ryu ha detto:
lo ha esposto la legha in parlamento :cav:
cmq, io rimanderei tutti in galera, con l'aggiunta del parlamento intero a camere unite (mastella per primo) :sisi:
scusate qualcuno mi spiega che è la fiducia?
ma lo striscione si riferisce alla fiducia al Senato per il voto sul rifinanziamento delle missioni. Rimanendo Off Topi pare che ieri il governo abbia nuovamente violato il regolamento del Senato per ottenere la fiducia
da iltempo
http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=1003403
Ed è stato proprio su quella preferenza in meno che la Cdl, alla fine della votazione, ha protestato a lungo, contestando la validità del voto perché non ci sarebbe stato il numero legale. Tesi che l’Unione non ha accettato: il numero legale c’è — hanno ribattuto — perché il presidente del Senato Franco Marini è presente ma non vota. Durissime le repliche della Cdl, soprattutto da parte del capogruppo di Forza Italia Renato Schifani. «Contestiamo questa seduta e questo voto di fiducia — ha proseguito — Per noi stasera non vi è stato voto di fiducia nei confronti del governo Prodi. Non è mai successo nella storia del Senato che il presidente dell'assemblea venga computato nel risultato del voto.
Ritornando INTOPIC
Di Pietro è riuscito a far fare una colossale figura di m.. a buona parte del parlamento e in particolare a Bertinotti
http://www.legnostorto.it/legnostorto/statiche/articolo_27_7_2006_11430.aspx
Antonio Di Pietro (uno per il quale qui non stravede, tanto per essere chiari) ha annunciato che scriverà sul proprio sito come ogni singolo deputato ha votato in materia di indulto. Sembra una cosa normale, tanto più che lo stesso sito della Camera, nei resoconti di seduta, riporta come si sono espressi i singoli deputati in ogni votazione. Gli intenti dell'ex pm sono chiari, i suoi modi sono quelli che sono, ma l'operazione non fa altro che apportare trasparenza. In aula si è invece gridato allo scandalo. Il presidente della Camera Fausto Bertinotti, raccogliendo forse per la prima volta in vita sua applausi bipartisan, ha definito «deplorevole»l'iniziativa di Di Pietro.
Se tanti parlamentari ritengono giusta l'adozione dell'indulto per certi reati lo dicano a testa alta, e votino senza vergognarsi, spiegando le loro ragioni agli elettori. I quali, per inciso, non stanno certo tutti dalla parte di chi sventola la forca. Se i nostri "rappresentanti" si vergognano invece di quello che fanno, se pretendono che nessuno sappia come hanno votato, non fanno che dare ragione a chi grida che il loro voto è dettato da motivazioni inconfessabili. Non c'è nulla di scandaloso nell'indulto, c'è molto di scandaloso nel pretendere di lavorare nell'ombra.