sono due codifiche completamente differenti, il 352kHz é il classico PCM che esprime l'onda sonora per mezzo di campioni presi 352 mila volte al secondo su un range di valori possibili di 24 bit, ovvero di 16.7 milioni (2 elevato alla 24). Il DSD invece sfrutta la PWM, che é una codifica differente in quanto si basa solo su due livelli logici (0 e 1, infatti viene definita come codifica ad 1 bit) ma a variare é il cosiddetto duty cicle dell'onda quadra, che quando viene filtrata a valori intorno ai 30kHz si "arrotonda" e ne esce fuori la sinusoide con frequenza proporzionale all'area della quadra in ingresso. Questo in termini spicci, poi c'é pure una mia guida su come funzionano precisamente le varie codifiche qui:
https://forum.tomshw.it/threads/campionamenti-formati-segnali-e-dac-quel-che-cé-da-sapere-falsi-miti-e-come-funzionano.734488/
Tirando le somme, hanno senso tali codifiche? Per me no. Anche ammettendo di avere un impianto da centinaia di migliaia di euro (ben sopra i 40-50 mila intendo) l'orecchio umano é impossibilitato a percepire frequenze superiori ai 20kHz, qualora l'orecchio sia quello di un bambino in perfette condizioni - in realtá quello di un adulto verosimilmente si ferma prima - di conseguenza il campionamento a 44.1kHz é largamente sufficiente in quanto si spinge fino a frequenze di circa 21kHz. Stessa cosa vale per il numero di bit: i dac che ad oggi riescono a risolvere piú di 16 bit sono veramente pochi, e tutti molto costosi (tra questi posso citarti i 19 bit del Benchmark DAC3, i 20 bit del topping D50 e dell'RME ADI 2 dac e i 21 bit del Violectric V850 DAC e dell'Exasound E32 che rappresentano ad oggi i dac migliori in commercio nonché quelli fino ai quali ha senso spingersi nel caso di un impianto high end, oltre... son solo commercialate per vari motivi fisici ed elettronici) Per qualsiasi dispositivo ed orecchio normale quindi, 44.1kHz 16 bit sono largamente sufficienti per far esprimere al massimo l'impianto, anche se parliamo di impianti di fascia altissima. Senza contare che ha molta ma MOLTA piú importanza la qualitá della registrazione in se: un file a 352kHz mal registrato suonerá sempre peggio anche dell'MP3 della stessa canzone ma di un'edizione differente masterizzata meglio (es: molti remaster digitali di album famosi spesso sono degli abomini in confronto alle edizioni originali)
Su un cellulare e in mobilitá puoi tranquillamente fermarti anche all'MP3 320kbps e vivere felice, se proprio vuoi al 44.1kHz/16bit, oltre significa farsi solo del male dal momento che uno di quei file occupa mezzo telefono e non porta nessun vantaggio concreto. Tra l'altro non penso neanche siano formati supportati o sbaglio? Il K1 si ferma a 24/96...