Sostituzione Preventiva Hard Disk

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Enigma84

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Vorrei porvi una domanda, un po per curiosità e un po perchè mi interessa direttamente..
Gli hard disk ovviamente negli anni con le ore di utilizzo e con accensioni/spegnimento sono soggetti alla normale usura del tempo, premesso che è sempre buona cosa puntare l'occhio ai valori smart mi chiedevo se dopo un certo numero di ore fosse comunque consigliabile decidere di cambiare direttamente il disco ai fini di salvaguardare i dati ed evitare improvvise rotture, malfunzionamente ed eventuale conseguente perdita dei dati...
La mia domanda è sostanzialmente questa, anche a valori smart entro la norma dopo quale monte ore è consigliabile cambiare un disco? Ci sono anche altri valori che sarebbe il caso di tenere sotto controllo? (immagino che la temperatura di esercizio sia ugualmente determinante)
Immagino poi ci sia anche da tener conto della destinazione d'uso del disco (nas, desktop, enterprise)
Voi come vi comportate a riguardo? Aspettare di vedere problemi allo smart oppure ogni tanto date un cambio ai vostri dischi?
Grazie.
 
Ciao,
non stai considerando la rottura dei dischi causata da fattori esterni e quindi imprevvedibili (esempio alimentatore difettoso, urti/cadute), per cui il miglior modo per non rimanere fregato è quella di effettuare il backup dei dati regolarmente.
Lo smart in realtà non indica quante ore di vita rimangono al hdd (non prevede nulla), ti può al massimo segnalare che c'è qualcosa che non va (esempio settori danneggiati, errori nella comunicazione deti tra hdd e pc, ecc). Sta all'utente saper interpretare i valori degli attributi smart e quindi provvedere al più presto alla sostituzione del hdd ed effettuare il backup al più presto se non l'ha ancora fatto.
 
Mi accodo a quanto detto da michale. Ho visto screen di hdd in buona salute con 35 kh di lavoro, e non sono poche!
 
Questo è chiaro, non ho toccato la questione backup perche io la considero proprio un altra cosa a se stante, se i dati sono importanti uno si deve arrangiare con un sistema di messa in sicurezza dei dati (nas, nastro, dischi esterni ecc) tuttavia però a volte dover recuperare dei dati dal backup è spesso dispendioso in termini di tempo e iporizzando un azienda si ripercuote i costi e perdite economiche.
Le rotture imprevedibili (danni fisici, alimentatore che salta, allagamenti vari) sono appunto imprevedibili e si ritorna quindi sulla questione del backup..
Quello su cui ero curioso era di sapere come si comporta un utente esperto o professionale quando ha davanti un disco seppure in ottimo stato smart ma con 25/28/30 mila ore e 200 accensioni circa (che sono praticamente anche le ore dei miei tre dischi del pc fisso)
Seppure se con smart ok quale è il limite massimo di ore dopo il quale è meglio dire "forse è il caso di sostituire il disco"?
 
Ripeto, il limite massimo non si può sapere con precisione. Incomincia con lo scrivere che hdd hai e poi vediamo anche in relazione alla vecchiaia degli stessi cosa conviene fare.

Per un utente medio il classico backup si fa su hdd esterno usb collegato all'abbisogna. Un utente che ha bisogno di avere SUBITO accesso ai dati si dota ANCHE di raid 1.
Gli utenti enterprise adottano altri tipi di ridondanze ma tutte prevedono la copia su un dispositivo costantemente offline e collegato al momento, che sia un hdd usb o un server di storage backup.
 
Un utente esperto non aspetta che l'hdd arrivi ad una situazione di pericolo per fare il backup, l'unico modo per stare tranquilli è fare il backup il più spesso possibile.
Ci sono SW che il backup lo fanno in automatico, l'utente può impostare il sw in modo che il backup parta all'orario desiderato e nei giorni preferiti della settimana o del mese oppure addirittura ogni giorno (magari la sera quando si è finito di lavorare al pc o durante la pausa pranzo).
Volendo si può fare un RAID 1 (mirroring) ma solo come opzione aggiuntiva al backup, il raid 1 deve servire per poter accedere immediatamente al contenuto del hdd specchio in caso il principale si guasti, il RAID di per sè non è da considerare un sistema di backup perchè in caso di errori logici (corruzione filesystem, virus, cancellazione/formattazione involontaria) si perdono immediatamente i dati anche sul hdd specchio, il RAID 1 quindi è utile solo nel caso in cui l'hdd principale si dovesse guastare fisicamente.
Per cui fai sempre un backup su un hdd esterno tramite software.
 
Ultima modifica:
Ho capito... è difficile quindi dare una vita in termini di ore ad un disco, i miedi dischi sono comunque
n. 2 samsung HD103SI e 1 WD 3200AVVS 63L2B0
Per quanto mi riguarda io a backup sono apposto, (copia giornaliera dati sensibili su nas in raid1) ma vorrei capire (almeno nella mia situazione a questo punto) quanta affidabilità posso dare a questi dischi visto che a brevissimo cederò l'intera macchina e non vorrei dare informazioni sbagliate
 
No n per menar sfortuna, ma non è un backup affidabile. Oltre al danno fisico, ad esempio sovratensioni elettriche, il nas può essere raggiunto anche dai moderni cryptoloker. ;-)
 
Bhe oddio... la sicurezza estrema penso sia difficile ottenerla con metodi casalinghi (senza spendere un capitale) ,per le sovratensioni e sbalzi ho un ups (APC) e in nas è un qnap ts451 anche se non è certo un nas di fascia elevata non è nenache un giocattolino da 80 euro..
Su Cryptoloker se non ricordo male era pericoloso sulle condivisioni di rete mappate da lettera di unità, nel mio caso non uso lettere di unita ma solo condivisioni (\\ts-451\Backup) e in aggiunta la condivisione backup ha permessi lettura scrittura ben specifici e inseriti manualemente solamente nel programma di backup (Macrium Reflect) e quindi normalmente non vi si accede tramite esplora risorse del computer.
Piu di questo onestamente non saprei cosa inventare per salvaguardare i dati
 
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