Guarda incredibilmente ti so dare una risposta.
Ho avuto la gioia di lavorare con una xerox 6060 con rip fiery e ovviamente
un calibratore per la carta. Ma anche con una offset digitale ma in quanto
a resa colori era un cesso nonostante fosse una heidelberg
Quindi integrando le nostre conoscenze si fa il profilo del monitor con il calibratore e la stessa cosa con la stampante e la carta.
Ma il calibratore per la stampante è diverso e molto semplice la tua stampante
stampa una pagina standard con una serie di pantoni e sfumature, ci passi
sopra il calibratore e ti fa il profilo per quella stampante e quella carta.
Ovviamente carte diverse stampe diverse. la certificazione per la tua stampante
probabilmente è per gli inchiostri e per il rip di stampa. La xerox che ti dicevo era
certificata pantone. Nel senso che se ben calibrata riusciva a stampare i pantoni
ma solamente per un certo tipo di carta, è un pò come le prestazioni teoriche dei componenti hardware.
[FONT=Arial,Helvetica,sans-serif]Eye-One Design [/FONT]è la soluzione entry level per tutto questo e costa 1000 euris
(ho solo spulciato il sito che mi hai dato, ma se non è seria la pantone chi lo è?)
ma se il tuo problema è non avere rotture di palle con i clienti ti fai dare la
carta su cui sarà stampato il lavoro vai a un service serio e ti fai fare un
chromalin, lo fai approvare dal cliente e ritorni dal tipografo.
Un tipografo quando sente la parola chromalin gli vengono i brividi perchè
sa che non si può inventare cazzi, la stampa deve essere così.
Conta che dove lavoravo io non prendevamo questi lavori appositamente,
anche perchè stampare in quel modo è molto oneroso.
A livello pubblicitario (collaboro con 3-4 agenzie con clienti no grossi ma colossi
multinazionali) non richiedono la perfezione assoluta perchè sanno che costa troppo.
Certo se gli fai un blu ed esce viola ti uccidono.
Invece mi è capitato di dover fare un catalogo di quadri e li sono stati cazzi
enormi e ho passato il lavoro. Figurati se cambi colore a un rubens che succede :)
Quindi in sunto quello che ti voglio dire è che per l'approssimativo mercato
italiano sei un luminare, fidati. Se poi ci paragoniamo a olanda e germania e
un po francia, tutti insieme facciamo una mezza sega e non è colpa nostra,
ma dei committenti italiani che fanno sempre i furbi, e noi invece di migliorare
sul piano professionale ci tocca studiare nuove tecniche di vendita.
Se non lo conosci comprati archive è una rivista prettamente di grafica pubblicitaria.
Non è il massimo nel campo grafico (cmq anni luce da noi) ma è tutta roba
commissionata, pagata e finalizzata alla vendita.
Se poi ci mettiamo la politica fiscale italiana, siamo tutti 80% commerciali e 20% professionisti
Scusate il papiro sono talmente rare le persone così che vi inviterei a cena