Trapianto di cervello (o di corpo) secondo voi è possibile?

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Dal punto di vista della fisica, non c'è alcuna legge che impedisca di farlo. È solo questione di tecnologia. Che potremmo farlo in due anni è però solo una speculazione, potrebbero essere dieci anni o cento.
 
Dal punto di vista della fisica, non c'è alcuna legge che impedisca di farlo. È solo questione di tecnologia. Che potremmo farlo in due anni è però solo una speculazione, potrebbero essere dieci anni o cento.

Secondo me l'impresa è alquanto folle, il cervello muore dopo soli 6 minuti senza ossigeno. Comunque se l'operazione "Frankestein" non dovesse andare in porto, da spazi per studi su come collegare tronconi di midollo spinale, e questo risolverebbe molti problemi. A volte basterebbe mettere a posto un paio di nervi per far camminare una persona paralizzata dalla vita in giù.
 
quei due sono intenzionati a provare ed hanno anche trovato un ragazzo disposto a fare da "cavia" (ricordo di aver letto che soffre di una malattia incurabile e non gli resterebbe molto cmq, per cui un po' lo capisco), ma sono destinati al fallimento.

un trapianto di testa su un altro corpo umano mi sembra estremamente complicato... più fattibile vedrei un trapianto su un "cyborg" perchè a quel punto proprio l'interfaccia di collegamento si potrebbe realizzare con nanomacchine in grado di collegarsi "autonomamente" ai vari nervi e vasi sanguigni.

La vedo una questione anche ingegneristica, non solo medica...
 
Domanda diversa : un trapianto di Cervelletto invece si potrebbe fare con le tecnologie attuali?
 
Domanda diversa : un trapianto di Cervelletto invece si potrebbe fare con le tecnologie attuali?

Vedo che sei interessato all'argomento :)
Cerchero' di riassumere la scienza fino a questo momento.
Il cervello non e' un organo diverso dagli altri. La grossa differenza e' il numero enorme di connessioni, che rende il trapianto difficile, ma non e' un numero infinito, quindi e' solo questione di avanzare la tecnologia. Al momento si ha avuto un unico trapianto riuscito di cervello in una scimmia, che e' morta pochi giorni dopo causa rigetto (il corpo non ha riconosciuto il cervello come proprio e lo ha rigettato). Piu' fortuna abbiamo invece avuto con trapianti parziali di cervello effettuati sui topi.
Questi primi esperimenti sono quindi incoraggianti: e' solo questione di tempo, quanto tempo non si sa ancora (dipende da quanto veloce andra' la ricerca). Tanto per fare un esempio, il primo trapianto riuscito di cuore in una persona fu effettuato nel 1967 (ricordo ancora adesso che fu una notizia sensazionale) dopo almeno venti anni di ricerca. Adesso trapianti di cuore, come trapianti di altri organi come reni e fegato, sono comuni.

Ancora due parole su quanto tempo puo' sopravvivere il cervello senza ossigeno. Anche qui il discorso e' complicato. In condizioni normali dopo 4-5 minuti le cellule del cervello cominciano a morire, per cui si ha qualche forma di danno celebrale; il che' dice poco, in quanto non si sa quanto il danno possa essere. Ma ci sono persone che sono finite in fiumi ghiacciati e sono sopravvissuti anche per mezz'ora senza subire alcun danno, il che significa che a basse temperature il metabolismo del cervello rallenta al punto che le cellule non muoino, o almeno senza arrecare danni permanenti. In condizioni di criogenia controllata (ossia abbassando la temperatura del corpo) si e' riusciti a fare sopravvivere pazienti per 10 minuti (ossia il doppio del normale), anche questo e' un risultato promettente.
 
Vedo che sei interessato all'argomento :)
Cerchero' di riassumere la scienza fino a questo momento.
Il cervello non e' un organo diverso dagli altri. La grossa differenza e' il numero enorme di connessioni, che rende il trapianto difficile, ma non e' un numero infinito, quindi e' solo questione di avanzare la tecnologia. Al momento si ha avuto un unico trapianto riuscito di cervello in una scimmia, che e' morta pochi giorni dopo causa rigetto (il corpo non ha riconosciuto il cervello come proprio e lo ha rigettato). Piu' fortuna abbiamo invece avuto con trapianti parziali di cervello effettuati sui topi.
Questi primi esperimenti sono quindi incoraggianti: e' solo questione di tempo, quanto tempo non si sa ancora (dipende da quanto veloce andra' la ricerca). Tanto per fare un esempio, il primo trapianto riuscito di cuore in una persona fu effettuato nel 1967 (ricordo ancora adesso che fu una notizia sensazionale) dopo almeno venti anni di ricerca. Adesso trapianti di cuore, come trapianti di altri organi come reni e fegato, sono comuni.

Ancora due parole su quanto tempo puo' sopravvivere il cervello senza ossigeno. Anche qui il discorso e' complicato. In condizioni normali dopo 4-5 minuti le cellule del cervello cominciano a morire, per cui si ha qualche forma di danno celebrale; il che' dice poco, in quanto non si sa quanto il danno possa essere. Ma ci sono persone che sono finite in fiumi ghiacciati e sono sopravvissuti anche per mezz'ora senza subire alcun danno, il che significa che a basse temperature il metabolismo del cervello rallenta al punto che le cellule non muoino, o almeno senza arrecare danni permanenti. In condizioni di criogenia controllata (ossia abbassando la temperatura del corpo) si e' riusciti a fare sopravvivere pazienti per 10 minuti (ossia il doppio del normale), anche questo e' un risultato promettente.

In pratica questo medico parla di come intenda ridurre ad un minimo impercettibile (diciamo), il taglio trasversale del midollo spinale, in modo da riuscire ad effettuare con successo la connessione.
E poi vorrei chiedere, ma eticamente, quale sarebbe il problema?
 
... E poi vorrei chiedere, ma eticamente, quale sarebbe il problema?
Buona domanda.

Ci sono grandissime implicazioni etiche, comuni a tutti gli altri tipi di donazioni degli organi.

Supponiamo che il nostro corpo muoia (per esempio in un incidente che distrugge la maggior parte dei nostri organi) e che sia possibile quindi trapiantare il nostro cervello in un "nuovo" corpo, si avrebbe quindi bisogno di "donatori" che mettano a disposizione il proprio corpo in caso di morte cerebrale. Supponiamo che abbiamo un "corpo" disponibile e venti "cervelli" in attesa di un corpo, come si decide a chi va il corpo? Bella domanda, vero? Per gli organi ci sono graduatorie ben precise, basate sul tipo di organo. Per esempio chi e' piu' giovane e piu' sano e' piu' alto in graduatoria. Se uno fuma o beve si puo' scordare di avere un trampianto di fegato per esempio. Come definire le graduatorie di un eventuale trapianto del cervello? Quale cervello vale piu' di un altro?

Non sto neanche a parlare dei motivi religiosi, gia' adesso ci sono religioni che proibiscono il trapianto do organi e neppure le trasfusioni di sangue. Quello e' tutto un altro discorso che non ne vale nemmeno la pena parlarne.
 
Buona domanda.

Ci sono grandissime implicazioni etiche, comuni a tutti gli altri tipi di donazioni degli organi.

Supponiamo che il nostro corpo muoia (per esempio in un incidente che distrugge la maggior parte dei nostri organi) e che sia possibile quindi trapiantare il nostro cervello in un "nuovo" corpo, si avrebbe quindi bisogno di "donatori" che mettano a disposizione il proprio corpo in caso di morte cerebrale. Supponiamo che abbiamo un "corpo" disponibile e venti "cervelli" in attesa di un corpo, come si decide a chi va il corpo? Bella domanda, vero? Per gli organi ci sono graduatorie ben precise, basate sul tipo di organo. Per esempio chi e' piu' giovane e piu' sano e' piu' alto in graduatoria. Se uno fuma o beve si puo' scordare di avere un trampianto di fegato per esempio. Come definire le graduatorie di un eventuale trapianto del cervello? Quale cervello vale piu' di un altro?

Non sto neanche a parlare dei motivi religiosi, gia' adesso ci sono religioni che proibiscono il trapianto do organi e neppure le trasfusioni di sangue. Quello e' tutto un altro discorso che non ne vale nemmeno la pena parlarne.

ci sarebbe anche un altro dilemma... metti caso che si possano salvare 2-3 vite con gli organi di un corpo, anzichè salvarne solo una tramite il trapianto dell'intero corpo... avrebbe più senso salvare 2-3 che non 1 sola vita e quindi proprio la donazione dell'intero corpo non sarebbe mai attuata in pratica (in campo legale almeno).

tbh credo (spero) che per quando queste tecnologie saranno state sviluppate la gente si sarà liberata anche da certi paraocchi.
 
ci sarebbe anche un altro dilemma... metti caso che si possano salvare 2-3 vite con gli organi di un corpo, anzichè salvarne solo una tramite il trapianto dell'intero corpo... avrebbe più senso salvare 2-3 che non 1 sola vita e quindi proprio la donazione dell'intero corpo non sarebbe mai attuata in pratica (in campo legale almeno).

tbh credo (spero) che per quando queste tecnologie saranno state sviluppate la gente si sarà liberata anche da certi paraocchi.
immagino che moltissime casi di donatori siano incompatibili col trapianto di organi, vanno bene solo quelli che hanno una morte per danno al cervello.
per la graduatoria mi sembra abbastanza semplice invece il discorso, anche oggi ad esempio ci son trapianti cuore/polmoni assieme, non è che non li fanno perché possono dare 1 polmone a persona e un cuore ad un altro e quindi salvare 3 vite. si va a priorità.
 
Al di là delle considerazioni etiche e morali, secondo voi è possibile tecnicamente effettuare un trapianto di cervello (o di corpo)? Frankenstein potrebbe diventare realtÃ*: "Entro due anni il primo trapianto completo di corpo" - Repubblica.it

da molti è considerata un'operazione impossibile.

Si tratta tecnicamente di un'operazione impossibile, basti pensare al collegamento dei nervi ottici e "olfattori", i nervi cranici, del cervelletto al midollo e soprattutto dei fasci spinali ai nervi periferici, come li "incolli" ? :asd:
La neurochirurgia "seria" ha altro a cui pensare, dalla diagnosi precoce di diverse patologie neurodegenerative fino ad arrivare alle cellule staminali tanto per fare qualche esempio, piuttosto che a idee "visionarie" che non vanno bene neanche per i "filmetti" di fantascienza di serie B ;)
 
In futuro ovviamente si , ma quando dipende solo dalla velocità in cui avanzerà la tecnologia.
 
Dal punto di vista della fisica, non c'è alcuna legge che impedisca di farlo. È solo questione di tecnologia. Che potremmo farlo in due anni è però solo una speculazione, potrebbero essere dieci anni o cento.

Non avverrà neanche tra 200000 anni, non tra 10 o 100 anni :asd:
E' lodevole da parte tua il richiamo alla scienza anche quando, come in questo caso, essa non c'entra nulla, dato che stiamo parlando di fantascienza :sisi:
Tralasciando, per il momento, la complessità delle interconnessioni nervose, tieni presente che il cervello è strutturato in funzione del corpo nel quale si è sviluppato, il nostro corpo è "mappato" nel nostro cervello e quindi quel cervello sarà in grado di controllare solo quel corpo che ne ha consentito lo sviluppo :)
Che sia puramente una questione tecnologica (che tra l'altro non si sa cosa significa) è semplicemente un'idea errata :)
 
Non avverrà neanche tra 200000 anni, non tra 10 o 100 anni :asd:
E' lodevole da parte tua il richiamo alla scienza anche quando, come in questo caso, essa non c'entra nulla, dato che stiamo parlando di fantascienza :sisi:
Tralasciando, per il momento, la complessità delle interconnessioni nervose, tieni presente che il cervello è strutturato in funzione del corpo nel quale si è sviluppato, il nostro corpo è "mappato" nel nostro cervello e quindi quel cervello sarà in grado di controllare solo quel corpo che ne ha consentito lo sviluppo :)
Che sia puramente una questione tecnologica (che tra l'altro non si sa cosa significa) è semplicemente un'idea errata :)
Non ne sarei così sicuro.
Ti consiglio la lettura di questo libro di Michio Kaku, mi ha fatto cambiare molte idee.
Infatti quando ho scritto quel commento pensavo proprio a quello.
https://en.m.wikipedia.org/wiki/Physics_of_the_Impossible
 
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