Ho aspettato molto a dir la mia non sentendomi ancora in qualche modo "degno" di poter apportare consigli particolari (considerando anche l'esperienza dalla parte di chi risponde).
Qui in molti ormai lo sanno, ma lo dico nuovamente: io lavoro come programmatore, non ad alti livelli, e non mi occupo di Machine Learning ed al momento nemmeno di embedded/IoT (anche se ultimamente qualcosa si muove...); lavoro in un'azienda che sviluppa software web.
Non ho laurea e diploma, complici infanzia e adolescenza, ho lasciato gli studi. Entrare nel settore è stato difficile e raggiungere ciò che vorrei, ancora di più, avendo davanti persone con come minimo titoli (non parlo tanto di diploma, quanto più di università). Giungere dove sono ora non è stato semplice, ma è stata fondamentale la "fiducia" riposta da chi mi ha valutato nei colloqui e mi ha poi assunto.
Ovviamente non è solo stata dura: ho comunque studiato per conto mio, specialmente informatica; si passa da architettura dei calcolatori, a sistemi operativi ad algoritmi e strutture dati etc. etc.
Da quanto premesso, vorrei emergesse quanto segue:
- se puoi studiare fallo, specialmente se hai in mente settori particolari (embedded/IoT, o sicurezza, tanto per dire);
- al di là degli studi scolastici, studia per conto tuo, questo è fondamentale;
- sii curioso sempre, trova sempre un motivo per esserlo;
Ho preso un tuo estratto:
Sono stufo di dover studiare solo per rincorrere un voto e vorrei farlo per conto mio, come e quando io voglio.
Non devi studiare per il voto che ti darà il tuo docente. Devi studiare per te, per imparare cose che ti serviranno un futuro (anche se non connesse direttamente al settore). Qui si torna al "sii curioso". E' bello studiare cose che interessano e basta (io ovviamente avendo studiato da autodidatta, ho dato maggior importanza a queste ultime), ma anche le altre gettano le fondamenta.
Mi ricordi un pò quando andavo a scuola guida: mi preoccupavo del fatto di guidare bene così che l'istruttore fosse soddisfatto; lui mi disse "non devi imparare a guidare per far piacere a me, devi imparare a gestire il veicolo per te, perchè domani ti servirà".
Discorso stipendi: anche qui ti hanno già risposto se non erro; comunque variano dalle posizioni, alle aziende, alle - molto probabilmente - aree/zone in cui ti trovi. A dirla tutta in Italia non esiste un "contratto per gli informatici"; il contratto più frequente è il metalmeccanico oppure il terziario (commercio).
In conclusione: se non sai cosa fare, inizia con il pensare al diploma; se ricevi offerte davvero interessarti per te, per ciò che ti piace, allora valuta. In caso contrario l'università la considererei.
P.S. la vignetta pubblicata da
@Andretti60 calza a pennello.