Bella domanda, ma difficile rispondere.
O almeno una risposta semplice c'e': il mondo della scuola e quello del lavoro sono diametricalmente diversi, e questo e' vero per qualunque scuola e qualunque disciplina. La scuola ti insegna solo le basi e i concetti, ma sul lavoro le cose sono poi ben diverse. Ovvio pero' che spiegare quali siano queste differenze dipendono dal lavoro che andrai a fare, il "programmatore" e' un concetto molto generale, da che tipo di azienda e tipo del settore.
La differenza principale e' che a scuola devi risolvere un esercizio come compito o come test, se non lo sai fare ti puoi fare aiutare, se non lo finisci ti becchi una insufficienza e poi cerchi di rimediare con il prossimo. Nel lavoro non hai due possibilita', o lo sai fare o non lo sai fare. E se hai bisogno di aiuto, devi cercartelo da solo e essere in grado di spiegare esattamente COSA non hai capito e cosa non puoi fare. Il lavoro che ti hanno dato da fare lo devi finire, punto. Ti si richiede ossia quella maturita' che non hai ancora quando sei a scuola.
Ora, non ti spaventare. Al primo lavoro sanno che sei un novellino, ti danno compiti facili e ti aiutano. E accettano pure il fatto che si facciano errori. L'importante e' essere in grado di capire i propri errori e non farli piu'. Man mano che si acquisisce esperienza le cose diventano sempre piu' facili, e i compiti affidati sempre piu' difficili. Se invece si nota che i compiti da svolgere rimangono facili e semplici, beh quello e' brutto segno, significa che non si sta facendo una bella figura e che i superiori non hanno fiducia in voi.