SONDAGGIO Sopportate i vostri parenti?

Sopportate i vostri parenti?

  • Si tutti

    Voti: 3 8.1%
  • Pochi

    Voti: 23 62.2%
  • Vorrei non averne

    Voti: 3 8.1%
  • Quasi tutti

    Voti: 8 21.6%

  • Votatori totali
    37
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I vostri parenti hanno mai avuto problemi penali con la giustizia?
 
un giorno scriverò un libro: mio cugino è un parassita
 
A volte certe situazioni famigliari ti portano a pensare che sarebbe stato meglio essere figlio/a unico/a o non essere mai nati.

Poi pensi che non tutto quanto è veramente da buttare alle ortiche, forse c'è qualcosa che si può salvare e se proprio non si riesce allora si può tagliare definitivamente i ponti.
 
Quasi tutti, ma solo perché non li vedo spesso.
Poi ci sono eccezioni... con alcuni vado d'accordo anche se li vedo tutti i giorni, altri non li sopporto nemmeno se li incontro una volta all'anno.
Con la maggior parte ho un rapporto di cordiale lontananza.

I vostri parenti hanno mai avuto problemi penali con la giustizia?

Una volta un mio parente (uno di quelli che non sopporto) ha partecipato attivamente ad una truffa. Però poi è stato "convinto" a restituire il maltolto prima di finire davanti ad un giudice, e la cosa è finita lì.
 
Ultima modifica:
A distanza di solito è facile, a meno che non rompano a distanza
 
Avete mai avuto contese per l’eredità coi vostri parenti?
 
Ho un fratello maggiore di 14 anni più grande con disturbo di personalità narcisistica di tipo maligno aggressivo misto a disturbo borderline (diagnosticato) che ci ha fatto passare i guai tra insulti, prevaricazioni, cattiverie, vessazioni e litigi tutta la vita. Si accanì soprattutto verso di me per gelosia e invidia sulle attenzioni dei genitori e del bellissimo rapporto tra me e mia sorella, sempre maggiore, non fece altro che offendermi e denigrarmi, qualsiasi cosa facessi, in loro presenza per farmi passare per sbagliato, in un'insana e infantile competizione su qualsiasi cosa, anche futile, anche da adulto inoltrato. Da tanti anni ho ridotto al minimo sindacale i rapporti con lui e non basta nemmeno quello per non venire maltrattati e insultati, basta un niente. Ho fantasticato una vita intera di prenderlo a pugni in faccia ma non l'ho mai fatto perchè la rabbia è talmente forte che potrei non fermarmi, quindi ho preferito evitare di rischiare di trovarmi in un eccesso che potrei non riuscire a controllare, ho avuto un percorso di anni per farmi scivolare via le cattiverie e gli insulti subiti, limitandolo a cacciarlo fuori dalla mia esistenza, i miei genitori hanno paura anche a parlare tra loro vicino a lui per via che basta un niente per essere mal giudicati, vessati, verbalmente aggrediti, cercano di non darlo a vedere ma stanno decisamente più sereni quando non è presente, soprattutto oggi che sono vecchietti e fragili e lui si approfitta di questo per ottenere controllo e potere verso di loro a furia di maltrattamenti per un non nulla, quando se ne andò di casa tanti anni fa, è brutto dirlo, quasi stappammo lo spumante e si, la vita ci divenne più serena.
Ci devo avere a che fare per via dei genitori ma prima o poi me lo toglierò definitivamente dai piedi, mettendolo definitivamente fuori la porta. Non c'è alcun rapporto amichevole con lui, ho ridotto al minimo i rapporti ormai da molti anni, non ci chiamiamo, non ci scriviamo, non facciamo nulla insieme, stiamo ognuno nella sua porzione di mondo e lontana da quella dell'altro, stando quasi al buon giorno e buona sera di circostanza e anche lì riesce ad essere insopportabile, non ha rispetto per niente e per nessuno, qualsiasi cosa la fa per sè stesso anche se ciò comporta grossi fastidi per gli altri, con tendenze parassitarie opportunistiche tossiche e distruttive per gli altri. Purtroppo c'è chi è fortunato ed ha un rapporto idilliaco con il fratello, chi purtroppo si è dovuto trovare nella vita uno come il mio.

Però il detto "chi semina vento, raccoglie tempesta" è vero, perchè si è ritrovato solo, lasciato da tutti, evitato da tutti, dalla moglie,che anch'essa si è ritrovata vessata, prevaricata e insultata negli anni, amici, fratelli, i suoi dipendenti, perchè ha un'azienda, cambiano strada come lo incontrano, lo considerano tutti un mascalzone senza alcun rispetto, offensivo e pungente e loro vogliono stare sereni. E' già largamente stato punito dalla vita, non serve che lo prenda a pugni, rischierei soltanto di andare io nei guai per un individuo del genere.
 
Ultima modifica:
Ho un fratello maggiore di 14 anni più grande con disturbo di personalità narcisistica di tipo maligno aggressivo misto a disturbo borderline (diagnosticato) che ci ha fatto passare i guai tra insulti, prevaricazioni, cattiverie, vessazioni e litigi tutta la vita. Si accanì soprattutto verso di me per gelosia e invidia sulle attenzioni dei genitori e del bellissimo rapporto tra me e mia sorella, sempre maggiore, non fece altro che offendermi e denigrarmi, qualsiasi cosa facessi, in loro presenza per farmi passare per sbagliato, in un'insana e infantile competizione su qualsiasi cosa, anche futile, anche da adulto inoltrato. Da tanti anni ho ridotto al minimo sindacale i rapporti con lui e non basta nemmeno quello per non venire maltrattati e insultati, basta un niente. Ho fantasticato una vita intera di prenderlo a pugni in faccia ma non l'ho mai fatto perchè la rabbia è talmente forte che potrei non fermarmi, quindi ho preferito evitare di rischiare di trovarmi in un eccesso che potrei non riuscire a controllare, ho avuto un percorso di anni per farmi scivolare via le cattiverie e gli insulti subiti, limitandolo a cacciarlo fuori dalla mia esistenza, i miei genitori hanno paura anche a parlare tra loro vicino a lui per via che basta un niente per essere mal giudicati, vessati, verbalmente aggrediti, cercano di non darlo a vedere ma stanno decisamente più sereni quando non è presente, soprattutto oggi che sono vecchietti e fragili e lui si approfitta di questo per ottenere controllo e potere verso di loro a furia di maltrattamenti per un non nulla, quando se ne andò di casa tanti anni fa, è brutto dirlo, quasi stappammo lo spumante e si, la vita ci divenne più serena.
Ci devo avere a che fare per via dei genitori ma prima o poi me lo toglierò definitivamente dai piedi, mettendolo definitivamente fuori la porta. Non c'è alcun rapporto amichevole con lui, ho ridotto al minimo i rapporti ormai da molti anni, non ci chiamiamo, non ci scriviamo, non facciamo nulla insieme, stiamo ognuno nella sua porzione di mondo e lontana da quella dell'altro, stando quasi al buon giorno e buona sera di circostanza e anche lì riesce ad essere insopportabile, non ha rispetto per niente e per nessuno, qualsiasi cosa la fa per sè stesso anche se ciò comporta grossi fastidi per gli altri, con tendenze parassitarie opportunistiche tossiche e distruttive per gli altri. Purtroppo c'è chi è fortunato ed ha un rapporto idilliaco con il fratello, chi purtroppo si è dovuto trovare nella vita uno come il mio.

Però il detto "chi semina vento, raccoglie tempesta" è vero, perchè si è ritrovato solo, lasciato da tutti, evitato da tutti, dalla moglie,che anch'essa si è ritrovata vessata, prevaricata e insultata negli anni, amici, fratelli, i suoi dipendenti, perchè ha un'azienda, cambiano strada come lo incontrano, lo considerano tutti un mascalzone senza alcun rispetto, offensivo e pungente e loro vogliono stare sereni. E' già largamente stato punito dalla vita, non serve che lo prenda a pugni, rischierei soltanto di andare io nei guai per un individuo del genere.

Conosco due persone cosi, leggermente meno pesanti, ma sono narcisisti al 100%.
So cosa significa aver a che fare con questo tipo di persone, cercare di farli cambiare è una guerra persa e quando si trovano alle strette da uno più scaltro e intelligente di loro, giocano la carta del vittimismo e cosi continuano a manipolare.

L'unica soluzione è lasciarli soli, poi piano piano la gente li isola o si isolano da soli nel tentativo di cercare altra gente da "mungere".

Ormai ci ho fatto talmente tanto il callo, che riesco persino a prevedere ogni loro mossa, pensiero o insulto, loro vivono per manipolare e sfruttare la gente a loro vantaggio.
 
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