Saldare a stagno non è difficile, ma è molto facile sbagliare. Io feci un istituto tecnico e passai mesi in laboratorio solo imparando le tecniche di saldatura, che però vennero comodi quando poi iniziammo i nostri primi progetti. Devo dire che a distanza di tanti anni le tecniche non sono cambiate per nulla, solo la tecnologia è diventata più accessibile a tutti. Noi usavamo purtroppo solo saldatori a stilo, con tutti i loro difetti, perché le stazioni di saldatura erano costose, adesso un saldatore con la sua stazione è accessibile a tutti.
In rete puoi trovare molti corsi di saldatura, ti consiglio di darci una occhiata specie ai video, tipo per esempio questo
Che è fatto da un professionista.
I problemi sono molteplici, in pratica occorre essere “svelti” perché se scaldi troppo i componenti finisci con il fondere anche quello a cui sono collegati (tipo la guaina isolante dei fili) ma se non scaldi abbastanza finisci con il fare una saldatura “fredda” che non tiene (e che ti causerà molti problemi). Quindi occorre avere un saldatore che mantenga la temperatura giusta e abbastanza potente a seconda della superficie da saldare. Ma questo, ripeto, è solo l’inizio, come ho detto precedentemente noi spendemmo ore e ore in laboratorio per imparare solo a saldare due fili. Ti consiglio anche un apparecchio con pinzette flessibili (come quello nel video sopra linkato) perché si hanno solo due mani, e mentre si salda i componenti devono essere perfettamente fermi; puoi anche costruirtelo da te con mollette, pinzette e cavetto di metallo, ma anche questi ormai costano poco (e per iniziare non hai bisogno di oggetti molto complessi. Una cosa che molti sottovalutano: una lente di ingrandimento (fattore due o tre, basta) con sostegno: non tutti abbiamo una vista buona.
Ma essenzialmente, devi fare esercizio. Costa poco, usa cavetti di rame isolato con guaina che puoi trovare ovunque, e prova finché non hai imparato la tecnica.