UFFICIALE Canzone che stiamo ascoltando

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La cosa che più mi stupisce di questa canzone è il testo: sono circa 7 minuti di parte cantata e mai, dico MAI, la canzone si ripete. Non ci sono ritornelli, si, perchè quella della Telegraph Road è una storia che si svolge dall'inizio della vita, poi arrivano le Chiese, poi le Scuole poi arrivarono gli avvocati, poi le regole (come si può leggere sul testo originale) per poi finire con la crisi, il lavoro che non c'è e questo un po' fa pensare, perchè è quello che sta succedendo. Poi la canzone si conclude con un assolo carico di rabbia e sentimenti tristi, di quasi 5 minuti.
Mark Knopfler, un genio visionario con una tecnica ed un modo di suonare semplicemente unici. Non sarà un maestro nel canto ma quella voce, la amo così come la (le) sue chitarre e le sue dita capaci di suonarle come nessuno si questo mondo ha o potrà mai fare.

Vi consiglio veramente di sentirla, tutta. E' impegnativa perchè richiede 15 minuti di attenzione, ma alla fine non avrete parole per descrivere la bellezza di questa Opera.

Molto tempo fa arrivò un uomo su un sentiero
camminando per trenta miglia, con uno zaino in spalla
e mise a terra il suo bagaglio dove pensò che fosse meglio
costruì una casa nel deserto

Costruì una capanna ed una provvista per l'inverno
e arò il terreno lungo la gelida riva del lago
e gli altri viaggiatori giunsero cavalcando lungo il sentiero
e non andarono oltre, e non tornarono indietro
Poi arrivarono le chiese, poi arrivarono le scuole
poi arrivarono gli avvocati, e poi arrivarono le regole
poi arrivarono i treni e i camion con i loro carichi
e il vecchio sentiero polveroso divenne la via del telegrafo

La storia inizia con un uomo che arriva lungo un sentiero, un pioniere che si spinge in una landa desolata per fare fortuna. L'inizio della canzone, con quella chitarra che sale piano piano, ce lo fa vedere, mentre emerge dalla nebbia, come in un'inquadratura di un film. E il pianoforte, nello stesso tempo, a me ha sempre fatto venire in mente un rumore di pioggia, contro un vetro, dietro al quale qualcuno si accinge a raccontare la storia della via del telegrafo.
Il lago a cui fa riferimento MK, pare sia il Lago Sylvan.
Il ritmo della canzone cresce col crescere delle costruzioni lungo il sentiero...


Poi arrivarono le miniere, poi vennero i minerali da estrarre
poi ci furono i tempi duri, e poi ci fu una guerra
Il telegrafo cantava una canzone sul mondo là fuori
la via del telegrafo diventava così profonda e ampia
come un fiume impetuoso...


E la mia radio dice che stanotte gelerà
la gente guida verso casa dalle fabbriche
ci sono sei corsie di traffico, tre si muovono lentamente..


Mi piaceva andare al lavoro, ma l'hanno chiuso
ho il diritto di andare al lavoro ma non c'è lavoro da trovare, qui
si, e dicono che dovremo pagare quanto dobbiamo
Dovremo raccogliere i frutti dei semi che sono stati seminati
E gli uccelli lassù sui fili ed i pali del telegrafo
possono sempre volar via da questa pioggia e da questo freddo
Puoi sentirli cantare il loro codice telegrafico
per tutta la strada lungo la via del telegrafo

Ed eccoli, i pensieri amarissimi di un uomo che sta perdendo la sua vita quotidiana, che deve fronteggiare la disoccupazione e la crisi, e i discorsi dei politici. E guarda gli uccelli che possono sempre andarsene, mentre lui è inchiodato lì...


Sai, potrei dimenticare presto, ma ricordo quelle notti
quando la vita era solo una scommessa su una corsa fra le luci
poggiavi la testa sulla mia spalla, mi passavi una mano fra i capelli
ora ti comporti in modo un po' più freddo, come se non te ne importasse
ma credi in me, tesoro, e ti porterò via
fuori da questa oscurità e dentro la luce del giorno
via da questi fiumi di fanali questi fiumi di pioggia
via dalla rabbia che vive sulle strade con questi nomi
perché ho bruciato ogni semaforo rosso sul viale dei ricordi
ho visto la disperazione esplodere in fiamme
e non voglio vederla di nuovo
via da tutti questi cartelli che dicono “Spiacenti, siamo chiusi”
per tutta la strada lungo la via del telegrafo

E la canzone scende ancora di più negli intimi pensieri dell'uomo. La musica per un attimo si fa rarefatta, mentre riflette sui cambiamenti che anche la sua vita sentimentale sta subendo, la donna che ama che ogni giorno diventa sempre più fredda, mentre una volta era tutto diverso, era tutto più semplice. E poi ecco che TR esplode in una implorazione, quella frase, bellissima, con cui lui disperato chiede alla sua compagna di seguirlo, perché la porterà via da quel buio, da quella desolazione, verso la luce, verso un nuovo domani, via da quella disperazione che non vuole vedere mai più, perché la conosce fin troppo bene, fuggire via lungo quell'infinita via del telegrafo...
E qui TR sale in quell'assolo finale, lunghissimo, che dice così tanto ai nostri cuori... che mi commuove ogni volta, e mi fa piangere ogni volta che lo sento dal vivo.
Non c'è una virgola sbagliata, in questo pezzo... E' l'unica che so praticamente a memoria, e che ogni volta che l'ascolto, vorrei non finisse mai, mai, mai.
 
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seguendo questo post ho scoperto tantissime canzoni e artisti che non conoscevo. Comunque:
 
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Mi sarebbe piaciuto se all'esecuzione del brano vi avesse partecipato anche Bill Frisell.
 
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...io col "GENERE" musicale preferito sono rimasto un pò arretrato :asd: :sisi:

Double You & Alexia - Dancing with an angel - YouTube

Mabel - Bum Bum (2000) - YouTube

ma proprio tanto :asd:

fisso tra 1990 e 2000 :sisi:
A mia figlia piace questa:
a me piace da morire lei...:asd:

Non per tutti deve piacere il genere.

Lui è bravissimo col mixer: Canale di termoforo1 - YouTube<a href="http://www.youtube.com/user/termoforo1?feature=watch" target="_blank">


 
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Ad ora l'unica canzone di Pitbull che non mi faccia venire l'orticaria :asd: sarà perchè i sample della canzone che usa si basano su Funky Kingston (bei ricordi giocando a GTA)



E poi quanto mi piacciono questi video sobri, paladini della morigeratezza dei costumi e con un esiguo numero di donzelle :asd:
 
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Pochi ricordi con sta canzone, tra l'altro non son mai riuscito a capire come si chiamasse esattamente, l'ho scoperto ieri :asd: che idiota che sono
 
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