PROBLEMA Seguire Le Proprie Passioni O Il Buon Senso?

Stella_J

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Ho scoperto tardi il mondo dell'informatica, diciamo verso i 22-23 anni. Venivo da una scuola superiore ad indirizzo umanistico dove non era per nulla contemplato né incoraggiato l'utilizzo di pc, e la mia scelta universitaria è stata dettata da quest'impostazione. Scelsi scienze politiche...sì, lo so, le battute su questa facoltà le conosco a memoria. Purtroppo è andata così. Mi sono laureata, ma in tutti questi anni ho continuato a coltivare di nascosto questa passione nata per caso. Ho iniziato dall'hw, imparando a riparare pc (a parte risaldare componenti di schede madri, faccio tutto), ad assemblarli, e a risolvere i problemi dell'ormai defunto XP (correzioni, formattazioni...). Poi ho scoperto Linux e da lì è nata una passione vera e propria. Ho maneggiato negli anni decine e decine di distro diverse, anche se la mia preferita è Debian. Ho dunque iniziato a fare piccole riparazioni e installazioni per amici, vicini e parenti, quasi sempre gratis e quasi sempre di nascosto, quasi vergognandomi di avere questa passione "strana". L'ultima volta è stata per il mio vicino di casa che non sapeva come configurare il nuovo router. Da qui ho iniziato a muovere i primi passi nella programmazione, C,C++,Java, facendo corsi di formazione gratuiti. Ho creato qualche piccola app e mi si è aperto un mondo. Poi però mi sono fermata. Il tempo passa, l'età avanza, ho inviato centinaia di cv come sistemista o programmatore junior, rendendomi disponibile anche x stage, ma a parte qualche infruttuoso colloquio, non ho ottenuto nulla. E lo credo! Sono una donna, ho una certa età, una laurea che non c'entra nulla, ed esperienze lavorative come segretaria o impiegata che non hanno nulla a che vedere con questo mondo (e che odiavo). Insomma, da più parti mi si chiede di lasciar perdere e che dovrei piuttosto impiegare la mia laurea per vincere qualche concorso pubblico, che tanto nessuna azienda mi assumerebbe come sistemista o programmatore e che, ammesso il contrario, sarei destinata a fare la precaria a vita. Sto infatti studiando per ben 2 concorsi...con un grande mal di pancia ma anche con grande senso di responsabilità. Il fatto è che non c'è nulla che mi appassioni più dell'informatica e se potessi tornare indietro farei scelte completamente diverse. Scrivo qui perché so che ci sono tanti appassionati. Secondo voi è ancora possibile trovare un piccolo spazio per inserirmi in questo ambiente o dovrei metterci proprio una pietra sopra, coltivando questa passione in privato? C'è qualcuno/a con esperienze simili? Grazie a tutti! Ah, ho quasi 28 anni.
 

_Gra_

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L'elenco sarebbe lungo...
Ho scoperto tardi il mondo dell'informatica, diciamo verso i 22-23 anni. Venivo da una scuola superiore ad indirizzo umanistico dove non era per nulla contemplato né incoraggiato l'utilizzo di pc, e la mia scelta universitaria è stata dettata da quest'impostazione. Scelsi scienze politiche...sì, lo so, le battute su questa facoltà le conosco a memoria. Purtroppo è andata così. Mi sono laureata, ma in tutti questi anni ho continuato a coltivare di nascosto questa passione nata per caso. Ho iniziato dall'hw, imparando a riparare pc (a parte risaldare componenti di schede madri, faccio tutto), ad assemblarli, e a risolvere i problemi dell'ormai defunto XP (correzioni, formattazioni...). Poi ho scoperto Linux e da lì è nata una passione vera e propria. Ho maneggiato negli anni decine e decine di distro diverse, anche se la mia preferita è Debian. Ho dunque iniziato a fare piccole riparazioni e installazioni per amici, vicini e parenti, quasi sempre gratis e quasi sempre di nascosto, quasi vergognandomi di avere questa passione "strana". L'ultima volta è stata per il mio vicino di casa che non sapeva come configurare il nuovo router. Da qui ho iniziato a muovere i primi passi nella programmazione, C,C++,Java, facendo corsi di formazione gratuiti. Ho creato qualche piccola app e mi si è aperto un mondo. Poi però mi sono fermata. Il tempo passa, l'età avanza, ho inviato centinaia di cv come sistemista o programmatore junior, rendendomi disponibile anche x stage, ma a parte qualche infruttuoso colloquio, non ho ottenuto nulla. E lo credo! Sono una donna, ho una certa età, una laurea che non c'entra nulla, ed esperienze lavorative come segretaria o impiegata che non hanno nulla a che vedere con questo mondo (e che odiavo). Insomma, da più parti mi si chiede di lasciar perdere e che dovrei piuttosto impiegare la mia laurea per vincere qualche concorso pubblico, che tanto nessuna azienda mi assumerebbe come sistemista o programmatore e che, ammesso il contrario, sarei destinata a fare la precaria a vita. Sto infatti studiando per ben 2 concorsi...con un grande mal di pancia ma anche con grande senso di responsabilità. Il fatto è che non c'è nulla che mi appassioni più dell'informatica e se potessi tornare indietro farei scelte completamente diverse. Scrivo qui perché so che ci sono tanti appassionati. Secondo voi è ancora possibile trovare un piccolo spazio per inserirmi in questo ambiente o dovrei metterci proprio una pietra sopra, coltivando questa passione in privato? C'è qualcuno/a con esperienze simili? Grazie a tutti! Ah, ho quasi 28 anni.

Sei ancora giovane (e lo dico da più giovane di te :asd: ... ). Investi in corsi che danno un qualche tipo di certificazione (su tutti ritengo importanti da un punto di vista lavorativo più che altro corsi di reti di calcolatori, amministrazione di sistema e ingegneria del software). Ad ogni modo, se te la senti, sei ancora perfettamente in tempo per fare una triennale di informatica. Ho avuto e ho tuttora colleghi (studio informatica) più "anziani" di te e che una volta conseguito il titolo non faticano a trovare lavoro nel settore, anzi, spesso lo trovano prima di finire il corso di studi tramite la facoltà stessa. Comunque mi pare strano che pur avendo fatto valere le competenze che dici di avere, nessuno sia stato quantomeno interessato.
D'altro canto ho ex colleghi (anche donne, certamente) che non han finito il corso di studi che lavorano all'estero o come programmatori indipendenti che non faticano a guadagnarsi da vivere. Anzi, all'estero guadagnano pure bene e senza titolo di studio, solo con le competenze acquisite nel tempo.
Diciamo che è un settore ancora poco regolamentato. Se è quello che ti piace fare, che sia amministratore di sistema o programmatore junior, non demordere.
Ah, conosco anche un ragazzo che è laureato in ingegneria civile (che con l'informatica non c'entra molto) che dopo aver finito anche la specialistica ha fatto un corso per programmatore Java presso un azienda di sviluppo (in realtà si occupa di dare cose in outsurcing più che altro, ma lavora principalmente in campo software) ed è stato assunto presso l'azienda stessa come programmatore. Eppure ha tutt'altro titolo di studio :asd: ... Buoh, ripeto, è un settore particolare. Secondo me hai avuto un po di sfortuna, persevera ;) ...
 

Stella_J

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Grazie dell'incoraggiamento! È difficile per me demordere perché vuoi o non vuoi alla fine, pur facendo altre cose, la mia attenzione si sposta sempre lì, anche quando sono china a studiare sui manuali di diritto. Non riesco a far a meno di "smanettare" con qualche vecchio rottame che ho intorno (ho spesso dei pc in casa da riparare), oppure di scrivere qualche riga di codice per piccoli progetti con Rasp. PI e Arduino. Sì, purtroppo finora mi hanno sempre scartata perché non ho nessuna esperienza tracciabile di questo tipo alle spalle (sono solo una "cantinara"). So che molti lavorano in questo ambito pur senza titolo di studio, non è una cosa strana, ma sono persone che comunque si sono costruite una certa professionalità negli anni...cosa che io non ho, avendo fatto solo la segretaria :(
 
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Utente 16812

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Ho scoperto tardi il mondo dell'informatica, diciamo verso i 22-23 anni. Venivo da una scuola superiore ad indirizzo umanistico dove non era per nulla contemplato né incoraggiato l'utilizzo di pc, e la mia scelta universitaria è stata dettata da quest'impostazione. Scelsi scienze politiche...sì, lo so, le battute su questa facoltà le conosco a memoria. Purtroppo è andata così. Mi sono laureata, ma in tutti questi anni ho continuato a coltivare di nascosto questa passione nata per caso. Ho iniziato dall'hw, imparando a riparare pc (a parte risaldare componenti di schede madri, faccio tutto), ad assemblarli, e a risolvere i problemi dell'ormai defunto XP (correzioni, formattazioni...). Poi ho scoperto Linux e da lì è nata una passione vera e propria. Ho maneggiato negli anni decine e decine di distro diverse, anche se la mia preferita è Debian. Ho dunque iniziato a fare piccole riparazioni e installazioni per amici, vicini e parenti, quasi sempre gratis e quasi sempre di nascosto, quasi vergognandomi di avere questa passione "strana". L'ultima volta è stata per il mio vicino di casa che non sapeva come configurare il nuovo router. Da qui ho iniziato a muovere i primi passi nella programmazione, C,C++,Java, facendo corsi di formazione gratuiti. Ho creato qualche piccola app e mi si è aperto un mondo. Poi però mi sono fermata. Il tempo passa, l'età avanza, ho inviato centinaia di cv come sistemista o programmatore junior, rendendomi disponibile anche x stage, ma a parte qualche infruttuoso colloquio, non ho ottenuto nulla. E lo credo! Sono una donna, ho una certa età, una laurea che non c'entra nulla, ed esperienze lavorative come segretaria o impiegata che non hanno nulla a che vedere con questo mondo (e che odiavo). Insomma, da più parti mi si chiede di lasciar perdere e che dovrei piuttosto impiegare la mia laurea per vincere qualche concorso pubblico, che tanto nessuna azienda mi assumerebbe come sistemista o programmatore e che, ammesso il contrario, sarei destinata a fare la precaria a vita. Sto infatti studiando per ben 2 concorsi...con un grande mal di pancia ma anche con grande senso di responsabilità. Il fatto è che non c'è nulla che mi appassioni più dell'informatica e se potessi tornare indietro farei scelte completamente diverse. Scrivo qui perché so che ci sono tanti appassionati. Secondo voi è ancora possibile trovare un piccolo spazio per inserirmi in questo ambiente o dovrei metterci proprio una pietra sopra, coltivando questa passione in privato? C'è qualcuno/a con esperienze simili? Grazie a tutti! Ah, ho quasi 28 anni.

Devi essere soprattutto determinata e naturalmente ben informata sulle "tappe" necessarie (concorsi, praticantato, ecc.) da intraprendere per svolgere la professione che desideri (sto parlando della laurea conseguita, non dell'informatica) :sisi:
Hai provato nell'ambito della carriera diplomatica, nella pubblica amministrazione, nei partiti politici e nei sindacati ? :look:
Cosa mi dici dell'insegnamento ? ;)
 

fuffolazzo

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Ok vuoi sposarmi? .... :hihi: insomma una ragazza con la nostra passione che, come tu stessa hai scritto, ha sviluppato negli anni perseverando è una perla preziosa per noi "Nerds" !:love:

Ok scherzi a parte, la tua situazione non è nuova, tantissime persone con questa passione si trovano nella tua stessa condizione, attualmente è difficile entrare professionalmente in questo settore se non hai una base certificata, al contrario una laurea in questi settori porte le stesse multinazionali ad interessarsi dei neolaureati (la figlia di un mio collega è stata accalappiata da IBM!) diciamo però che non è nè impossibile nè raro trovare persone non specializzate ricoprire settori importanti in un'azienda privata (nella mia azienda il responsabile non ha nessuna specializzazione anzi!!! :mad:).
Va fatta una considerazione importante: spesso una passione non è quella che ti garantirà il pane ogni giorno, come hai già riscontrato tu stessa tanti fattori, compresa la fortuna, influenzano il destino delle persone nell'ambito lavorativo, spesso in maniera negativa, personalmente posso dirti che ho un conoscente che ha portato avanti la sua passione di fotografo ma attualmente non riesce a garantirsi una tranquillità economica.
Credo che darti un consiglio personale sia azzardato, perchè vuol dire giocare con il tuo destino, dirti: asseconda la tua passione specializzati e riprova finchè non sfonderai...
Facile a dirsi (non sono io che rischio) certo è un ottimo consiglio, anche perchè il successo sarebbe doppio (guadagnare con la propria passione) ma se non va???
Il consiglio opposto è "conservativo" sicuramente non soddisferà la tua passione ma magari con il tuo curriculum storico puoi garantirti la tranquillità economica....
Penso che tu debba ascoltare il tuo cuore, il tuo istinto ed assecondare o meno la tua passione.
Considera però che c'è anche un vecchio detto dei latini "In media stat virtus" la virtù è nel mezzo...
Anche il sottoscritto non fa un lavoro appassionante anzi... però il mio lavoro mi permette di "campare" e mi consente appena possibile di gettarmi in quello che più mi piace...
Magari anche tu puoi optare per un lavoro "normale" e poi gestirti un'attività secondaria che da libero sfogo alla tua passione magari ampliando le tue entrate economiche, soprattutto perchè mi sembra da quanto letto che la base "non informatica" è molto solida e ben avviata e soprattuto sembri essere una persona in gamba con parecchia forza di volontà!

In caso di scelta passionale l'obbligo di approfondire ogni argomento con corsi professionali è scontato!
 

Stella_J

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@gronag: sto studiando proprio per il concorso diplomatico! Ci hai preso! E non solo per quello...c'è in ballo anche quello x assistenti giudiziari (che è un pelino più semplice di quello diplomatico). Per l'insegnamento, sto cercando di aumentare il punteggio per il prox aggiornamento delle graduatorie di III fascia. Insomma, ho un bordello di roba da fare!

@fuffolazzo: la passione non mi manca, però come hai detto tu bisogna anche pensare ad un qualcosa che dia una certa stabilità economica. Finora, anche restando dentro il mio ambito, non ho ancora trovato nulla di neanche lontanamente simile al concetto di "stabile". Come molti, finora mi sono arrangiata con stage (ne ho fatti 4...) e impieghi a tempo " molto" determinato. Per quanto riguarda l'IT invece ancora niente, come ho detto :( Le esperienze che ho avuto in ambito segretariale/amministrativo/contabile sono state di una pesantezza e una noia mortali, mi pesava qualsiasi cosa, mentre l'ultimo stage che era un po' a metà tra l'ambito economico e quello IT (analisi dei dati, data mining, ETL, query SQL...) l'ho trovato davvero stimolante. Per me era quasi divertente. Purtroppo però non c'è stato verso di restare perché l'azienda in questione (una società di consulenza molto grande) preferiva stagisti a rotazione, piuttosto che assumere gente per quel tipo di lavoro. Specializzarsi come programmatore, ho pensato, ti rende meno sostituibile (guarda caso, lì dentro, i più "stabili" erano i programmatori). Insomma, a me il discorso della stabilità interessa parecchio, anche per questo sto studiando per i concorsi. Sarò pure matta, però preferirei un indeterminato come sistemista o programmatore piuttosto che spostare faldoni in un tribunale o insegnare a scuola (discorso a parte per la carriera diplomatica...ovvio che vincere un concorso del genere è come vincere la lotteria e di certo sceglierei quest'ultima...)
 
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fuffolazzo

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Ok allora vedi? ti stai rispondendo da sola! :ok:
Hai già un percorso in testa, quindi mettilo in pratica dando il massimo, e nel caso ti si dovesse presentare un'occasione alternativa ma sicura pondera attentamente tutto il discorso!


Best of Luck!!!
 

Stella_J

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Grazie! In ogni caso qualche certificazione in futuro vorrei prenderla, anche solo per soddisfazione personale. In particolare, le certificazioni Linux LPIC. Poi chissà... magari qualche azienda si accorge di me!
 

mautrile89

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Ho scoperto tardi il mondo dell'informatica, diciamo verso i 22-23 anni. Venivo da una scuola superiore ad indirizzo umanistico dove non era per nulla contemplato né incoraggiato l'utilizzo di pc, e la mia scelta universitaria è stata dettata da quest'impostazione. Scelsi scienze politiche...sì, lo so, le battute su questa facoltà le conosco a memoria. Purtroppo è andata così. Mi sono laureata, ma in tutti questi anni ho continuato a coltivare di nascosto questa passione nata per caso. Ho iniziato dall'hw, imparando a riparare pc (a parte risaldare componenti di schede madri, faccio tutto), ad assemblarli, e a risolvere i problemi dell'ormai defunto XP (correzioni, formattazioni...). Poi ho scoperto Linux e da lì è nata una passione vera e propria. Ho maneggiato negli anni decine e decine di distro diverse, anche se la mia preferita è Debian. Ho dunque iniziato a fare piccole riparazioni e installazioni per amici, vicini e parenti, quasi sempre gratis e quasi sempre di nascosto, quasi vergognandomi di avere questa passione "strana". L'ultima volta è stata per il mio vicino di casa che non sapeva come configurare il nuovo router. Da qui ho iniziato a muovere i primi passi nella programmazione, C,C++,Java, facendo corsi di formazione gratuiti. Ho creato qualche piccola app e mi si è aperto un mondo. Poi però mi sono fermata. Il tempo passa, l'età avanza, ho inviato centinaia di cv come sistemista o programmatore junior, rendendomi disponibile anche x stage, ma a parte qualche infruttuoso colloquio, non ho ottenuto nulla. E lo credo! Sono una donna, ho una certa età, una laurea che non c'entra nulla, ed esperienze lavorative come segretaria o impiegata che non hanno nulla a che vedere con questo mondo (e che odiavo). Insomma, da più parti mi si chiede di lasciar perdere e che dovrei piuttosto impiegare la mia laurea per vincere qualche concorso pubblico, che tanto nessuna azienda mi assumerebbe come sistemista o programmatore e che, ammesso il contrario, sarei destinata a fare la precaria a vita. Sto infatti studiando per ben 2 concorsi...con un grande mal di pancia ma anche con grande senso di responsabilità. Il fatto è che non c'è nulla che mi appassioni più dell'informatica e se potessi tornare indietro farei scelte completamente diverse. Scrivo qui perché so che ci sono tanti appassionati. Secondo voi è ancora possibile trovare un piccolo spazio per inserirmi in questo ambiente o dovrei metterci proprio una pietra sopra, coltivando questa passione in privato? C'è qualcuno/a con esperienze simili? Grazie a tutti! Ah, ho quasi 28 anni.
Ciao Stella_J, ti ammiro tantissimo... Sono una ragazza anche io e ho la tua stessa età e sin da piccola ho sempre amato il mondo dell'informatica.
Il mio sogno da ragazzina era diventare una sistemista.
Ti auguro di arrivare ovunque tu voglia, riconosco la tua passione e meriti di poter vivere facendo questo.

Secondo me dovresti seguirla, con la tua bravura, la tua volontà, secondo me potresti davvero riuscire in questo ambiente.

P.S.: Vorrei tanto avere un'amica come te :asd:
 
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Stella_J

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Ciao mautrile! In effetti non sono tante le donne in questo settore e in un ambiente quasi esclusivamente maschile è difficile integrarsi. Io ho frequentato due corsi gratuiti (formatemp) tramite agenzie interinali, uno come programmatore java (70% uomini e 30% donne) e un altro, come sistemista di rete, dove ero l'unica ragazza fra 20 ragazzi (e insegnanti uomini)! Nonostante io sia un tipo molto adattabile e abbastanza estroverso, in quest'ultimo corso mi sono sentita veramente a disagio, e non me lo sarei mai aspettato, conoscendomi. E meno male che era solo un corso! Immagino come sarebbe pesante un ambiente di lavoro così squilibrato (credo sia più o meno la stessa cosa per un uomo che si trovi in un ambiente di sole donne, tante). Questo è stato un altro fattore che mi ha spaventata un pochino. Certo, le grandi realtà sono più equilibrate in questo senso, ma le piccole? Comunque sono molto lontana dall'essere brava, se lo fossi stata davvero forse avrei già trovato qualcosina, ma quelle poche richieste di colloquio che ricevo sono sempre per riportarmi a fare la segretaria :mad: Comunque per fortuna ho un paio di amici che sostengono questa mia passione, gli unici che mi capiscono perché sono peggio di me (gamers e modders)! Con loro posso girarmi le fiere dell'elettronica, cosa che le mie amiche non farebbero nemmeno se le pagassi :asd:
 
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mautrile89

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In effetti non sono tante le donne in questo settore...in vita mia ne avrò conosciute forse 2 in totale, e in un ambiente al 99% maschile è difficile integrarsi. Io ho frequentato due corsi gratuiti (formatemp) tramite agenzie interinali, uno come programmatore java (70% uomini e 30% donne) e un altro, come sistemista di rete, dove ero l'unica ragazza fra 20 ragazzi (e insegnanti uomini)! Nonostante io sia un tipo molto adattabile e abbastanza estroverso, in quest'ultimo corso mi sono sentita veramente a disagio, e non me lo sarei mai aspettato, conoscendomi. E meno male che era solo un corso!
Guarda io ho frequentato per un anno informatica alla Federico II. Ti lascio immaginare, 10% donne 90% uomini.
Stranamente lì non mi sono mai sentita a disagio, ho avuto la fortuna di conoscere persone che non mi hanno mai sottovalutata per il mio sesso.
Adesso non lavoro in un ambiente strettamente informatico ma anche in questo ambiente mi capita di venir presa poco sul serio inizialmente (sono una ragazza di 27 anni e sembro una minorenne...In banca per esempio si sconvolgono ogni volta: "ma perché, tu hai un conto, hai un'azienda? :look:", quando ho a che fare con tecnici web mi dicono sempre "ah ma perché tu ne capisci di questa roba?!").
Insomma...Ci si deve convivere.

Immagino come sarebbe pesante un ambiente di lavoro così squilibrato (credo sia più o meno la stessa cosa per un uomo che si trovi in un ambiente di sole donne, tante). Questo è stato un altro fattore che mi ha spaventata un pochino. Certo, le grandi realtà sono più equilibrate in questo senso, ma le piccole?
Io credo sia una questione iniziale. A meno che tu non debba avere a che fare con persone un po' "ottuse", una volta capito chi/come sei non credo sia pesante. Ma vabbè, io mi sono sempre trovata meglio con i ragazzi che con le ragazze, ho sempre avuto più argomenti in comune con i primi che con le seconde.

Comunque sono molto lontana dall'essere brava, se lo fossi stata davvero forse avrei già trovato qualcosina, ma quelle poche richieste di colloquio che ricevo sono sempre per riportarmi a fare la segretaria
Da quel poco che ho letto credo tu sia una persona intelligente, appassionata e con tanta voglia di imparare. Non si nasce conoscendo già tutto, in questo ambiente poi le tecnologie cambiano molto frequentemente. L'importante è mettersi in discussione e non smettere mai di studiare.
 
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Ciao,
fare il (la) sistemista è molto più facile di quanto si pensi e anche... molto più difficile :D
Non è raro vedere responsabili IT di aziende anche di una certa grandezza che pur laureati non capiscono letteralmente un' acca di quello che debbano gestire. Credimi, faccio il consulente e li vedo tutti i santi giorni.
Il punto è che, come hai già capito, è abbastanza difficile che un' azienda prenda in considerazione una persona inesperta per un ruolo di programmatore o sistemista, a meno che non metta in conto di formarla; E quest avviene solitamente con i neodiplomati/laureati.

Non faccio giri di parole, leggendo la tua formazione sembra che tu abbia fatto un pò di tutto specializzandoti in niente in particolare, a partire dal fatto che scegliere la strada della programmazione rispetto a quella sistemistica faccia già una grande differenza: NON si può essere professionisti di una e dell' altra cosa, ci vuole letteralmente troppo tempo per seguire entrambi gli ambiti.
Ma aldilà di questo c'è un altro punto, hai scritto di star più che giustamente studiando per dare uno sbocco alla tua formazione "ufficiale", e questo comporta concentrarsi su un altro argomento ancora.
Insomma, non si può salvare capra e cavoli.

Tanto per dire, io ho sempre sognato di fare il Game Designer e sono assolutamente convinto di poter far bene in quel campo, ma sono nato troppo presto :D e ai miei tempi non c' erano semplicemente le opportunità e le possibilità di apprendimento/pratica/contatto di oggi con Internet.
E così sono "finito" a fare il sistemista. Non era la mia prima scelta, ma era comunque quello che sapevo fare.
Che io oggi mi metta a studiare, creare, intessere contatti, etc. etc... ahimè non porterà ormai a nulla di professionale: i professionisti di quel campo (e non solo) si formano in ANNI ed ANNI di esperienza specifica, anche solo per essere presi in considerazione.
E' più facile che prendano un pischello youtuber del caxxo che non un sistemista a lavorare in una software house di videogiochi, non so se mi spiego.

Secondo me devi fare una scelta, anche se in fondo l' hai già fatta.
O decidi che da oggi ti dedicherai anima e corpo allo studio e al conseguimento di certificazioni IT di livello, punto chiave perchè solo leggano il tuo CV, oppure continui ad applicarti nel tuo mantenendo la più che giusta passione per l' IT.
Oppure piano B: quando avrai una stabilità economica, e soprattutto una tranquillità mentale per poterti dedicare all' IT, puoi sempre costruire una nuova professione. Resta da vedere se arrivati a quel punto ne valga la pena, che avere un lavoro stabile oggi è già un plus non da poco.

Non so, da una parte io sono di quelli che ritengono giusto inseguire i propri sogni, soprattutto se occuperanno gran parte della nostra giornata, ma dall' altra so benissimo quanto sia importante ottenere la stabilità economica, e ancor più oggi è necessario essere dei professionisti nel proprio campo.
Poi va beh, a volte capitano anche i jolly per le mani e non è escluso che un' azienda ti possa comunque prendere in considerazione :)
Auguri.
 
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Stella_J

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Ti ringrazio per il parere sincero e oggettivo. Sai...indirettamente una volta il referente di un'azienda presso cui ho fatto un colloquio mi ha detto la stessa identica cosa riguardo al fatto di aver fatto tutto e niente. Credo me l'abbia detto più di una persona, ora che ci penso, e ci sono rimasta sempre un po' male lì per lì. Questo perché mi è sempre parso normale che in tempi come questi una persona possa aver fatto più esperienze diverse o aver tentato più strade al fine di trovare quella migliore, spesso non è nemmeno una cosa voluta, succede che pur di fare esperienza prendi tutto quello che ti capita. A me è successo pressappoco questo. Preso atto di aver fatto una cavolata nello scegliere il percorso di studi, ho cercato in qualche modo di rimediare inseguendo quel che più mi piaceva e accettando nel frattempo degli impieghi qualsiasi, pur di riempire il cv e di iniziare a guadagnare qualcosina. Ovvio che col senno di poi qualcosa devo aver sbagliato nell'adottare questa strategia, se poi nei colloqui mi vien detto di non essere né carne né pesce. Insomma, da un lato si richiede un percorso coerente e un profilo chiaro e definito, dall'altro, esperienza, ovvero l'aver sempre svolto lavori attinenti con una certa professione e il non aver grossi buchi temporali nel cv. Non so, ma richiedere tutte queste cose insieme ad un giovane sotto i 30, di questi tempi, mi pare parecchio pretenzioso. Oggettivamente credo siano davvero pochi quelli che rispecchiano queste caratteristiche. Con i concorsi pubblici non ho questi problemi, certo, è difficilissimo vincerne uno ma alla fine conta solo se riesci a superare le prove, nessuno ti fa le pulci sul cv, non è in base a quello che vieni selezionato o meno. Se vogliamo nel mio caso è pure una scelta obbligata...non ha funzionato con le aziende (che tra l'altro neanche a dire che chissà quali opportunità di carriera e guadagno ci siano in giro), meglio che provi con il pubblico, che se anche facessi un lavoro che mi piace meno, almeno è sicuro. Ecco, ho ragionato così...
 
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Utente cancellato 35177

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E' un ragionamento saggio, anche se lascia l' amaro in bocca lo so.
Qualche anno fa sono stato lasciato a casa di punto in bianco (sai, soliti contratti a progetto) e dopo anni da sistemista ho deciso di cambiare e buttarmi nella programmazione web, mi sembrava finalmente qualcosa di più creativo, e trovavo appassionante realizzare qualcosa invece di metterla a posto :)
Il mio livello era praticamente zero, nonostante qualche sito alle spalle, ma l' azienda era disposta a formarmi (ssse, è una lunga storia che tralascio).

Bene, nel giro di una settimana mi sono reso conto di non avere alcuna speranza di diventare un programmatore, perchè non è solo questione di studiare mattoni di libri, è soprattutto tutto il corollario di prove ed esperienze dirette che si accumulano negli anni e fanno la differenza tra il risolvere un problema qualsiasi in mezzora o metterci una settimana per venirne a capo tra ricerche e tentativi, che a loro volta aprono altri punti interrogativi.
E capisci che per un' azienda questo è un investimento che non si può permettere.
Ho lasciato perdere e sono tornato a concentrarmi nell' ambito sistemistico, più "spendibile" per me, quello in cui gli anni di prove e tentativi mi garantivano una base di partenza rispetto agli altri.
Perciò non averne a male se altri ti hanno detto che non sei specializzata, lavorare nell' IT oggi richiede di essere specialisti in qualcosa e capirne abbastanza del resto.
Certo ci sono anche piccole aziende in cui lavorano figure non specializzate che fanno un pò tutto (anche io l' ho fatto), e detto tra noi danno anche una certa soddisfazione, ma perchè chi le gestisce è talmente ignorante riguardo l' informatica che si affiderebbe a chiunque.
Ci sono anche aziende in cui non avendo un responsabile EDP interno vero e proprio, c'è "quello che se ne intende" che finisce per seguire anche queste cose e magari finisce per diventarlo davvero ma capisci che non sia qualcosa con cui ti possa presentare in fase di colloquio ("buongiorno, sono X, studio scienze politiche e inoltre vi posso gestire l' infrastruttura IT"). Fa troppo smanettone della domenica...

Non ho capito bene il tuo ragionamento, ad un giovane sotto i 30 si chiede appunto di aver seguito sempre un certo percorso, non è pretenzioso, è coerente..
Un conto è aver lavorato al supermercato, come contabile, come operaio e come helpdesk; Un altro è aver fatto helpdesk, tecnico hw, programmatore e sistemista.
Se poi hai dovuto lavorare nel supermercato per tirare a campare, è bello dimostrare di aver comunque nel frattempo studiato o conseguito certificazioni IT, non come psicologo, non trovi?

Poi ribadisco, io penso che nella vita si debba continuare ad imparare nuove cose, e in ambiti diversi, soprattutto quelli che ci appassionano. Non sarebbe la prima volta che qualcuno passi da un tipo di lavoro ad un altro totalmente diverso, anche da autodidatta.
L' importante è chiarire i propri obiettivi e non lasciare semplicemente che le cose scorrano, e aver ben presente che le competenze non siano nemmeno tutto sul lavoro.
 
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Stella_J

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Con "pretenzioso" intendevo dire che oggi è già difficile trovare lavoro in generale, anche uno qualsiasi, figuriamoci uno in linea con la propria formazione o i propri obiettivi. È difficile trovare oggi un giovane con un percorso "regolare" e coerente: laurea (o diploma), stage ed esperienze lavorative tutte in linea e coerenti fra loro. È normale che molti si arrabattino fra più lavori diversi, ma non per scelta. Per necessità. Io se per questo nel privato non ho trovato nulla di coerente nemmeno con la mia laurea (che ha il suo sbocco principale nel pubblico), ma siccome stare a casa non mi piace mi sono accontentata di quel che ho trovato: la segretaria, l'impiegata di primo livello, la commessa...un percorso coerente sarebbe piaciuto di più anche a me, ma non è stato possibile, almeno finora.
 

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