Forse è già stato detto.
Mi chiedo perché Valve non abbia cominciato a prepararsi per accaparrarsi un’enorme fetta del prossimo futuro videoludico, perlomeno a lungo termine: il mondo dello streaming.
Non è troppo difficile immaginare il catalogo steam giocabile sia in locale, che via streaming -a patto di pagare il servizio in qualche modo, o attraverso un’importo mensile che dia accesso ai titoli da remoto, oppure, nel momento dell’acquisto di ciascun titolo, scegliere se acquistarne solo la versione locale od il pacchetto “locale + cloud”.
Non che ignori le ENORMI difficoltà dietro alla realizzazione di uno scenario simile, in termini di costi, di licenze, di tecnologie, di know-how.