedano comunque una qualità visiva rispettabile, con dei colori più o meno vibranti ed un contrasto decente (tipicamente un buon contrasto statico è almeno ad un rapporto di 1000:1), i Twisted Nematic non possono competere con la concorrenza in termini di fedeltà cromatica, di gamma e di performance visive in generale. Il maggior neo dei TN non è comunque legato al colore, ma piuttosto agli angoli di visione. I produttori spesso dichiarano un angolo di visione orizzontale di 170° e un angolo di visione verticale di 160°, specifiche che fanno perdere qualità ai colori quando si guarda il monitor da una posizione - appunto - angolata. In una situazione di questa tipologia l'utente va incontro al fenomeno cosiddetto di "inversione di colore", in cui - nel caso estremo - il nero diventa bianco ed il bianco diventa nero. Questo accade soprattutto guardando il monitor dall'alto o dal basso, insieme ad una trasformazione della tonalità generale su tutta la gamma cromatica. Chiaramente, l'effetto è maggiormente visibile quanto più la diagonale principale è elevata, per cui potrebbe non essere conveniente puntare su diagonali troppo grandi.
Per la serie di motivi appena elencati, gli schermi Twisted Nematic non sono l'ideale per i professionisti che hanno bisogno di una elevata fedeltà cromatica - pensate ai grafici, ai designer, o anche agli architetti. Date comunque la loro velocità e responsività sono da preferire per giocare, soprattutto con i titoli competitivi, in cui non è sicuramente così necessario che i colori siano ben rappresentati. Il loro basso costo di produzione li rende poi generalmente molto economici, e costituiscono ancora oggi un buon compromesso per i videogiocatori.
I pannelli VA (Vertical Alignment)
Come detto prima, un pannello TN non è capace di rappresentare i colori in maniera perfetta, e se dovessimo eleggere una tonalità che soffre maggiormente questa caratteristica chiameremmo sicuramente in causa il nero. Il nero è anche il colore che viene sfasato di più ad angoli di visione elevati, e questo è proprio il difetto che viene corretto da un monitor VA (Vertical Alignment). La differenza principale è che un pannello VA non rappresenta il nero tenendo accesa la retro illuminazione del pannello, ma lo fa spegnendola del tutto. Questo rende i neri davvero neri, eliminando quindi quella tonalità grigiastra che resta con la tecnologia TN. Il contrasto statico è, per tale motivo, generalmente più elevato, e va da un rapporto di 2000:1 (sugli schermi Vertical Alignment più economici) fino a 5000:1 (sui prodotti più costosi). I monitor VA risultano quindi dei buoni candidati per la visione di film, in cui i neri generalmente abbondano. Un'altra miglioria introdotta da tali pannelli rispetto a quelli TN è il miglioramento degli angoli di visione e della riproduzione del colore. Lo shift delle tonalità è molto meno pronunciato ed è tutto riprodotto con precisione più elevata, ma la gamma colore tende comunque ad essere slavata, con le ombre che perdono nitidezza. In tal senso gli schermi VA potrebbero essere visti a metà strada fra la tecnologia TN e quella IPS che, come vedremo a breve, offre degli angoli di visione molto elevati. Un pannello VA soffre anche meno dei fenomeni di clouding e di backlight bleeding, appunto perché la retroilluminazione viene spenta per riprodurre il nero.
I pannelli IPS (In Plane Switching)
L'IPS è una tecnologia concepita e prodotta da LG, che ha rivoluzionato i monitor per PC dotandoli per la prima volta di un'accuratezza di colore superiore, angoli di visuale molto elevati e una generale resa visiva migliore. Su un pannello In Plane Switching non si nota sfasamento dei colori e perdita di nitidezza delle ombre, nemmeno guardando il tutto con un angolo elevato, sia in verticale che in orizzontale. La riproduzione dei colori è in genere ottima, e questo li rende utili per coloro che hanno bisogno di una fedeltà cromatica maggiore. Uno degli aspetti che ha permesso ai monitor IPS di avere successo è proprio la loro capacità di riprodurre non solo dei colori più belli, ma anche di supportare degli spazi di colore più estesi (almeno sui prodotti più costosi). Alcuni monitor IPS riescono infatti a rappresentare colori che fisicamente le altre tecnologie non riescono a percepire: più la risoluzione è alta e più questo vantaggio è notabile. Nell'ultimo periodo i monitor In Plane Switching sono diventati più a buon mercato, consentendo una maggiore diffusione di questa tecnolgia.I pannelli IPS non sono nemmeno lenti, e la responsività può essere paragonata a quella di un Twisted Nematic. Il minimo tempo di risposta che abbiamo visto su un IPS è stato di 4 ms, che sono decisamente pochi e non fanno la differenza rispetto al millisecondo - valore a cui può scendere tipicamente un monitor TN da gioco.
Se volessimo trovare un difetto tecnico a questi monitor metteremo sicuramente in primo piano la non-profondità dei neri, che non sono riprodotti così bene come su un pannello VA, ma sono comunque superiori a quelli di un Twisted Nematic. Il contrasto statico non è quindi elevatissimo, e tipicamente è pari ad almeno 1000:1, che è comunque un rapporto più che sufficiente per la maggioranza delle applicazioni.
Produrre uno schermo IPS è però più costoso e complesso, e su qualche esemplare si può andare incontro al cosiddetto IPS glow, che comporta la presenza di aloni bianchi, spesso visibili agli angoli del pannello su sfondo nero. Ad ogni modo l'IPS glow è un fenomeno che dipende da esemplare ad esemplare, e che comunque non inficia minimamente l'esperienza visiva quotidiana. Altro neo è, come avrete intuito, il costo, che può superare anche i 1000 € sui pannelli più qualitativi.
Una volta contraddistinta la tipologia di pannello, la seconda questione che riguarda gli schermi è: GSync o FreeSync?
Cosa sono queste due tecnologie?
G-Sync e FreeSync fanno la stessa cosa, nel senso che collegano il monitor e la scheda grafica in modo che i frame vengano disegnati solo all’inizio di un ciclo di refresh del pannello. La frequenza di aggiornamento varia in tempo reale, quindi non c’è mai un frame incompleto sullo schermo. In poche parole: non vi è alcuna differenza tra ciò che vede un utente G-Sync o uno FreeSync. O se avete del tearing o no. Se l’adaptive sync funziona, non riuscirete a distinguere G-Sync e FreeSync.
Tra le due tecnologie sviluppate rispettivamente da Nvidia e AMD, ci sono alcune differenze. La tecnologia G-Sync è la prima ad essere stata sviluppata ed è progettata a livello hardware. Questo significa che è gestita attraverso un apposito modulo realizzato con specifici componenti hardware marchiati Nvidia, posti sia sul monitor che sulla scheda video.
Un vantaggio del G-Sync è la prevenzione del ghosting attraverso un’ottimizzazione del refresh rate a livello hardware. Tuttavia c’è da ricordare che il ghosting dipende anche dal tipo di pannello utilizzato dal monitor, che può essere per esempio TN o IPS.
Il FreeSync progettato da AMD è gestito stesso dai driver della scheda video e dal firmware del monitor. Quindi non ci sono componenti hardware proprietari come invece accade per la soluzione di Nvidia. Inoltre si basa su standard aperti e non proprietari come quelli della tecnologia G-Sync.
Il FreeSync si basa su una specifica del collegamento DisplayPort nota come Adaptive-Sync. Questo si traduce in un risparmio sul prezzo finale del monitor. Infatti i produttori non devono implementare i moduli hardware Nvidia come avviene sui modelli G-Sync, ma è necessario solo un classico ingresso DisplayPort ed un firmware adeguato capace di gestire il FreeSync.
Quindi se non vuoi spendere molto e vuoi sfruttare questa tecnologia, meglio puntare su FreeSync di AMD scegliendo una scheda video ed un monitor compatibile. In caso contrario, se non vuoi avere compromessi e desideri la massima qualità grafica durante il gaming, scegli un monitor G-Sync con una scheda video Nvidia compatibile.
A Gennaio 2019, Nvidia ha rilasciato nuovi driver che rendono alcuni monitor FreeSync compatibili con la tecnologia G-Sync utilizzando schede video della generazione 1000 e 2000.
Ora dopo aver tolto tutti gli eventuali dubbi sui monitor in generale andrei a stilare la classificazione dei monitor per fascia:
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