Programma di criptazione/decriptazione

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I numeri semiprimi creati da basi esponenzaili di 2^n+RND(1,x) venivano nella maggior parte risolti. Cambiando la base 13^n+RND(1,x) non venivano mai risolti
In pratica la formula che utilizzi per per generare un numero primo è la seguente:

b^n+RAND([1;MAX])

A questo punto mi sorgono tre domande:

1) Quali sono i valori assumibili (in termini di range) da b, n e MAX ?

2) Ovviamente il valore (chiamiamolo m) ritornato dalla suddetta formula non sempre è un numero primo, quindi nel caso come passi da m ad un numero primo p ? E che legame c'è tra tali m e p ? E' per caso p=nextprime(m) ?

3) Sia s=p1*p2 il semiprimo passato alla funzione di fattorizzazione, esiste un legame tra p1 e p2 o sono due numeri primi generici? Infine, oltre ad s, la funzione di fattorizzazione riceve in input anche altri parametri?
 
In pratica la formula che utilizzi per per generare un numero primo è la seguente:

b^n+RAND([1;MAX])

A questo punto mi sorgono tre domande:

1) Quali sono i valori assumibili (in termini di range) da b, n e MAX ?

2) Ovviamente il valore (chiamiamolo m) ritornato dalla suddetta formula non sempre è un numero primo, quindi nel caso come passi da m ad un numero primo p ? E che legame c'è tra tali m e p ? E' per caso p=nextprime(m) ?

3) Sia s=p1*p2 il semiprimo passato alla funzione di fattorizzazione, esiste un legame tra p1 e p2 o sono due numeri primi generici? Infine, oltre ad s, la funzione di fattorizzazione riceve in input anche altri parametri?
Questo metodo è molto nuovo e sicuramente ci sarebbe da studiarlo a fondo per capire appieno la sicurezza dei numeri trovati.

Adesso non voglio farti tutta la storia perchè sarebbe complessa e richiederebbe molto tempo. Ti invito comunque a leggere sul sito che ho creato dove potrai trovare tutte le informazione relative alla sua nascita e agli step che lo hanno fatto diventare quello che è adesso.

Qui posso dirti che i numeri presi in considerazione sono stati sperimentati negli anni con dei test eseguiti sugli algoritmi conosciuti come
pari/gp, ECM, GNFS, e librerie come Sympy che con le sua funzione di factorint è molto potente. Quello che ho potuto notare è che gioca molto la distanza degli esponentim e la struttura del numero, come per esempio potrebbe essere un 7856234671**20 che pur non essendo un numero primo genera una struttura molto complicata da identificare.

In pratica noi ci troviamo di fronte a due domande serie: I numeri primi utilizzati sono banali? Perchè una chiave riesce a fattorizzare miliardi di miliardi di semiprimi senza eseguire nessun incremento o ricerca per tentativi come fanno gli algoritmi fino ad ora conosciuti?

Alla prima domanda mi sento di rispondere con assoluta certezza che i numeri primi utilizzati non sono banali e questo lo dimostra anche il fatto che numero creati in questo modo, anche di solo di poche centinaia di cifre, non vengono risolti dai più capaci algoritmi conosciuti. Provare per credere.

La seconda domanda apre invece un dibattito non indifferente, a mio parere. Ogni algoritmo conosciuto per arrivare alla soluzione deve trovare per tentativi uno dei numeri primi che compongono il semiprimo. Con più è grande il semiprimo con più saranno i tentativi e con più il tempo si allungherà. Il GC57 mette in campo una terza opzione che è quella della chiave. La chiave è un elemento in più che ti porta alla soluzione indicandoti la via più breve, e questa chiave è contenuta nel semiprimo stesso.

Comunque stiano le cose non sarò certo io a dare una spiegazione scintifico matematica a questa chiave perchè non ne ho la capacità. Con questo non dico che la cosa mi è capitata tra le mani così, dal cielo, perchè gli ho dedicato tre anni incessanti di test e sperimentazione. Ho avuto un intuito e l'ho sfruttato. Funziona, e funziona molto bene, a tal punto che sfido chiunque nel cercare di fattorizzare questi semiprimi in un tempo O(1) meno di un secondo o anche fattorizzarli nel tempo che decidono loro.

mi avete fatto venire il mal di testa...io sono sulla via dell'anzianità porca di quella miseria 😎
😂😂 anche io
 
@piergiac-1 come hai potuto notare non ho assunto nessun atteggiamento disfattista o denigratorio, non ci trovo nulla di male nell'affrontare certi argomenti in maniera più intuitiva e poco rigorosa, ma inizio ad avere l'impressione che tu sia più concentrato nel farti "pubblicità" (non nel senso che lo fai per soldi) che nel discutere nel merito degli argomenti... che poi mi chiedo come puoi pretendere che gli altri riconoscano il valore delle tue intuizioni se nemmeno chiarisci perbene il contesto logico-matematico del problema!?
Ti avevo fatto tre domande precise, ma ancora una volta hai sviato il discorso ricorrendo ad uno stile aneddotico.

Per esempio:
b^n+RAND([1;MAX])

2) Ovviamente il valore (chiamiamolo m) ritornato dalla suddetta formula non sempre è un numero primo, quindi nel caso come passi da m ad un numero primo p ? E che legame c'è tra tali m e p ? E' per caso p=nextprime(m) ?
La seconda domanda apre invece un dibattito non indifferente, a mio parere. Ogni algoritmo conosciuto per arrivare alla soluzione deve trovare per tentativi uno dei numeri primi che compongono il semiprimo. Con più è grande il semiprimo con più saranno i tentativi e con più il tempo si allungherà. Il GC57 mette in campo una terza opzione che è quella della chiave. La chiave è un elemento in più che ti porta alla soluzione indicandoti la via più breve, e questa chiave è contenuta nel semiprimo stesso.
Ti sembra che quella che hai proposto sia una risposta coerente alla mia domanda? Cioè io chiedo della generazione dei numeri primi e tu rispondi sulla fattorizzazione...
Ma se il "segreto", oltre che sulla funzione di fattorizzazione, è anche sulla generazione del semiprimo, basta dirlo in modo chiaro senza girarci troppo attorno.
 
@piergiac-1 come hai potuto notare non ho assunto nessun atteggiamento disfattista o denigratorio, non ci trovo nulla di male nell'affrontare certi argomenti in maniera più intuitiva e poco rigorosa, ma inizio ad avere l'impressione che tu sia più concentrato nel farti "pubblicità" (non nel senso che lo fai per soldi) che nel discutere nel merito degli argomenti... che poi mi chiedo come puoi pretendere che gli altri riconoscano il valore delle tue intuizioni se nemmeno chiarisci perbene il contesto logico-matematico del problema!?
Ti avevo fatto tre domande precise, ma ancora una volta hai sviato il discorso ricorrendo ad uno stile aneddotico.

Per esempio:


Ti sembra che quella che hai proposto sia una risposta coerente alla mia domanda? Cioè io chiedo della generazione dei numeri primi e tu rispondi sulla fattorizzazione...
Ma se il "segreto", oltre che sulla funzione di fattorizzazione, è anche sulla generazione del semiprimo, basta dirlo in modo chiaro senza girarci troppo attorno.
Si, ho notato e ti ringrazio tantissimo e ti confermo la mia totale disponibilità a rispondere su tutto ciò che mi viene chiesto.
Qui non abbiamo a che fare con nessun segreto perchè altrimenti non avrei pubblicato pagine intere sull'argomento.

ma inizio ad avere l'impressione che tu sia più concentrato nel farti "pubblicità" (non nel senso che lo fai per soldi)
Questa è una analisi un po' impietosa e mi dispiace venga da te. Mi dispiace se non riesco a essere più preciso e matematicamente corretto ma forse è perchè non sono proprio un matematico la causa delle mie spiegazioni tutt'altro che esaurienti. Non sono interessato alla pubblicità anche se mi ritengo comunque il padre di questa scoperta che tra l'altro è talmente banale e semplice da farla quasi sembrare una cavolata.

Posso dirti che i numeri primi vengono selezionati sulla base della complessità che ne deriva nel innalzare a potenza gli stessi numeri primi per poi convertirli in altri numeri primi.

Comunque vorrei ricordare a tutti voi, che ringrazio enormemente, che non sto dando un esame di matematica e che di fronte a una formula che neanche io riesco a spiegarmi totalmente, nonostante questa funzioni al 100%, gravata ulteriormente dal fatto che abbiamo a che fare con numeri enormi e di difficile gestione, mi ritrovo spesso spiazzato davanti a domande che pretendono una risposta liceale.
 
nonostante questa funzioni al 100%,
Io non sono esperto di cifratura, ma come ogni informatico utilizzo algoritmi di cifratura in più ambiti, certificati SSL, chiavi SSH, cifratura delle VPN, tra l'altro interessantissimo il sistema di wireguard, ecc
Quale vantaggio porterebbe il tuo sistema rispetto ai sistemi conosciuti e ampiamenti utilizzati, vedi le key RSA? Dato che sembra che tu stesso non sappia spiegare bene come funziona, come si può essere certi che funzioni al 100%? E se non funzionasse davvero al 100%? Se usassi il tuo sistema per criptare file e poi per un bug o un difetto dell'algoritmo questi risultassero irrecuperabili?

Forse serve più che l'assicurazione tua "funziona al 100%", se funziona davvero serve che esperti analizzino il tuo algoritmo, lo valutino e da lì sarà possibile trarne un algoritmo matematico sicuro e certo al 100%

Anche da non esperto, per ora seguo ma ho visto tante domande specifiche e zero risposte con la stessa specificità, per cui non credo per ora la tua idea sia abbastanza chiara e sviluppata da poter essere utilizzata in ambienti "reali"
 
Io non sono esperto di cifratura, ma come ogni informatico utilizzo algoritmi di cifratura in più ambiti, certificati SSL, chiavi SSH, cifratura delle VPN, tra l'altro interessantissimo il sistema di wireguard, ecc
Quale vantaggio porterebbe il tuo sistema rispetto ai sistemi conosciuti e ampiamenti utilizzati, vedi le key RSA? Dato che sembra che tu stesso non sappia spiegare bene come funziona, come si può essere certi che funzioni al 100%? E se non funzionasse davvero al 100%? Se usassi il tuo sistema per criptare file e poi per un bug o un difetto dell'algoritmo questi risultassero irrecuperabili?

Forse serve più che l'assicurazione tua "funziona al 100%", se funziona davvero serve che esperti analizzino il tuo algoritmo, lo valutino e da lì sarà possibile trarne un algoritmo matematico sicuro e certo al 100%

Anche da non esperto, per ora seguo ma ho visto tante domande specifiche e zero risposte con la stessa specificità, per cui non credo per ora la tua idea sia abbastanza chiara e sviluppata da poter essere utilizzata in ambienti "reali"
Ciao
L'algoritmo funziona al 100% e lo puoi sperimentare nel programma GC57eAL ch è ampliamente spiegato nel sito gc57crypto.net e lo puoi scaricare da github o te lo posso passare io in python

Che vantaggi porterebbe? A mio avviso e dopo aver per molto tempo sottoposto il funzionamento dell'algoritmo alle più svariate intelligenze artificiali, Phind, chatgpt, perplexity, chat di ai, claude, copilot, gemini, mi hanno confermato che la velocità nel fattorizzare semiprimi così grandi e complessi, ma soprattutto grandi, ha un vantaggio enorme sugli altri algoritmi di fattorizzazione.
Mettiamo che io ti spedisca tramite rete un semiprimo a 13000bit, lungo più di 3900 cifre e tu mi devi rispondere mandandomi uno dei numeri primi che lo compongono in un tempo di una massimo di 30 secondi, rete permettendo naturalmente. Solo a quel punto so che sei tu e ti mando l'accesso al mio computer con un altro numero semiprimo sempre da 13000bit. Tieni presente che ogni numero semiprimo non è uguale a un altro e che anche i numeri primo che lo compongono sono sempre diversi. Questa naturalmente è solo una idea che non saprei neanche come metterla in pratica. Cio che io invece ho creato è una chat in una rete privata dove potersi scambiare messaggi criptati con delle chiavi di 2500bit.

Le idee potrebbero essere tante e la base di queste idee deve essere la velocita di fattorizzazione di questo algoritmo su qualsiasi grandezza del semiprimo, fosse anche più di 30000bit computer permettendo
 
Ciao
L'algoritmo funziona al 100%
Un algoritmo basato sulla matematica deve avere dimostrazioni matematiche a supportarlo, non prove empiriche.

funzionamento dell'algoritmo alle più svariate intelligenze artificiali, Phind, chatgpt, perplexity, chat di ai, claude, copilot, gemini,

Quindi per adesso nessun esperto ha valutato il tuo algoritmo, o sì? Pubblicazioni specifiche? Le AI chiaramente non fanno il minimo testo

Per ora quindi non ha dimostrazioni di affidabilità ergo non può essere utilizzato in un ambiente reale di produzione
 
Farlo testare da chatgpt è come farlo testare a mia figlia di 1 anno. Ma siamo seri dai?
Che perplexity, gpt etc rispondono il più della volte cavolate.
La cryptazione e decryptazione deve avere basi matematiche scientifiche.
Si basa su combinazioni di calcoli, e si appoggia a strutture dati concrete.
 
Farlo testare da chatgpt è come farlo testare a mia figlia di 1 anno. Ma siamo seri dai?
Che perplexity, gpt etc rispondono il più della volte cavolate.
La cryptazione e decryptazione deve avere basi matematiche scientifiche.
Si basa su combinazioni di calcoli, e si appoggia a strutture dati concrete.
non commento le oppinioni. Io ho semplicemente sottoposto un quesito e non solo a chatgpt, e cioè la velocita nel fattorizzare numeri a più di 10000 bit. Non ho chiesto una consulenza sul metodo di criptazione che poi ho usato sulla base di questa capacità. Se vuoi dare tu una opinione per favore vai a leggere sul sito il funzionamento del GC57eAL dove viene spiegato per filo e per segno come vengono criptati i dati, poi parliamo. Se per te fattorizzare un semiprimo a 13000bit è così facile riuscendo così a ottenere la chiave d'ingresso, allora vuol dire che io vivo su un altro mondo. Questa è abbastanza come base matematica scientifica?
 
Peccato che non vedo il tuo algoritmo proposto a Microsoft ma scritto qui su toms hardware.
Il che mi fa ridere.
Se sei da premio nobel perché scrivi qui?
 
Un algoritmo basato sulla matematica deve avere dimostrazioni matematiche a supportarlo, non prove empiriche.



Quindi per adesso nessun esperto ha valutato il tuo algoritmo, o sì? Pubblicazioni specifiche? Le AI chiaramente non fanno il minimo testo

Per ora quindi non ha dimostrazioni di affidabilità ergo non può essere utilizzato in un ambiente reale di produzione
Nessuno ha testato il mio algoritmo e credimi se ti dico che testare un algoritmo non è semplice e neanche immediato.
Per quanto riguarda le dimostrazioni di affidabilità queste ci sono. Il programma lo sto usando e non ha mai dato errori o decriptazioni errate. ti invito a provarlo ma tieni a mente che il vero test di un programma, di qualsiasi programma, si ottiene con il tempo. Quante volte abbiamo sentito riportare notizie su programmi di sicurezza che rivelavano delle falle non conosciute? io molte volte. E' chiaro che un programma nato così dal basso può e deve essere migliorato ma il concetto, e lo ribadisco con forza, sta nella capacità dell'algoritmo a fattorizzare a tempo vicino allo zero O(1) e su questa base che si deve lavorare. Se tu sei informatico saprai che c'è sempre un inizio che poi va migliorato

Peccato che non vedo il tuo algoritmo proposto a Microsoft ma scritto qui su toms hardware.
Il che mi fa ridere.
Se sei da premio nobel perché scrivi qui?
non ho capito l'allusione.
Se sei da premio nobel perché scrivi qui?
se cerchi qualcuno da offendere hai sbagliato persona
 
Trovo interessante 'sta cosa anche se ho capito la metà delle questioni che avete sollevato, ma mi chiedevo: esiste un luogo (inteso nel web) ove pubblicare cose del genere le quali a loro volta verrano sottoposte a test/analisi e quant'altro da persone/ricercatori (o chi volete voi) competenti?
Scusassero OT implicito. :P
 
Io non voglio offendere nessuno, ma è un dato certo che un algoritmo di questo genere va testato da matematici e aziende serie. Quindi o lo proponi in maniera corretta o sto thread diventa barzelletta
 
Stato
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