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Toby
Ospite
Mentre il governo studia come sanare il debito pubblico, ipotizzando addirittura di utilizzare le riserve auree, c'è chi del problema non è per nulla preoccupato.....
Anzi...
Anche l'Ansa batte..
2007-08-08 19:13
GUAI CON IL FISCO PER VALENTINO ROSSI
ROMA -Esattori delle tasse a caccia di Valentino Rossi. Chiedono conto di 60 milioni di euro. Secondo gli accertamenti condotti dal Comitato analisi e ricerca della Direzione regionale dell'Agenzia delle Entrate delle Marche, la presunta evasione milionaria di Rossi (che risiede in Gran Bretagna dal 2000) fa riferimento agli anni 2000-2004.
Dall'aprile del 2000, il campione avrebbe presentato dichiarazioni tributarie in Gran Bretagna, per cifre irrisorie, attestando di essere residente, ma non domiciliato, in Inghilterra. Dopo essere in ritardo nel motogp, a caccia di Casey Stoner, ecco un'altra brutta notizia per Rossi. La notizia è arrivata oggi, ma Graziano Rossi, padre del campione è caduto dalle nuvole: "Non so niente, un mio amico mi ha letto qualcosa poco fa, da un sito web, ma io di questa storia non so nulla, e non so neppure dove sia Valentino adesso". Le cronache riportano che il pilota della Yamaha sia in Sardegna a godersi un meritato riposo in compagnia di Elisabetta Canalis, ma può anche darsi che l'accertamento dell'Agenzia delle Entrate abbia potuto guastare la vacanza a Rossi.
Cinquecento euro di redditi da fabbricati, dichiarati nel modello '730' del 2002, notificato a Rossi a Tavullia, il 3 agosto: è su dichiarazioni al fisco come queste che l'Agenzia per le Entrate ha deciso di andare a fondo, con l'avviso di accertamento relativo ai redditi degli anni 2000-2004. E pensare che già nel 2002 Rossi era finito nel mirino della Guardia di Finanza di Pesaro, ma il campione di Tavullia risultò all'epoca assolutamente in regola con il fisco. Dall'aprile del 2000, il campione avrebbe presentato dichiarazioni tributarie in Gran Bretagna, per cifre irrisorie, attestando di essere residente, ma non domiciliato, in Inghilterra. In questo modo, ha potuto avvalersi del regime dei residenti non domiciliati, che permette ai contribuenti di dichiarare soltanto i redditi prodotti in Inghilterra, nel caso di Rossi minimi.
Mentre in Italia, nei cinque anni presi in esame, il pilota avrebbe continuato a dichiarare soltanto i redditi da fabbricati. Dalla tassazione sarebbero perciò rimaste fuori le sponsorizzazioni, i cui contratti sarebbero intestati, secondo l'Agenzia, a società estere. Anche se, stando agli ispettori del fisco Valentino Rossi avrebbe sempre mantenuto in Italia la sede principale dei suoi affari, e i propri interessi economici, oltre a un "solido legame di natura sociale e familiare".
Il "campione", sarebbe pronto a patteggiare.....
Se gli accertamenti lo confermano:
Complimenti... Un altro "signore"...
Io dopo la "riscossione" gli tirerei via la cittadinanza.. Come a tutti quelli che fanno ste porcate.
Altro che patteggiamento... Gliene chiederei 60 + 60 di multa....:mad:
Anzi...
Anche l'Ansa batte..
2007-08-08 19:13
GUAI CON IL FISCO PER VALENTINO ROSSI
ROMA -Esattori delle tasse a caccia di Valentino Rossi. Chiedono conto di 60 milioni di euro. Secondo gli accertamenti condotti dal Comitato analisi e ricerca della Direzione regionale dell'Agenzia delle Entrate delle Marche, la presunta evasione milionaria di Rossi (che risiede in Gran Bretagna dal 2000) fa riferimento agli anni 2000-2004.
Dall'aprile del 2000, il campione avrebbe presentato dichiarazioni tributarie in Gran Bretagna, per cifre irrisorie, attestando di essere residente, ma non domiciliato, in Inghilterra. Dopo essere in ritardo nel motogp, a caccia di Casey Stoner, ecco un'altra brutta notizia per Rossi. La notizia è arrivata oggi, ma Graziano Rossi, padre del campione è caduto dalle nuvole: "Non so niente, un mio amico mi ha letto qualcosa poco fa, da un sito web, ma io di questa storia non so nulla, e non so neppure dove sia Valentino adesso". Le cronache riportano che il pilota della Yamaha sia in Sardegna a godersi un meritato riposo in compagnia di Elisabetta Canalis, ma può anche darsi che l'accertamento dell'Agenzia delle Entrate abbia potuto guastare la vacanza a Rossi.
Cinquecento euro di redditi da fabbricati, dichiarati nel modello '730' del 2002, notificato a Rossi a Tavullia, il 3 agosto: è su dichiarazioni al fisco come queste che l'Agenzia per le Entrate ha deciso di andare a fondo, con l'avviso di accertamento relativo ai redditi degli anni 2000-2004. E pensare che già nel 2002 Rossi era finito nel mirino della Guardia di Finanza di Pesaro, ma il campione di Tavullia risultò all'epoca assolutamente in regola con il fisco. Dall'aprile del 2000, il campione avrebbe presentato dichiarazioni tributarie in Gran Bretagna, per cifre irrisorie, attestando di essere residente, ma non domiciliato, in Inghilterra. In questo modo, ha potuto avvalersi del regime dei residenti non domiciliati, che permette ai contribuenti di dichiarare soltanto i redditi prodotti in Inghilterra, nel caso di Rossi minimi.
Mentre in Italia, nei cinque anni presi in esame, il pilota avrebbe continuato a dichiarare soltanto i redditi da fabbricati. Dalla tassazione sarebbero perciò rimaste fuori le sponsorizzazioni, i cui contratti sarebbero intestati, secondo l'Agenzia, a società estere. Anche se, stando agli ispettori del fisco Valentino Rossi avrebbe sempre mantenuto in Italia la sede principale dei suoi affari, e i propri interessi economici, oltre a un "solido legame di natura sociale e familiare".
Il "campione", sarebbe pronto a patteggiare.....
Se gli accertamenti lo confermano:
Complimenti... Un altro "signore"...
Io dopo la "riscossione" gli tirerei via la cittadinanza.. Come a tutti quelli che fanno ste porcate.
Altro che patteggiamento... Gliene chiederei 60 + 60 di multa....:mad: